Valley Forge (CV-45)

di redazione
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Valley Forge (CV-45) 1948

La USS Valley Forge (CV/CVA/CVS-45, LPH-8) fu una delle 24 portaerei classe Essex costruite durante e subito dopo la Seconda Guerra Mondiale per la United States Navy. Prima nave americana a portare questo nome, venne così battezzata in onore del luogo in Pennsylvania dove nel 1777-78 George Washington stabilì il campo d’inverno del suo esercito continentale durante la Guerra d’Indipendenza.

Costruzione e varo

Impostata il 7 settembre 1944 nel Philadelphia Naval Shipyard, la Valley Forge faceva parte del sotto-gruppo di portaerei Essex “a scafo lungo”, con dimensioni leggermente maggiorate. Lunga 271 metri fuori tutto e larga 28 al baglio massimo, aveva un dislocamento a pieno carico di oltre 30.000 tonnellate.

L’apparato propulsivo si basava su 4 turbine a vapore Westinghouse alimentate da 8 caldaie Babcock & Wilcox, per una potenza totale di 150.000 hp che garantiva una velocità massima di 33 nodi. L’autonomia era di 20.000 miglia a 15 nodi. L’equipaggio ammontava a oltre 3.000 uomini.

L’armamento comprendeva inizialmente 12 cannoni da 127 mm, 8 impianti quadrupli di Bofors 40 mm e 46 mitragliere singole Oerlikon da 20 mm. Il ponte di volo, lungo 262 metri per 33 di larghezza, era protetto da una corazzatura spessa fino a 100 mm. I due elevatori, le catapulte e i cavi d’arresto permettevano di operare con un gruppo aereo di 90-100 velivoli.

Varata il 18 novembre 1945 e battezzata dalla moglie del generale Alexander A. Vandegrift, comandante del corpo dei Marines, la Valley Forge venne completata troppo tardi per partecipare alla Seconda Guerra Mondiale. Entrò ufficialmente in servizio il 3 novembre 1946 sotto il comando del capitano John W. Harris.

Primi anni di servizio

Dopo le prove in mare, nel gennaio 1947 la Valley Forge ricevette a bordo il Carrier Air Group 5 con cui iniziò subito un intenso programma di qualificazione volo ed esercitazioni al largo delle coste della Florida e nei Caraibi in preparazione al previsto dispiegamento nel Pacifico.

Nell’agosto 1947, transitando per il Canale di Panama, la portaerei raggiunse finalmente San Diego, sua nuova base di assegnazione. Da lì operò per oltre un anno nelle acque hawaiane e della California, prendendo dimestichezza con le tecniche di lancio e appontaggio dei primi aerei a reazione imbarcati come l’FH-1 Phantom.

Nell’ottobre 1948, con un nuovo gruppo aereo a bordo, la Valley Forge intraprese una lunga crociera che la portò a circumnavigare quasi completamente il globo. In cinque mesi toccò porti in Estremo Oriente, Australia, Ceylon, Golfo Persico, Mediterraneo e Nord Europa prima di rientrare negli Stati Uniti attraverso l’Atlantico nel febbraio 1949.

Guerra di Corea

Il 25 giugno 1950, mentre era ancorata a Hong Kong per una sosta di libertà, la Valley Forge ricevette la notizia dell’invasione della Corea del Sud da parte delle forze nordcoreane. Salpata immediatamente, si riunì al largo di Okinawa con altre unità navali americane e britanniche per formare la Task Force 77.

Il 3 luglio 1950 i suoi aerei lanciarono quello che viene considerato il primo attacco aereo della Guerra di Corea, colpendo l’aeroporto di Pyongyang. Era anche il battesimo del fuoco per i jet imbarcati, con i Panther della sua scorta che abbatterono due Yak-9 nemici.

Nelle settimane successive, nonostante gli sforzi delle Nazioni Unite, gli invasori riuscirono ad avanzare e a stringere le forze sudcoreane in un’esigua testa di ponte attorno al porto di Pusan. I Corsair e gli Skyraider della Valley Forge si prodigarono in migliaia di sortite di supporto ravvicinato alle truppe a terra.

A metà settembre, l’attacco anfibio statunitense a Inchon ribaltò le sorti del conflitto. Nelle settimane successive la Valley Forge continuò a fornire copertura aerea all’avanzata alleata verso il 38° parallelo, totalizzando oltre 5.000 missioni di combattimento prima di rientrare a San Diego il 1 dicembre 1950.

L’aggravarsi della situazione, con l’intervento dei “volontari” cinesi al fianco del Nord, costrinse però a un precipitoso rientro in linea. Ripartita dopo soli 5 giorni, la portaerei tornò in azione a fine dicembre per altri tre mesi di dure battaglie invernali. Diede supporto ai marines in ritirata, colpì concentrazioni di truppe, depositi e vie di comunicazione nemiche, totalizzando altre 2.500 sortite e 680 tonnellate di bombe.

