La corazzata tascabile tedesca Admiral Scheer

Admiral Scheer

di redazione
Pubblicato: Ultimo aggiornamento: 547 letture totali

La nave entrò in servizio il 12 novembre 1934, dopo la Deutschland e prima della Admiral Graf Spee.

Il primo impiego operativo della nave avvenne durante la Guerra Civile Spagnola dove ebbe inizialmente il compito di contrastare il contrabbando di armi insieme ad altre navi militari italiane, inglesi e francesi. Il 31 maggio 1937 la Scheer bombardò la cittadina di Almeria in un’azione di rappresaglia, in seguito all’attacco subito dalla sua gemella Deutschland che aveva causato 20 morti e 73 feriti tra i marinai tedeschi. Sparando più di 200 colpi del calibro maggiore la nave causò 20 morti e 50 feriti tra la popolazione civile.

Allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale la nave si trovata nei cantieri di Kiel dove erano in corso importanti lavori di ammodernamento, tra le altre cose la prua venne allungata e ne fu modificata la forma, venne modificato l’albero e il ponte di comando e soprattutto venne potenziato l’armamento antiaereo. Il 29 ottobre 1940 la nave prese il largo per dirigersi in Atlantico con il compito di attaccare il naviglio mercantile diretto in Gran Bretagna, il comandate era capitano Theodor Krancke.

La prima missione operativa della Scheer durò in tutto 161 giorni per 46.000 miglia di percorrenza e si concluse con l’affondamento o la cattura di 17 mercantili nemici per un totale di 113.000 tonnellate di stazza.
La missione cominciò nel migliore dei modi: il 5 novembre 1940 l’idrovolante della Scheer avvistò un grosso convoglio di navi mercantili, era lo HX84 partito da Halifax, in Canada, e diretto in Gran Bretagna carico di armamenti e rifornimenti per il Regno Unito. La Sheer si diresse a tutta forza verso il convoglio e strada facendo affondò il mercantile Mopan che era rimasto isolato dalle altre navi.
Il convoglio alleato era scortato dal piccolo incrociatore ausiliario HMS Jervis Bay che si comportò eroicamente per proteggere le navi mercantili: dapprima stese una cortina fumogena per nascondere le navi mercantili dal tiro della Scheer e quindi si diresse a tutta velocità per affondare la nave tedesca. In pochi minuti i colpi della Scheer crivellarono la Jervis Bay che colò a picco con quasi tutto il suo equipaggio ma l’eroica nave era riuscita a far guadagnare al resto del convoglio 22 preziosissimi minuti.
Al tramonto la Scheer si lanciò all’inseguimento dei mercantili usando il radar di bordo, razzi illuminanti e riflettori, alle 20.40 il comandante tedesco decise di sospendere l’attacco dopo aver sparato circa la metà delle sue munizioni ed aver affondato cinque navi mercantili danneggiandone altre tre.

La reazione alleata non si fece attendere e una grossa formazione navale britannica si mise alla caccia della Scheer ma questa si diresse verso l’Atlantico Meridionale rifornendosi di carburante e munizioni da una petroliera di scorta tedesca.

Il 25 novembre al largo delle Isole Capo Verde affondò altri due mercantili britannici e il 18 dicembre riuscì a catturare intatta la nave frigorifero Duquesa che era carica di frutta, verdura, carne congelata e uova. Trasformata in nave ausiliaria tedesca la ex-Duquesa venne impiegata per rifornire di alimenti e frutta fresca tutte le navi corsare tedesche che incrociavano nell’Atlantico.

Con azioni simili a quelle delle altre navi corsare la Scheer si camuffò cambiando i colori della nave e tenendo abbassato il cannone centrale dell’armamento principale, in questo modo poteva essere scambiata per un incrociatore britannico senza contravvenire alla lettera delle regole di ingaggio del tempo di guerra. In questo modo riuscì ad affondare altri due mercantili prima di doppiare il Capo di Buona Speranza e di dirigersi nell’Oceano Indiano.

Nella prima quindicina di febbraio del 1941 operando nell’Oceano Indiano affondò altri 4 mercantili nemici e a questo punto il pericolo rappresentato dall’incrociatore corsaro era tale che la marina britannica fu costretta a mettere insieme una Task Force formata da 9 incrociatori e dalla portaerei Hermes per eliminare la nave tedesca. Inutilmente.

Ai primi di marzo l’ammiraglio Raeder ordinò alla nave di rientrare in Germania e la prima missione della Scheer si concluse il 2 aprile 1941 nel porto di Kiel dove la nave ricevette un’accoglienza trionfale.

In Germania la nave venne sottoposta a un ciclo di lavori di manutenzione e ammodernamenti e quindi venne assegnata alla flotta del Mar Baltico. Venne quindi inviata in Norvegia per provare ad intercettare i convogli alleati carichi di armi e rifornimenti per l’Unione Sovietica, tra le altre cose il 2 luglio 1942 cercò di intercettare il famoso convoglio PQ17 me non riuscì nell’intento soprattutto a causa delle pessime condizioni meteo.

Il 19 agosto entrò nel Mare di Barents alla ricerca di navi mercantili sovietiche, non trovando bersagli bombardò il porto di Dikson danneggiando le strutture e parte del naviglio ancorato. Il 24 agosto rientrò a Narvik, in Norvegia, senza aver intercettato altre navi e venne quindi trasferita in Germania per essere impiegata come nave da addestramento.

Nell’autunno del 1944 la Admiral Scheer venne richiamata in servizio per essere impiegata nel Baltico e svolgere compiti di appoggio all’esercito bombardando le postazioni nemiche con le sue artiglierie e allo stesso tempo imbarcando e trasportando a Ovest i militari feriti o da evacuare. Nel corso di queste operazioni sparò più colpi che in tutte le precedenti missioni messe insieme tanto che i cannoni principali dovettero essere sostituiti perchè erano logorati.

Il 9 aprile 1945 la nave venne colpita da bombardieri britannici nel porto di Kiel, si capovolse e affondò. Dopo la guerra venne parzialmente demolita e quindi quello che rimaneva dello scavo venne interrato per sempre in seguito a lavori di rimodernamento del porto.

Informazioni aggiuntive

  • Nazione: Germania
  • Tipo nave: Incrociatore
  • Classe:Deutschland
  • Cantiere:

    Marinewerft di Wilhelmshaven


  • Data impostazione: 25/06/1931
  • Data Varo: 01/04/1933
  • Data entrata in servizio: 12/11/1934
  • Lunghezza m.: 187.9
  • Larghezza m.: 21.6
  • Immersione m.: 7.4
  • Dislocamento t.: 16.200
  • Apparato motore:

    8 motori diesel, 2 eliche


  • Potenza cav.: 52.050
  • Velocità nodi: 28.5
  • Autonomia miglia: 19.000
  • Armamento:

    6 cannoni da 280mm in due torrette trinate, una prora e una a poppa, 8 cannoni da 150mm in torrette singole, 8 mitragliere da 37mm in impianti binati, 10 mitragliere da 20mm in impianti singoli, 8 lanciasiluri, 2 aerei (Arado Ar 196), una catapulta


  • Corazzatura:

    Verticale – alla linea di galleggiamento: 102mm, fascia intorno alla nave 58mm
    Orizzontale – Ponte superiore 40mm, Torri 140mm, Barbette 100mm, Comando 19mm


  • Equipaggio: 1.150
  • Bibliografia – Riferimenti:
      

Articoli correlati

Lascia un commento