Comandante dell’8° corpo d’armata nel 1937, fu uno dei creatori delle forze corazzate tedesche. Ostile ad Hitler, si scontrò duramente con lui e fu costretto a dimettersi dall’esercito per poi essere richiamato nel 1938, a capo del 1° corpo corazzato misto della 10° armata di von Reichenau.
Operò nella campagna di Polonia nel 1940 e in Francia(alla testa di cinque divisioni corazzate e tre meccanizzate del gruppo d’armata “A” di von Rundstedt), col compito di realizzare lo sfondamento decisivo sulle Ardenne: l’operazione fu affidata poi al generale Guderian, col quale ebbe divergenze sulla strategia bellica (questi propose ad Hitler addirittura la destituzione di von Kleist ), ma tuttavia conseguì buoni successi in territorio francese, distruggendo con la sua truppa corazzata ben otto divisioni nemiche in soli quattro giorni. In seguito partecipò alla campagna dei Balcani, conquistando Belgrado (1941).
Quando scoppiarono le ostilità contro la Russia ebbe il comando del 1° gruppo corazzato delle armate “Sud” di von Rundstedt (la lettera “K” dipinta di bianco sui suoi carri li distingueva da quelli del secondo gruppo con la “G” di Guderian). Dopo la breccia aperta da Reichenau nella linea Stalin, Kleist e von Stulpnagel chiusero venti divisioni russe nella sacca di Uman, facendo più di 100.000 prigionieri. Assieme a Guderian partecipò all ‘accerchiamento di Kiev e alle operazioni in Ucraina.
Kleist passò quindi sotto il comando di von List e, sempre a capo della 1° armata corazzata, seguì la spedizione in Caucaso con l’intento di appropriarsi dei giacimenti di petrolio, fallendo a causa della penuria di carburante e del costante depauperamento del suo contingente. Nel 1942 conquistò Rostov, portandosi poi a Stalingrado: la situazione era tragica e dopo la sconfitta del generale Paulus e la decisione di ritirata concessa da Hitler, Kleist ripiegò dal Caucaso senza gravi perdite, ottenendo la nomina di feldmaresciallo.
L’incarico successivo fu in Crimea, alla testa del gruppo di armate “A”, ma davanti all’offensiva di Malinovskij e Tolbuchin dovette recedere, finendo con l’essere destituito da Hitler a favore di Schorner. Ritiratosi cadde prigioniero degli Alleati poi fu tradotto in custodia ai Sovietici.
Morì nel 1954 nel campo di prigionia di Vladimirovka.
Informazioni aggiuntive
- Data di nascita: 8 Agosto 1881
- Data morte: 15 Ottobre 1954
- Nazione: Germania
- Tipo:
- Forza armata: Esercito
- Grado: Feldmaresciallo
- Bibliografia – Riferimenti: