Kill Hitler the Luck of the Devil - La Seconda Guerra Mondiale

Kill Hitler the Luck of the Devil

di redazione
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Chi è interessato alla Seconda Guerra Mondiale su Netflix in questo periodo trova parecchia roba, c’è qualcosa che merita e qualcosa meno interessante. A mio parere sono particolarmente interessanti i film dell’epoca, ovviamente vanno visti “cum grano salis” dato che sono carichi di propaganda e di messaggi più o meno spudorati. E mi riferisco ai film girati da tutte le nazioni in guerra. Tra i film più interessanti ci sono i documentari, alcuni affrontano temi molto spinosi (l’olocausto, i reparti speciali delle SS, i crimini di guerra delle nazioni dell’asse), altri affrontano temi tutto sommato marginali (il treno di Hitler, la scalata al potere del dittatore tedesco), qualcuno sfiora pericolosamente il confine con leggende e complotti e poi altri sono onesti documentari, magari con lo scopo più o meno dichiarato di smontare alcune delle certezze e delle convinzioni che sono radicate tra i non addette ai lavori.

Kill Hitler è proprio uno di questi film, raccontando alcuni degli attentati cui Hitler scampò più o meno fortunosamente, affronta un argomento probabilmente sconosciuto al grande pubblico e prova a mettere qualche dubbio nei confronti della convinzione – piuttosto diffusa – che fino alla fine della guerra l’opposizione tedesca in Germania fosse praticamente inesistente. Nel film vengono raccontati sono alcuni degli attentati alla vita di Hitler, a noi sono noti almeno 42 tentativi di ucciderlo di cui alcuni fallirono sono per… la fortuna del diavolo.
Consigliamo caldamente la visione del documentario e approfittiamo per pubblicare un elenco degli attentati cui Hitler sopravvisse, almeno quelli che ci sono noti. Solo alcuni di questi sono raccontati nel film.

