Gangut

di redazione
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La corazzata Gangut nel 1915

La Gangut fu la nave capoclasse delle quattro corazzate monocalibro della classe omonima, costruite per la Marina Imperiale Russa prima dello scoppio della Prima Guerra Mondiale. Impostata nel giugno 1909 presso i cantieri dell’Ammiragliato a San Pietroburgo, venne varata nel settembre 1911 ed entrò in servizio nel gennaio 1915, ultima della sua classe a essere completata.

Caratteristiche tecniche

La Gangut aveva una lunghezza fuori tutto di 181,2 metri, una larghezza massima di 26,9 metri e un pescaggio di 8,99 metri, per un dislocamento a pieno carico di 24.800 tonnellate. L’apparato propulsivo si basava su 25 caldaie a tubi d’acqua Yarrow che alimentavano quattro turbine a vapore Parsons, le quali azionavano quattro assi con elica per una potenza totale di 42.000 hp. La dotazione di carburante era pari a 1.847 tonnellate di carbone e 700 tonnellate di olio combustibile, sufficienti per un’autonomia di 3.500 miglia nautiche alla velocità di 10 nodi.

L’armamento principale verteva su 12 cannoni Pattern 1907 da 305 mm in quattro torri trinate, due a prua e due a poppa. Quello secondario contava 16 pezzi Pattern 1905 da 120 mm in casematte lungo il bordo. La protezione antisilurante era affidata a quattro tubi lanciasiluri sommersi da 450 mm. La corazzatura aveva uno spessore massimo di 225 mm alla cintura e di 250 mm nelle barbette e nelle torri.

La Prima Guerra Mondiale

Assegnata alla 1ª Brigata Corazzate della Flotta del Baltico, la Gangut condusse attività di addestramento nel Golfo di Finlandia per gran parte del 1915. Il suo ruolo principale era bloccare un eventuale tentativo tedesco di forzare l’accesso al golfo, ma la Hochseeflotte non tentò mai una simile manovra.

L’unica azione di rilievo si ebbe il 27 agosto, quando Gangut e la gemella Sevastopol fornirono copertura a distanza a uno sbarramento di mine a sud di Liepāja, spingendosi più al largo di qualunque altra corazzata russa nel Baltico. Il 10 settembre si arenò brevemente su un bassofondo, riportando solo danni minori.

Il 1916 trascorse senza che la Gangut prendesse parte ad alcuna azione. Il 16 marzo 1917, sulla scia della Rivoluzione di Febbraio, l’equipaggio si unì all’ammutinamento generale della Flotta del Baltico. Nel marzo 1918, in base alle clausole del trattato di Brest-Litovsk, i sovietici dovettero evacuare la base di Helsinki. La Gangut e le sue gemelle presero parte al famoso “Viaggio sul ghiaccio” per raggiungere Kronštadt.

Gli anni dell’ammodernamento

Posta in riserva nel novembre 1918 a causa della carenza di personale, la Gangut fu rinominata Oktyabrskaya Revolutsiya (Rivoluzione d’Ottobre) nel giugno 1925. Tornò in servizio attivo nel marzo 1926, iniziando un lungo processo di ricostruzione protrattosi dal 1931 al 1934.

I lavori inclusero la sostituzione dell’apparato motore con caldaie a nafta e turbine prese dagli incompiuti incrociatori da battaglia classe Borodino. Le sovrastrutture furono considerevolmente ingrandite per ospitare i nuovi sistemi di direzione del tiro, tra cui due centrali KDP-6 con telemetri stereoscopici Zeiss da 6 metri. Anche le torri principali ricevettero telemetri italiani da 8 metri e una corazzatura rinforzata sul cielo.

L’aggiunta di sei cannoni antiaerei 34-K da 76,2 mm e di un nuovo castello prodiero migliorarono rispettivamente la difesa antiaerea e la tenuta al mare. Lo scafo fu allungato di 3,7 metri e allargato di 1 metro. Il dislocamento crebbe a 26.690 tonnellate e la lunghezza a 184,9 metri. Per contro, a causa delle sovrastrutture più alte e pesanti, l’altezza metacentrica scese da 1,76 a 1,67 metri, peggiorando la stabilità.

