La Portaerei Americana USS Yorktown (CV-10)

Yorktown (CV-10)

di redazione
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CV-10 Yorktown

La USS Yorktown (CV-10) è stata una delle più celebri portaerei della Marina degli Stati Uniti. Costruita durante la Seconda Guerra Mondiale come parte della classe Essex, la Yorktown diede un contributo fondamentale alla vittoria americana nel Pacifico, partecipando a molte delle più grandi e decisive battaglie di quel teatro. Dopo la guerra continuò a servire con onore per altri 25 anni, prendendo parte a vari conflitti come la Guerra di Corea e quella del Vietnam, prima di essere radiata nel 1970. Oggi è conservata come nave museo a Charleston, nella Carolina del Sud.

Caratteristiche tecniche

La Yorktown fu impostata il 1 dicembre 1941 nei cantieri Newport News Shipbuilding and Drydock Company, in Virginia, e varata il 21 gennaio 1943, sponsorizzata dalla First Lady Eleanor Roosevelt. Come tutte le portaerei della classe Essex, la Yorktown aveva uno scafo lungo fuori tutto 265 metri e largo 28 al galleggiamento e 45 al ponte di volo. Inizialmente il dislocamento standard era di circa 27.000 tonnellate, ma nel corso della guerra sarebbe aumentato fino a oltre 30.000 con le successive modifiche.

Il sistema propulsivo era basato su 4 turbine a vapore Westinghouse che azionavano 4 assi, alimentate da 8 caldaie Babcock & Wilcox. La potenza totale installata era di 150.000 shp, sufficiente per una velocità massima di 33 nodi. L’autonomia alla velocità di crociera di 15 nodi era di circa 20.000 miglia nautiche.

Il gruppo aereo imbarcato variò più volte durante la guerra, ma in genere comprendeva circa 100 velivoli tra caccia, bombardieri in picchiata e aerosiluranti. Inizialmente i tipi principali erano l’F6F Hellcat, l’SB2C Helldiver e il TBF Avenger. In seguito si sarebbero aggiunti l’F4U Corsair e verso la fine della guerra i primi jet.

L’armamento comprendeva inizialmente 4 cannoni da 127 mm in 4 torri singole, 4 impianti quadrupli di cannoni Bofors 40 mm e circa 60 mitragliere da 20 mm Oerlikon. Nel corso della guerra i cannoni leggeri vennero notevolmente aumentati per far fronte alla crescente minaccia kamikaze, arrivando a un totale di 13 impianti quadrupli da 40 mm e 50 da 20 mm.

Il battesimo del fuoco

La Yorktown entrò in servizio il 15 aprile 1943 al comando del capitano Joseph J. Clark. Dopo un breve periodo di addestramento, in agosto venne mandata nel Pacifico per unirsi alla Forza di Portaerei Veloci (TF 58/38). Il suo battesimo del fuoco avvenne il 31 agosto 1943 con un’incursione su Marcus Island insieme alle portaerei Essex e Independence.

Nei mesi successivi prese parte a una serie di raid contro le basi giapponesi nelle isole Gilbert e Marshall, oltre a fornire copertura aerea per gli sbarchi a Tarawa e Makin. A fine gennaio 1944 partecipò agli attacchi su Kwajalein che avrebbero portato alla conquista delle Marshall.

L’offensiva nel Pacifico centrale

Nella primavera del 1944 la Yorktown si unì all’offensiva americana nel Pacifico centrale. In marzo prese parte alla grande incursione contro la base giapponese di Truk, definita la “Pearl Harbor giapponese”. Nonostante la forte reazione nemica, le forze americane inflissero pesanti danni alla flotta e alle installazioni giapponesi.

In giugno la Yorktown ebbe un ruolo di primo piano nella battaglia del Mare delle Filippine, una delle più grandi battaglie aeronavali della storia. Insieme alle altre portaerei della TF 58, la Yorktown lanciò i suoi aerei contro la flotta giapponese, contribuendo ad affondare le portaerei Taiho e Shokaku e a distruggere centinaia di aerei nemici in quello che fu definito il “tiro al tacchino delle Marianne”. Fu una vittoria decisiva che segnò il tramonto della marina giapponese.

Dopo questa battaglia, la Yorktown supportò gli sbarchi americani a Guam e Tinian e condusse una serie di raid su obiettivi nelle Filippine, Formosa e Ryukyu. In ottobre entrò in bacino a Puget Sound per un periodo di manutenzione e ammodernamento.

