La nave corsara tedesca Coronel (HSK 10)

Coronel (HSK 10)

di redazione
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Al momento del varo (1938) era una nave da carico costruita nei cantieri Bremen Vulkan con il nome di Togo. Allo scoppio delle ostilità la nave si trovava in mare aperto ma riuscì a forzare in blocco navale britannico e a rientrare ad Amburgo dove venne prese in carico dalla Marina Militare tedesca, nell’aprile del 1940 prese parte alle operazioni di invasione della Norvegia e a partire dal 14 agosto 1940 venne impiegata come posamine nell’ambito dei preparativi per la pianificata invasione della Gran Bretagna. Nel giugno 1941 iniziarono i lavori di conversione per trasformarla in un incrociatore ausiliario ovvero una nave corsara e prese il nome di HSK Coronel. La sigla usata nella Kriegsmarine era HSK 10 mentre la Royal Navy assegnò alla nave la designazione di Raider K.
Il comandante era il Capitano di Corvetta Ernst-Ludwig Thienemann che guidava un equipaggio composto da 16 ufficiali e 331 membri di equipaggio.

Contando sull’effetto sorpresa la Coronel preso il largo dalle coste norvegesi il 31 gennaio 1943 con una scorta di pattugliatori e navi posamine nel tentativo di entrare in Atlantico forzando il blocco navale della Royal Navy e attraversando il canale della manica. Grazie alle intercettazioni di Ultra l’ammiragliato britannico era informato del tentativo della nave la cui crociera si rivelò disastrosa a causa dei campi minati, una tempesta e come se non bastasse la nave si incagliò due volte su dei banchi di sabbia. Dopo altri tentativi il 10 febbraio riuscì a superare l’artiglieria costale di Dover ma divenne il bersaglio di alcuni attacchi aerei e dopo essere stata colpita e danneggiata dovette rifugiarsi nel porto di Boulogne. I danni erano troppo grandi per essere riparati nel bacino francese e quindi la nave fu costretta a tornare a Kiel dove arrivò il 2 marzo 1943.

La tradizione per le navi corsare era che il comandante ne sceglieva il nome dopo aver raggiunto il mare aperto nella prima crociera, non essendo pienamente riuscita a prendere il largo la nave tornò ad essere chiamata Togo per tutto il tempo restante della guerra.

Nel corso dello stesso anno venne quindi impiegata come cercamine prima di essere nuovamente convertita e di passare al comando del Capitano di corvetta Rudolf Luck.

Dall’ottobre del 1943 la nave venne impiegata nel mar Baltico, munita di un avanzato radar aeronautico, dopo aver imbarcato una squadra di operatori delle Luftwaffe la nave si occupava di dirigere i caccia notturni verso i loro bersagli, operando sotto il controllo diretto della Luftwaffe. Nel marzo del 1944 dopo tre grandi bombardamenti su Helsinki la nave venne schierata nel Golfo di Finlandia per dirigere i caccia notturni nella zona. Alla fine dello stesso anno la nave Togo prese partecipò alle operazioni di evacuazione delle truppe tedesche dalla Prussia Orientale e dalla Lavia.

Alla fine della guerra si trovava a Kiel, venne in un primo momento assegnata alla Gran Bretagna e poi alla marina americana, a partire dal 15 gennaio 1946 e usata per rimpatriare ex prigionieri di guerra polacchi. Trasferita alla Regia Marina Norvegese il 14 marzo dello stesso anno venne ribattezzata Svalbard nel dicembre del 1946, usata come trasporto ausiliario per traghettare truppe verso la Germania occupata, in quel periodo la sua capacità di carico venne portata a 900 passeggeri e tra il dicembre 1947 e il dicembre 1949 venne affittata dall’Organizzazione Internazionale per i rifugiati e impiegata nel trasporto di persone tra l’Europa, il Nord America e L’Australia per un totale di otto viaggi tra Europa e Australia.

Negli anni seguenti cambiò spesso nome e proprietà fino al suo affondamento, avvenuto il 21 novembre 1984 al largo del Messico e causato dal maltempo.

Informazioni aggiuntive

  • Nazione: Germania
  • Tipo nave: Incrociatore ausiliario
  • Classe:
  • Cantiere:

    Bremer Vulkan, Vegesack, Wilton, Rotterdam


  • Data impostazione:
  • Data Varo: 13 agosto 1938
  • Data entrata in servizio: 1940
  • Lunghezza m.: 134
  • Larghezza m.: 17.9
  • Immersione m.: 7.9
  • Dislocamento t.: 12.700
  • Apparato motore:

    Due motori diesel da otto cilindri ciascuno, 1 asse


  • Potenza cav.: 5.100
  • Velocità nodi: 16
  • Autonomia miglia: 41.000
  • Armamento:

    3 cannoni da 15 mm, 8 cannoni da 37mm antiaerei, 22 mitragliere da 20mm antiaeree (5 postazioni quadrinate e due singole), rada FuMG A1 Freya


  • Corazzatura:
  • Equipaggio: 283+74 specialisti per il radar della Luftwaffe
  • Bibliografia – Riferimenti:
      

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