Nei successivi due anni la Valley Forge compì in totale quattro turni di combattimento in Corea, stabilendo un record per una portaerei americana. I suoi velivoli inflissero un duro colpo alle forze comuniste, impedendo loro di sfruttare la superiorità numerica. In riconoscimento di tale impegno, fu insignita di 8 battle star e del plauso presidenziale.

Anni ’50: sperimentazioni e crisi

Dopo l’armistizio del luglio 1953, la Valley Forge continuò a incrociare in Estremo Oriente e a condurre esercitazioni congiunte con gli alleati asiatici per scoraggiare nuove aggressioni. Nel 1954, in risposta alla crescente minaccia subacquea sovietica, venne riclassificata come CVS-45 e destinata alla lotta antisommergibile.

Trasferita nell’Atlantico, per tutti gli anni ’50 alternò crociere di pattugliamento e addestramento specialistico nel nuovo ruolo. Nel 1957 sperimentò con successo l’impiego di elicotteri nella proiezione di forze anfibie, anticipando un altro compito futuro. Fu anche prescelta per il programma Skyhook, un esperimento scientifico per il lancio di sonde aerostatiche da grande altezza.

Nell’ottobre 1962, durante la crisi dei missili cubani, la Valley Forge venne messa in stato di allerta per un possibile intervento. Il mese successivo guidò le operazioni di soccorso all’equipaggio della petroliera Pine Ridge spezzata in due da una tempesta al largo di Capo Hatteras.

Valley Forge (CV-45) 1965
Valley Forge (CV-45) 1965

Anni ’60: ritorno in azione

Nei primi anni ’60, mentre la situazione in Vietnam peggiorava, la Valley Forge venne nuovamente modificata per svolgere compiti di assalto anfibio con elicotteri e marines imbarcati. Riclassificata come LPH-8, tra il 1964 e il 1969 compì cinque turni di combattimento nella regione, prendendo parte a numerose operazioni.

I suoi elicotteri trasportarono più volte reparti di marines nel cuore delle zone controllate dai vietcong, rifornendoli e recuperando i feriti. Gli interventi più significativi furono quelli a Chu Lai (operazione Double Eagle), vicino alla zona demilitarizzata (operazioni Badger Catch, Fortress Ridge, Defiant Measure), e nella provincia di Quang Ngai (operazioni Swift Saber e Brave Armada).

Il contributo della Valley Forge e dei suoi uomini alla sanguinosa guerra fu notevole. Quando nel settembre 1969 lasciò per l’ultima volta le acque vietnamite, la portaerei aveva totalizzato quasi 1.000 giorni di combattimento, oltre 25.000 sortite e il trasporto di migliaia di marines. Le era valsa l’assegnazione di 9 battle star e 3 encomi presidenziali.

Radiazione e demolizione

Dopo quasi 25 anni di onorato servizio, la Valley Forge venne radiata ufficialmente il 15 gennaio 1970. Prima della demolizione, nell’inverno 1971 i suoi spazi interni furono utilizzati come set per le riprese del film di fantascienza “2002: la seconda odissea nello spazio”.

Nell’ottobre 1971, dopo il fallimento di un progetto per trasformarla in nave museo, la portaerei fu venduta per la demolizione, chiudendo definitivamente un’intensa carriera operativa che l’aveva vista partecipare a due importanti conflitti e fornire un innovativo contributo alla sperimentazione di nuove tattiche aeronavali come quelle anfibie ed antisommergibili.

Informazioni aggiuntive

  • Nazione: USA
  • Tipo nave: Portaerei
  • Classe:Essex
  • Cantiere:

    Philadelphia Naval Shipyard


  • Data impostazione: 14/09/1943
  • Data Varo: 05/11/1942
  • Data entrata in servizio: 21/11/1946
  • Lunghezza m.: 271
  • Larghezza m.: 28
  • Immersione m.: 8.71
  • Dislocamento t.: 27.500
  • Apparato motore:

    8 caldaie Babcock & Wilcox, 4 turbine a vapore ad ingranaggi Westinghouse, 4 eliche


  • Potenza cav.: 150.000
  • Velocità nodi: 33
  • Autonomia miglia: 14.100
  • Armamento:

    12 cannoni da 127 mm antinave e antiaerei, 32 mitragliere antiaeree da 40mm, 46 mitragliere antiaeree da 40 mm, 90-100 aerei


  • Corazzatura:

    Ponte di volo: 38 mm, Hangar: 64 mm, cintura: 64-102 mm, scafo: 102 mm


  • Equipaggio: 3448
  • Bibliografia – Riferimenti:
       

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