Type 3 Ka-Chi

Il Type 3 Ka-Chi fu un carro armato anfibio medio sviluppato dalla Marina imperiale giapponese durante la seconda guerra mondiale. Basato sullo scafo modificato del carro medio Type 1 Chi-He dell’esercito, rappresentava una versione più grande e meglio equipaggiata del precedente carro anfibio Type 2 Ka-Mi. Nonostante le buone caratteristiche, il Type 3 Ka-Chi fu prodotto solo in piccola serie e non vide mai il combattimento.

Progetto

Visto il successo del carro anfibio leggero Type 2 Ka-Mi, lo stato maggiore della Marina imperiale ritenne utile disporre di un mezzo similare ma più potente e protetto per le previste operazioni anfibie nel Pacifico. Il progetto fu affidato agli arsenali navali che presero come base il collaudato carro medio Type 1 Chi-He.

Il prototipo, denominato “Type 3 Ka-Chi” (ovvero “barca speciale da sbarco modello 1943”), fu completato nel tardo 1943 e i primi esemplari entrarono in servizio nello stesso anno. Tuttavia, la produzione rimase molto limitata, con stime variabili tra 12 e 19 unità assemblate tra 1943 e 1945.

Ciò era dovuto al fatto che la priorità industriale della Marina andava a navi e aerei, mentre la richiesta di carri anfibi fu ridimensionata dalla rinuncia a ulteriori vaste operazioni di sbarco dopo le sconfitte di Guadalcanal, Tarawa e nelle Filippine tra 1942 e 1944.

Specifiche tecniche

Il Type 3 Ka-Chi riprendeva lo scafo del Type 1 Chi-He opportunamente allungato e modificato per l’impiego anfibio. La corazzatura e l’armamento erano quindi nettamente superiori al precedente Type 2 Ka-Mi.

Lo scafo aveva lati lisci che si raccordavano ai pontoni staccabili prodieri e poppieri. Il pontone anteriore aveva una prua arrotondata per facilitare il movimento in acqua. Entrambi potevano essere sganciati dall’interno una volta sbarcati, ma spesso erano mantenuti come protezione aggiuntiva.

Il treno di rotolamento era del tipo Hara, ma con due ruote portanti e due rulli di rinvio in più per lato rispetto al Chi-He, per meglio distribuire il peso. Lo scafo era interamente saldato e sigillato contro le infiltrazioni d’acqua.

La propulsione in acqua era assicurata da due idrogetti posteriori, coadiuvati da due eliche direzionali per le manovre. Un grande snorkel dietro la torretta permetteva di fare arrivare aria e scaricare meglio il motore diesel quando in immersione.

L’armamento era pari a quello del carro Type 97 Chi-Ha, ovvero un cannone Type 1 da 47 mm lungo 48 calibri (L/48) con alzo da -15° a +20°, brandeggio di 20° e scorta di 104 colpi. La velocità iniziale era di 810 m/s, per una penetrazione di 55 mm a 100 m, 40 mm a 500 m e 30 mm a 1000 m. In torretta era montata anche una mitragliatrice Type 97 da 7,7 mm coassiale, più un’altra in casamatta frontale.

La torretta era dotata di una cupola allungata per mantenere i portelli fuori dall’acqua in navigazione. L’equipaggio arrivava a 7 elementi, tra cui un meccanico di bordo come sul Ka-Mi.

Impiego operativo

Il Type 3 Ka-Chi fu costruito solo in piccola serie ma si rivelò utile per la possibilità di essere trasportato e lanciato da un sommergibile. Ciò permetteva di rinforzare le guarnigioni nipponiche isolate su isole del Pacifico meridionale e del Sud-Est Asiatico, sempre più tagliate fuori dopo il 1943.

Tuttavia i pochi esemplari prodotti furono trattenuti nelle isole giapponesi per la difesa contro il temuto sbarco americano e quindi non videro mai il combattimento.

Sebbene tecnicamente valido, il carro anfibio Type 3 Ka-Chi arrivò tardi e in quantità insufficienti per modificare le sorti della guerra nel Pacifico a favore del Giappone. Quando entrò in servizio nel 1943-44, la Marina imperiale era già sulla difensiva e non aveva più i mezzi per condurre vaste operazioni anfibie.

Il Ka-Chi rimase quindi un mezzo poco più che sperimentale, che non lasciò traccia nei combattimenti ma dimostrò la validità del concetto di carro anfibio con scafo stagno e pontoni staccabili, poi ripreso su molti mezzi alleati e del dopoguerra. Rappresenta in ogni caso il vertice raggiunto dal Giappone nel settore dei carri armati anfibi durante il secondo conflitto mondiale.

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