  • 1932: all’hotel Kaiserhof di Berlino Hitler e alcuni membri dello staff si sentono male dopo cena. Non ci sono rivendicazioni per l’attentato ma molti sospettano che si sia trattato di un tentativo di avvelenamento, Hitler è uno di quelli che soffre meno e qualcuno speculo che sia a causa della sua dieta vegetariana.
  • 9 febbraio 1932: Ludwig Assner, un politico membro del parlamento della Baviera, invia a Hitler una lettera avvelenata dalla Francia, un conoscente di Assner avverte Hitler e la lettera viene intercettata.
  • 1934: a Berlino per vendicarsi della notte dei lunghi coltelli Beppo Romer, un membro dei Freikorps, progetta di uccidere Hitler ma la Gestapo sventa il tentativo prima ancora che il piano operativo venisse completato.
  • 1934: il capo della corrente di destra del partito radicale della classe media riesce a far infiltrare 160 uomini tra le SS e inizia a raccogliere informazioni per preparare un attentato. La Gestapo scopre tutta la cospirazione e il Dr Helmut Mylus riesce fortunosamente a evitare l’arresto, anche per l’intervento di alcuni amici influenti tra cui il futuro maresciallo Erich von Manstein.
  • 1935: molti ufficiali legati al ministero degli esteri sottoscrivono una lettera in cui si dichiara che “il giuramento di fedeltà a Hitler ha perso del suo significato dal momento che il furer è pronto a sacrificare la Germania, ora è il momento di agire”, la lettera era un passo in preparazione di un attentato e di un conseguente colpo di stato che si concretizzò.
  • 1935: il dottor Paul Joseph Stuemer guida un gruppo di resistenza composta da alcuni ufficiali, professori universitari, imprenditori e dipendenti pubblici, il gruppo offre aiuto in alcuni attentati tra cui quello in via di organizzazione da parte di Beppo Romer.
  • 20 dicembre 1936: Helmuth Hirsch, un ebreo tedesco legato ad un movimento di opposizione, progetta di uccidere Hitler con due valige cariche di esplosivo da lasciare nella sede del partito nazista di Norimberga. Il piano viene scoperto dalla Gestapo, Hirsch viene arrestato e durante si scopre la presenza di un traditore nel movimento. Hirsch viene condannato a morte e decapitato.
  • 1937: il 26 novembre 1937 la Gestapo arresta Josef Thomas, un uomo affetto da turbe mentali, che confessa di aver viaggiato da Elberfeld con il preciso scopo di uccidere Hitler e Hermann Goering
  • 1937: un uomo mai identificato, in uniforme delle SS, tenta di uccidere Hitler in un raduno al palazzo dello sport di Berlino
  • 28 settembre 1938: il maggiore generale Hans Oster e altri ufficiali appartenenti alla corrente conservatrice della Wehrmacht progettano di eliminare Hitler in caso caso di dichiarazione di guerra alla Cecoslovacchia. Il piano prevedeva l’occupazione della cancelleria del Reich da parte di forze leali ai membri della cospirazione per prendere il controllo del governo che avrebbe poi arrestato o assassinato Hitler e restaurato l’imperatore in esilio Guglielmo II. Il piano viene abbandonato dopo che il primo ministro inglese Chamberlain accetta di concedere i Sudeti alla Germania in base agli Accordi di Monaco. Molti dei membri di questa cospirazione prenderanno parte all’attentato del 20 luglio 1944.
  • 9 novembre 1938: Maurice Bavaud, uno studente svizzero di teologia, riesce a farsi passare per giornalista e prova a sparare a Hitler a Monaco, mescolandosi alla folla durante una parata. Quando Hitler passa davanti a lui alcune persone gli bloccano la vista e non riesce a sparare, Bavaud non demorde e prova a seguire il furer ma ancora una volta non riesce nell’intento. Durante il viaggio di ritorno viene scoperto dal capotreno che lo denuncia alla Gestapo, Bavaud viene processato e condannato a morte e ucciso con la ghigliottina il 14 maggio 1941.
  • 5 ottobre 1939: il generale Michal Karaszewicz-Tokarzewki e altri membri dell’esercito polacco progettano di uccidere Hitler a Varsavia, durante la parata della vittoria. Riescono a piazzare 500 Kg di tritolo, pronti a detonare e controllati da generi polacchi ma all’ultimo momento il percorso della parata viene modificato.
  • 8 novembre 1939: il carpentiere tedesco Georg Elser riesce a piazzare una bomba a tempo nella Burgerbraukeller a Monaco, la sala dove Hitler tiene il suo discorso annuale in commemorazione del putsch di Monaco. Per motivi sconosciuti il discorso di Hitler è molto più breve del solito e quando la bomba esplode il dittatore ha già lasciato la sala. L’esplosione causa 8 morti e 62 feriti. Elser viene catturato e tenuto prigioniero per cinque anni, viene giustiziato nel campo di concentramento di Dachau un mese prima della resa nazista.
  • 1939: Erich Kordt, diplomatico tedesco e membro della resistenza, progetta di assassinare Hitler con l’aiuto dell’ufficiale Hasso von Etzdorf. Il piano dei due si basa su una bomba a tempo ma dopo l’attentato di Elser le misure di sicurezza diventano molto più stringenti e il tentativo viene abbandonato.
  • 1941-1943: Beppo Romer non demorde e si unisce al cosiddetto “Solf Circle”, un gruppo di oppositori che coinvolgeva intellettuali, militari e membri dello spionaggio nazista. Grazie all’aiuto di una talpa a Berlino seguono tutti gli spostamenti di Hitler, alla ricerca di una buona occasione ma la Gestapo scopre tutto, Romer viene condannato a morte il 16 giugno 1944 e la sentenza viene eseguita il 25 settembre.
  • 1943: i generali Hubert Lanz, Hans Speidel, Hyacinth Graf Strachwitz e Paul Leohning progettano di assassinare Hitler durante una sua visita al distaccamento d’armata Kempf, in Ucraina. Strachwitz avrebbe dovuto circondare Hitler e la sua scorta con dei carri armati e arrestarlo, in caso di resistenza i carri avrebbero aperto il fuoco uccidendo tutti. L’attentato non ebbe seguito in quanto la visita di Hitler venne annullata. Nota: ci sono dubbi sulla veridicità di questo complotto in quando la ricostruzione si basa quasi unicamente sul racconto fatto da Lanz a guerra finita.