Oktjabr'skaja Revoljucija nel 1934
Oktjabr’skaja Revoljucija nel 1934

La Seconda Guerra Mondiale

L’intervento della Oktyabrskaya Revolutsiya durante la Guerra d’Inverno si limitò al cannoneggiamento, il 18 dicembre 1939, delle batterie costiere finlandesi da 254 mm sull’isola di Saarenpää, senza causare danni permanenti.

Nel giugno 1941, all’inizio dell’Operazione Barbarossa, la corazzata si trovava a Tallinn, in Estonia. Minacciata dall’avanzata tedesca, ripiegò rapidamente su Kronštadt, da dove in settembre aprì il fuoco sulla 18ma armata che assediava Leningrado.

Il 21 settembre fu gravemente danneggiata da tre bombe sganciate sulla prua, che misero fuori uso due torri. Inviata in bacino il 23 ottobre per le riparazioni, ricevette altri cannoni antiaerei. Ulteriori bombe la colpirono il 4-5 e il 24 aprile 1942, ma i lavori vennero completati nel novembre dello stesso anno.

Nei mesi successivi, la Oktjabrskaja Revoljucija fornì un costante supporto di fuoco all’Armata Rossa impegnata nell’assedio di Leningrado, nell’offensiva Leningrado-Novgorod del gennaio 1944 e nell’offensiva Vyborg-Petrozavodsk del giugno seguente. Il suo contributo le valse la decorazione dell’Ordine della Bandiera Rossa il 22 luglio 1944.

Il dopoguerra

Riclassificata come “corazzata scuola” nel luglio 1954, la Oktjabrskaja Revoljucija venne radiata il 17 febbraio 1956 e avviata alla demolizione. Il suo scafo era ancora parzialmente visibile nel maggio 1958.

La Gangut/Oktjabrskaja Revoljucija fu una delle poche corazzate sovietiche a partecipare attivamente alla Seconda Guerra Mondiale. Nonostante l’età e una protezione poco efficace contro le bombe aeree, diede un importante contributo alla difesa di Leningrado con i suoi potenti cannoni. Le numerose ricostruzioni e ammodernamenti che subì testimoniano la volontà sovietica di mantenere in servizio il più a lungo possibile queste unità, nonostante i loro limiti.

Informazioni aggiuntive

  • Nazione: URSS
  • Tipo nave: Corazzata
  • Classe:Gangut
  • Cantiere:

    Cantieri dell’ammiragliato, San Pietroburgo


  • Data impostazione: 16/06/1909
  • Data Varo: 07/10/1911
  • Data entrata in servizio: 21/10/1914
  • Lunghezza m.: 181.2
  • Larghezza m.: 26.6
  • Immersione m.: 8.4
  • Dislocamento t.: 26.692
  • Apparato motore:

    4 turbine a vapore Parsons, 22 caldaie a tamburo Yarrow, 4 eliche


  • Potenza cav.: 61.000
  • Velocità nodi: 23.3
  • Autonomia miglia: 5000
  • Armamento:

    Dopo i lavori di ammodernamento: 12 cannoni da 305/52mm (4 impianti trinati), 16 cannoni da 120/50mm, 8 cannoni da 76,2/55mm, 6 cannoni singoli da 45/46mm, 16 mitragliere da 12,7mm, 4 lanciasiluri da 456mm


  • Corazzatura:

    Cintura: da 100 a 220mm, ponte: da 25 a 40mm, torri: da 150 a 200mm, torrione: da 150 a 250mm, barbette: 200mm, casematte: 125mm


  • Equipaggio: 1411
  • Bibliografia – Riferimenti:
     
    • Jane’s Fighting Ships of World War II, Crescent Books ISBN: 0517679639
    • Agenzia Bozzo
     

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