Cacciatorpediniere Carabiniere (CB), Regia Marina italiana

Carabiniere

di redazione
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Entrato in servizio all’inizio del 1939, il cacciatorpediniere Carabiniere venne intensamente impiegato nel corso della Seconda Guerra Mondiale. I suoi compiti principali riguardavano la scorta dirette e indiretta ai convogli di rifornimenti diretti in Libia, tentativi di intercettazione di convogli nemici, posa di mine e scorta alle unità maggiori.

Partecipò alla Battaglia di Punta Stilo del 9 luglio 1940, il Carabiniere fu l’unico cacciatorpediniere della sua squadra a non lanciare nemmeno un siluro.

Durante la Battaglia di Capo Teulada, il 27 novembre 1940, partecipò alle operazioni di soccorso del Lanciere: il cacciatorpediniere era stato danneggiato nello scontro e venne rimorchiato con successo fino a Cagliari.

Nel gennaio del 1941 prese parte ad operazioni di supporto all’esercito, in Grecia, bombardando alcune posizione costiere. Nel febbraio insieme ad un nutrito gruppo di corazzate, incrociatori ed altri cacciatorpediniere partecipò all’infruttuoso tentativi di bloccare la squadra britannica diretta a bombardare Genova.

Nel marzo del 1941 prese parte al disastroso scontro di Matapan, nei mesi successivi operò in missioni di scorta diretta e indiretta per convogli diretti in Libia e in dicembre prese parte alla inconclusiva Prima Battaglia della Sirte.

Il 16 febbraio 1942 mentre si trovava in missione di ricognizione il Carabiniere fu centrato da un siluro lanciato dal sommergibile inglese P36 subendo gravissimi danni e perdendo quasi completamente la prua. Il cacciatorpediniere restò a galla e venne rimorchiato fino a Messina.  Nel porto siciliano vennero effettuati dei lavori di riparazione sommari, il minimo indispensabile per permettere alla nave di riprendere il mare, il 3 aprile salpò e l’11 aprile raggiunse Livorno.

Nei cantieri di Livorno la nave venne riparata “trapiantando” la prua del cacciatorpediniere Carrista che era ancora in fase di costruzione. Nei mesi successivi oltre ai lavori di riparazione la nave venne anche dotata di nuove armi antiaeree e di un radar Ec3/Ter “Gufo”.

Alla proclamazione dell’armistizio il Carabiniere era già tornato in servizio e si trovava ancora a Livorno, in base agli ordini ricevuti, insieme al grosso delle navi militare italiane, il 9 settembre si diresse verso Malta ma durante il percorso la formazione venne attaccata da bombardieri tedeschi che affondarono la corazzata Roma. Il Carabiniere, insieme al Mitragliere e al Fuciliere, venne mandata a soccorrere i naufraghi riuscendo a mettere in salvo 503 uomini. A questo punto, insieme ad altre navi cariche di naufraghi, il Carabiniere si diresse verso le isole Baleari dove la nave venne internata dalle autorità spagnole fino al gennaio del 1945.

Dopo la guerra rimase in servizio con la Marina Militare italiana fino agli settanta, venne demolito nel 1978.

Informazioni aggiuntive

  • Nazione: Italia
  • Tipo nave: Cacciatorpediniere
  • Classe:Soldati, I Serie
  • Cantiere:

    Cantieri del Tirreno, Riva Trigoso


  • Data impostazione: 01/02/1937
  • Data Varo: 23/07/1938
  • Data entrata in servizio: 20/12/1938
  • Lunghezza m.: 106,7
  • Larghezza m.: 10,2
  • Immersione m.: 4,35
  • Dislocamento t.: 2.580
  • Apparato motore:

    2 gruppi di turbine su due assi, 3 caldaie


  • Potenza cav.: 50.000
  • Velocità nodi: 39
  • Autonomia miglia: 2.200
  • Armamento:

    5 cannoni da 120/50,  8 mitragliere 20/65, 6 tubi lanciasiluri da 533mm, 2 lanciatori per bombe di profondità, 2 tramogge per bombe di profondità, 48-64 mine marittime


  • Corazzatura:
  • Equipaggio: 13 ufficiali, 202 sottufficiali e marinai
  • Bibliografia – Riferimenti:
      

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