  • 13 marzo 1943: un gruppo di cospiratori progetta di uccidere Hitler approfittando di un suo viaggio a Smolesk in cui il dittatore visitò il quartier generale del gruppo di armate centro. Hitler scampò a tre distinti tentativi nel corso di questa giornata, il primo proprio a Smolesk, nei pressi dell’aeroporto dove un gruppo di cospiratori armati avrebbe dovuto uccidere Hitler mentre si recava in aeroporto per il viaggio di ritorno, il tentativo viene abbandonato quando gli attentatori si accorgono che Hitler è scortato da membri delle SS armati. A pranzo alcuni ufficiali progettano di sparare e Hitler, il comandante del gruppo di armate centro, il maresciallo von Kluge è presente ed è a conoscenza della cospirazione e in un primo momento decide di non intervenire, in seguito cambia idea e ferma gli attentatori quando si accorge che Himmler non è presente e teme che l’assassinio del dittatore possa scatenare una guerra civile con combattimenti tra le SS e l’esercito. L’ultimo tentativo avviene durante il volo di ritorno di Hitler, von Tresckow riesce a far salire sull’aereo una bottiglia di cognac che è in realtà è una bomba. In volo il meccanismo di innesco non scatta a causa delle basse temperature e l’ordigno non esplode. Al suo arrivo Fabian von Schlabrendoff riesce a recuperare la bomba prima che questa venga intercettata dalla sicurezza.
  • 21 marzo 1943: dopo il fallito tentativo del 13 marzo il maggiore generale Rudolf Christoph Freiherr von Gersdorff (membro dello stesso gruppo di oppositori) si dichiara pronto a immolarsi pur di riuscire a uccidere Hitler. Il 21 marzo Adolf Hitler si reca a visitare l’arsenale di Berlino dove sono esposte alcune armi catturate ai sovietici, l’occasione è perfetta perchè sono presenti anche Hermann Goering, Heinrich Himmler, Wilhelm Keitel e il grandammiraglio Doenitz. In qualità di esperto Gersdorff sarà la guida nel corso della visita e così il piano è molto semplice, Gersdorff nasconde una bomba nella tasca del cappotto, la innesca con un timer settato a 10 minuti e resta molto vicino al dittatore. Per motivi sconosciuti quel giorno Hitler ha fretta, invece della prevista visita attraversa di gran carriera tutte le sale e esce prima che siano trascorsi i fatidici dieci minuti, von Gersdorff riesce a correre in un bagno e a disinnescare l’ordigno senza essere scoperto.
  • 16 novembre 1943: incoraggiato da Claus Stauffenberg, il maggiore Axel vin dem Bussche accetta di uccidere Hitler in un attentato suicida. Bussche è alto due metri, biondo e con gli occhi azzurri, rappresenta l’ideale nazista e per questo è stato scelto come modello per le nuove uniformi invernali e dovrà sfilare danti al furer, si nasconde addosso una mina ed è pronto a farsi saltare in aria mentre saluta il dittatore. Durante un bombardamento notturno il treno che trasporta le nuove uniformi viene distrutto, la visita salta e così l’attentato viene annullato.
  • Gennaio 1944: un attentato identico a quello del 16 novembre viene progettato per il mese di gennaio, questa volta l’attentatore suicida è Edwald von Kleist. Anche in questo caso l’attentato non avviene perchè la presentazione delle uniformi viene posticipata.
  • 11 marzo 1944: il 9 marzo il membro della resistenza sotto copertura Busch e alcuni dei suoi accoliti vengono invitati a incontrare Hitler al Berghof, in Baviera per l’11 marzo. Dopo una discossione con Tresckow, Breitenbuch si rifiuta di farsi saltare in aria in un attentato suicida ma accetta di uccidere Hitler sparandogli in testa, usando una pistola Browning da 7.65 nascosta in una tasca dei pantaloni. Un Focke Wulf 200 Condor viene inviato a prendere Busch e Breitenbuch e li porta al Berghor ma il piano fallisce perchè quella mattina le SS di guardia ricevono l’ordine di lasciar passare solo gli invitati diretti e non i loro accoliti e quindi Breitenbuch non viene lasciato andare.
  • 20 luglio 1944: quello del 20 luglio è l’ultimo attentato a Hitler, il più famoso e anche quello più vicino ad avere successo, le vicende sono state raccontate anche al cinema, il film più famoso è Operazione Valchiria, del 2008, con Tom Cruise che interpreta il colonnello Stauffenberg, Le vicenda è molto complessa e meriterebbe un articolo ad hoc, l’attentato è l’ultimo atto di un lungo e complesso piano (l’operazione Valchiria, appunto) che prevedeva un colpo di stato e l’omicidio del dittatore tedesco era solo il primo passo. Stauffenberg si reca a una riunione con Hitler tra i presenti, in una valigetta nasconde una bomba a tempo, riesce a innescarla e con una scusa si allontana dalla sala riunioni. Poco dopo sente una potente esplosione ed è convinto di essere riuscito nel suo intento tanto che avverte i suoi sodali che l’attentato è riuscito e Hitler è morto. In realtà la bomba provocherà 3 morti e parecchi feriti e Hitler è tra questi ultimi. Per alcune ore regna il caos, la radio diffonde un messaggio spiegando che il fuhrer è stato coinvolto in un attentato ma sta bene e che è in corso un colpo di stato, i congiurati tentando disordinatamente di mettere in atto quanto previsto ma ben presto comincia a filtrare la notizia che Hitler è vivo e in breve tempo il progetto del colpo di stato naufraga.
    La vendetta di Hitler è tremenda, vengono arrestate circa 5000 persone, più o meno direttamente coinvolte. Le esecuzioni sono circa 200, per la maggior parte eseguite per impiccagione, usando una corda di pianoforte mentre un operatore filma l’esecuzione. Il filmato, di circa 5 ore, viene visionato da Hitler e da alcuni ufficiali e qualcuno di questi si sente male e lascia la sala di proiezione, la pellicola è stata proiettata per l’ultima volta nel 1950 e da allora viene conservata in archivio. Stauffenberg, il generale Olbricht, il colonnello von Quirnheim e il colonnello von Haeften vengono catturati il 21 luglio e fucilati sul posto, il generale Fromm viene fucilato, il maresciallo von Kluge, i generali Wagner e von Tresckow si suicidano, anche il maresciallo Erwin Rommel, la volpe del deserto, viene costretto a suicidarsi il 14 ottobre 1944, l’ammiraglio Canaris, ex capo del servizio segreto tedesco e il generale Oster vengono giustiziati il 9 aprile 1945.
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Informazioni aggiuntive

  • Titolo originale: Stalag 17
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  • Principali interpreti:

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