Entrato in servizio nel 1929, quello stesso compì con il gemello Trento una crociera a Barcellona e poi, sempre insieme al gemello, venne assegnato nel 1934 a Messina dove formò la III divisione navale. Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale il Trieste era inquadrato nella III Divisione incrociatori, parte della II squadra.
Nel corso della Seconda Guerra Mondiale partecipò e numerosi missioni di guerra, intervenendo principalmente per scorta diretta o indiretta a convogli diretta in nord Africa oppure all’intercettazione di convogli nemici. Il 31 agosto 1940 insieme agli incrociatori Trento e Bolzano tentò di intercettare un convoglio britannico rientrando in porto senza aver concluso nulla.
Tra il 26 e il 28 novembre 1940 partecipò alla battaglia di Capo Teulada sparando 96 salve senza colpire il bersaglio ma senza neppure essere colpito. Tra il 27 e il 29 marzo 1941 partecipò alla disastrosa Battaglia di Capo Matapan e nel corso dell’anno partecipò a numerose missioni di scorta ai convogli diretti in Africa Settentrionale, in particolare il 9 novembre fu coinvolto nella battaglia del convoglio Duisburg, Nel corso di questi scontri la cosiddetta “forza k“, formata da due incrociatori e due caccia inglese, salpata da Malta riuscì ad affondare 5 mercantili e un caccia italiani diretti in Nord Africa, gli incrociatori italiani agli ordini dell’ammiraglio Brivonesi intervennero ma mantenendosi a grande distanza, pur avendo una velocità molto maggiore di quella che potevano sviluppare le navi inglesi con risultato che la forza k rientrò intatta alla base.
Il 21 novembre 1941 mentre scortava un altro convoglio per la Libia fu centrato da un siluro lanciato dal sommergibile inglese HMS Utmost. L’incrociatore rimase immobilizzato per un’ora e mezza prima che l’equipaggio riuscisse a compiere le riparazioni necessarie a far ripartire la nave che riuscì a raggiungere Messina dove i lavori di riparazione si protrassero per diversi mesi.
Il 12 agosto prese parte alla Battaglia di mezzo agosto nel corso del quale gli incrociatori Bolzano e Muzio Attendolo furono danneggiati.
Il 9 dicembre 1942 venne trasferito alla base di La Maddalena, ritenendo che sarebbe stato più al riparo dagli attacchi aerei anglo americani. Il 10 aprile 1943 una formazione di 84 aerei attaccò la base sarda con 36 velivoli che attaccarono l’incrociatore Gorizia e 26 il Trieste, verso la nave furono sganciate 120 bombe e molte centrarono il bersaglio mentre altre, cadute a pochissima distanza, riuscirono comunque a provocare gravi danni e aprire falle nello scafo. In meno di due ore la nave affondò, capovolgendosi, nello scontro perirono 77 uomini tra ufficiali, sottufficiali e marinai.
Nel 1950 il relitto venne recuperato e venduto alla Spagna, il progetto era di recuperare lo scafo per trasformarlo in una nave portaerei ma questo non ebbe seguito e il relitto venne demolito.
Informazioni aggiuntive
- Nazione: Italia
- Tipo nave: Incrociatore
- Classe:Trento
- Cantiere:
Stabilimento Tecnico Triestino, Trieste
- Data impostazione: 24 giugno 1925
- Data Varo: 24 ottobre 1926
- Data entrata in servizio: 3 aprile 1929
- Lunghezza m.: 196.9
- Larghezza m.: 20.6
- Immersione m.: 6.8
- Dislocamento t.: 13.885
- Apparato motore:
10 caldaie, 4 turbine, 4 eliche
- Potenza cav.: 150.000
- Velocità nodi: 35
- Autonomia miglia: 4.160
- Armamento:
8 cannoni 203/50, 8 cannoni 100/47, 8 mitragliere 37/54, 8 mitragliere da 13.2mm, 8 tubi lanciasiluri, 3 idrovolanti Piaggio P6, una catapulta
- Corazzatura:
- Equipaggio: 723
- Bibliografia – Riferimenti: