Provence

di redazione
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La Provence in navigazione nel 1918 circa

La Provence fu una delle tre corazzate monocalibro della classe Bretagne, costruite per la Marine Nationale, la marina militare francese, negli anni ’10 del XX secolo. Impostata nel 1912 e completata nel marzo 1916, pochi mesi dopo l’inizio della Prima Guerra Mondiale, trascorse la maggior parte della sua carriera nel Mediterraneo, spesso come ammiraglia.

Durante il primo conflitto mondiale stazionò perlopiù a Corfù, per contrastare eventuali sortite della flotta austro-ungarica, senza però prendere parte ad azioni belliche. Ampiamente ammodernata tra le due guerre, condusse normali attività di pace fino all’inizio della Seconda Guerra Mondiale.

Dopo aver scortato convogli e pattugliato l’Atlantico in cerca di violatori di blocco tedeschi, la Provence si trovava a Mers-el-Kébir, in Algeria, quando la Francia si arrese nel giugno 1940. Cannoneggiata dagli ex-alleati britannici che temevano la cattura delle navi francesi da parte tedesca, venne gravemente danneggiata e semi-affondata.

Recuperata e riparata, fu trasferita a Tolone come nave scuola. Qui si autoaffondò nel novembre 1942 per evitare la cattura al momento dell’occupazione tedesca. Ripescata una seconda volta dagli italiani, fu nuovamente usata come blocco nel porto fino al definitivo recupero e demolizione nel dopoguerra.

Caratteristiche tecniche

La classe Bretagne fu progettata come una versione ingrandita e potenziata della precedente classe Courbet. Le dimensioni dei bacini francesi imposero però di avvicinare le torri alle estremità, con effetti negativi sulla tenuta al mare.

Lunga 166 metri e larga 27, la Provence aveva un dislocamento a pieno carico di 26.600 tonnellate. L’equipaggio contava 1.193 uomini in tempo di pace e 1.250 quando era ammiraglia. La propulsione, con 18 caldaie Guyot-Du Temple e turbine Parsons, erogava 28.000 CV per una velocità massima di 20 nodi e un’autonomia di 4.700 miglia a 10 nodi.

L’armamento principale verteva su 10 cannoni da 340 mm Mle 1912 in 5 torri binate, quello secondario su 22 pezzi da 138 mm Mle 1910 in casematte. Inizialmente erano presenti anche 2 cannoni antiaerei da 47 mm e 4 tubi lanciasiluri sommersi da 450 mm. La corazzatura aveva spessori massimi di 270 mm alla cintura, 300 mm sulle torri, 160 mm sulle casematte e 40 mm a centro nave.

L’impiego durante la Grande Guerra

Entrata in servizio nel 1916, la Provence fu subito assegnata come ammiraglia alla 1ª Divisione della 1ª Squadra da Battaglia, insieme alle gemelle Bretagne e Lorraine. Per quasi tutto il conflitto le tre navi rimasero ancorate a Corfù, per impedire sortite della flotta asburgica e intimidire la sempre più ostile Grecia.

Con gli austro-ungarici attestati sulla difensiva, la Provence non sparò un colpo. Non lasciò nemmeno il porto per tutto il 1917, mentre parte degli equipaggi veniva distaccata su unità anti-sommergibili. Rientrata a Tolone nell’aprile 1919, avrebbe dovuto raggiungere il Mar Nero per operare contro i bolscevichi, ma un grave ammutinamento lo impedì. Nell’ottobre dello stesso anno si trasferì a Costantinopoli con la Lorraine per formare il nucleo della Squadra del Mediterraneo Orientale.

La Provence nave in navigazione dopo gli ammodernamenti dei primi anni 1920
La Provence nave in navigazione dopo gli ammodernamenti dei primi anni 1920

Il periodo interbellico

Dopo una visita a Le Havre con la Bretagne nell’estate del 1921, nel 1922 la Provence venne posta in riserva insieme alla Lorraine per un esteso ciclo di ammodernamenti, protrattosi fino al luglio 1923. I lavori comportarono modifiche alle torri principali per aumentare l’alzo dei pezzi, l’installazione di 4 cannoni antiaerei da 75 mm, di un albero tripode prodiero con centrale di tiro e di un telemetro per le artiglierie contraeree.

Una seconda modernizzazione tra il dicembre 1925 e il luglio 1927 incluse un ulteriore incremento dell’elevazione delle torri, la rimozione della corazzatura di prua per alleggerire lo scafo e la parziale conversione delle caldaie da carbone a nafta. L’ultimo grande intervento, tra il settembre 1931 e l’agosto 1934, comportò la completa trasformazione a nafta con nuove caldaie e turbine, la sostituzione dei cannoni principali e l’aggiunta di 8 pezzi antiaerei da 75 mm di nuovo tipo.