Verso la vittoria finale

Tornata in azione nel novembre 1944, nei mesi successivi la Yorktown prese parte all’offensiva finale contro il Giappone. Fornì copertura aerea per gli sbarchi a Iwo Jima e Okinawa, subendo ripetuti attacchi kamikaze che causarono danni e vittime ma senza mai metterla fuori combattimento.

In luglio e agosto 1945 la Yorktown partecipò ai bombardamenti preparatori sull’arcipelago giapponese, dai quali si aspettava di lanciare l’invasione del Giappone. Ma il 15 agosto arrivò l’annuncio della resa nipponica, seguito pochi giorni dopo dalla cerimonia di resa a bordo della corazzata Missouri nella baia di Tokyo.

Il dopoguerra

Dopo la fine della guerra, la Yorktown rimase in Estremo Oriente per alcuni mesi come parte delle forze di occupazione. Nell’ottobre 1945 rientrò negli Stati Uniti dove venne messa in riserva, in attesa di tempi migliori.

Quei tempi arrivarono nel 1952, quando la guerra di Corea rese necessario il suo richiamo in servizio. Sottoposta a profondi lavori di modernizzazione, la Yorktown tornò in azione nel 1953 come portaerei d’attacco (CVA). Negli anni successivi, oltre a prendere parte alla guerra di Corea, alternò periodi di servizio nel Pacifico e nell’Atlantico, partecipando ad esercitazioni NATO e CENTO.

Alla fine degli anni ’50 venne convertita in portaerei antisommergibile (CVS) e nella nuova configurazione partecipò attivamente alla crisi dei missili di Cuba dell’ottobre 1962.

Ma la guerra del Vietnam fu il suo ultimo grande impegno operativo. Tra il 1965 e il 1968 la Yorktown compì numerose crociere nel Golfo del Tonchino, fornendo supporto antisommergibile e ricerca e soccorso per le portaerei impegnate nei bombardamenti sul Vietnam del Nord. Per il suo servizio in quelle acque guadagnò cinque battle star.

Una nave, un simbolo

La USS Yorktown venne definitivamente radiata il 27 giugno 1970, dopo 27 anni di onorato servizio. In totale ricevette 11 battle star e una Presidential Unit Citation per il suo servizio nella Seconda Guerra Mondiale, più altre 5 battle star per il Vietnam.

Ma l’eredità della Yorktown va ben oltre le decorazioni e i freddi numeri. Insieme alle sue sorelle della classe Essex, la Yorktown è stata un simbolo della potenza aeronavale americana e più in generale della capacità degli Stati Uniti di proiettare la propria forza su scala globale.

Con la sua tenacia, la sua resilienza di fronte ai danni e alle avversità, ha rappresentato lo spirito americano nel suo momento di massimo splendore. Non a caso gli equipaggi che si sono succeduti su questa grande nave l’hanno sempre considerata qualcosa di più di un semplice mezzo bellico. Per loro la Yorktown era soprattutto una casa, una famiglia, un simbolo in cui credere.

Oggi, splendidamente conservata nel porto di Charleston, la vecchia Yorktown continua con onore la sua ultima missione: tramandare ai posteri la memoria di un’epoca eroica e di una nazione capace di grandi sacrifici ma anche di grandi imprese. Visitarla significa rivivere un pezzo di storia, ma anche trarre ispirazione per il futuro.

Informazioni aggiuntive

  • Nazione: USA
  • Tipo nave: Portaerei
  • Classe:Essex
  • Cantiere:

    Newport News Shipbuilding


  • Data impostazione: 01/12/1941
  • Data Varo: 21/01/1943
  • Data entrata in servizio: 15/04/1943
  • Lunghezza m.: 265.8
  • Larghezza m.: 28.3
  • Immersione m.: 10.41
  • Dislocamento t.: 30.000
  • Apparato motore:

    8 caldaie da 565 psi (3,900 kPa) ad 850 °F (450 °C), 4 turbine a vapore ad ingranaggi Westinghouse, 4 eliche


  • Potenza cav.: 150.000
  • Velocità nodi: 33
  • Autonomia miglia: 14.100
  • Armamento:

    12 cannoni da 127 mm antinave e antiaerei, 32 mitragliere antiaeree da 40mm, 43 mitragliere antiaeree da 40 mm, 90-100 aerei


  • Corazzatura:

    Ponte di volo: 38 mm, Hangar: 64 mm, cintura: 64-102 mm, scafo: 102 mm


  • Equipaggio: 2600
  • Bibliografia – Riferimenti:
      

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