Negli anni ’30 la Provence e la Bretagne, assegnate alla 2ª Squadra nell’Atlantico, presero parte a numerose esercitazioni e crociere nelle Azzorre, a Madeira e in Marocco. Tra l’agosto 1936 e l’aprile 1937 le due navi furono anche impiegate in compiti di pattugliamento per far rispettare il non-intervento nella guerra civile spagnola.

La Seconda Guerra Mondiale

Pattugliamenti e scorte nell’Atlantico

Allo scoppio del secondo conflitto mondiale nel settembre 1939, la Provence si trovava a Tolone come ammiraglia della 2ª Squadra. Dopo un breve periodo in cantiere per manutenzione, il 4 dicembre salpò con la Bretagne e varie unità leggere per proteggere i mercantili francesi al largo dell’Africa e delle Azzorre, rientrando a metà mese senza aver individuato minacce.

Trasferita a Casablanca per unirsi alla Force Y, la Provence condusse varie infruttuose sortite in Atlantico. Danneggiata a Gibilterra, dovette rientrare a Tolone per riparazioni, non prima di aver ispezionato il transatlantico italiano Oceania dirottandolo a Marsiglia. Nel gennaio 1940 raggiunse Orano e poi Dakar per ricongiungersi alla Force Y, che ad aprile si trasferì ad Alessandria d’Egitto. Il 18 maggio la corazzata rientrò con la gemella a Mers-el-Kébir.

L’attacco britannico a Mers-el-Kébir

Con la capitolazione della Francia il 22 giugno 1940, la flotta francese avrebbe dovuto essere disarmata sotto controllo italo-tedesco. Ma gli inglesi, timorosi che le navi potessero cadere in mano all’Asse, decisero di neutralizzarle. Il 3 luglio una squadra britannica si presentò davanti a Mers-el-Kébir intimando ai francesi di salpare per unirsi alla Francia Libera, autoaffondarsi, farsi internare o essere distrutti. Al rifiuto transalpino, gli ex-alleati aprirono il fuoco.

La Provence rispose al tiro dopo circa 90 secondi, senza colpire. Mentre la Bretagne saltava in aria centrata da più proiettili da 381 mm, anche la Provence venne ripetutamente colpita e gravemente danneggiata, con vasti incendi a bordo. Alla fine si adagiò sul basso fondale del porto, evitando il disastroso scoppio delle santabarbara che aveva polverizzato la gemella.

La Provence vista da prua
La Provence vista da prua

Gli autoaffondamenti a Tolone

Recuperata e provvisoriamente riparata, il 5 novembre 1940 la Provence lasciò Mers-el-Kébir per Tolone scortata da 5 cacciatorpediniere. Giunta l’8, dal 1° gennaio 1942 divenne ammiraglia della Divisione Addestrativa. Il 27 novembre i tedeschi occuparono Tolone e per evitarne la cattura la flotta francese, Provence compresa, si autoaffondò in porto.

Il relitto della corazzata venne riportato a galla dagli italiani l’11 luglio 1943. Due dei cannoni da 340 mm furono sbarcati per essere installati in una batteria costiera a Saint-Mandrier. L’Asse poi affondò nuovamente la nave come blocco del porto. La Provence fu recuperata definitivamente solo nell’aprile 1949 per essere demolita, ponendo fine a una storia durata oltre 30 anni.

Nonostante la sua lunga vita, questa corazzata non sparò mai un colpo contro il nemico. Progettata per la guerra di squadra, non trovò posto in un conflitto inaspettatamente statico come quello del 1914-18. Ammodernata a fondo, non poté esprimere appieno le sue capacità nemmeno nel secondo conflitto mondiale. Il suo epilogo tragico sotto i colpi dei vecchi alleati e poi per mano dei nuovi nemici segnò il tramonto di un’epoca, oltre che di una storica unità della flotta francese.

Informazioni aggiuntive

  • Nazione: Francia
  • Tipo nave: Corazzata
  • Classe:Bretagne
  • Cantiere:

    Arsenale di Lorient


  • Data impostazione: 21/04/1912
  • Data Varo: 20/04/1913
  • Data entrata in servizio: 01/03/1916
  • Lunghezza m.: 166
  • Larghezza m.: 27
  • Immersione m.: 9.1
  • Dislocamento t.: 26.200
  • Apparato motore:

    24 caldaie Niclausse e 4 turbine Parsons a presa diretta; 4 eliche


  • Potenza cav.: 29.000
  • Velocità nodi: 21
  • Autonomia miglia: 4.700
  • Armamento:

    10 cannoni Mle 1912 da 340 mm, 22 cannoni Mle 1910 da 138 mm, 4 cannoni Mle 1902 da 47 mm, 4 tubi lanciasiluro, 30 mine navali

     


  • Corazzatura:

    cintura: 180-270 mm, ponte interno: 40-48 mm, ponte di coperta: 40-70 mm, barbette: 248-270 mm, torri: massimo di 400 mm (fronte), minimo di 72 mm (tetto), torre di comando: 300 mm

     


  • Equipaggio: 1133
  • Bibliografia – Riferimenti:
       

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