Il carro armato leggero L6/40 fu uno dei principali veicoli corazzati impiegati dal Regio Esercito italiano durante la Seconda Guerra Mondiale. Pur essendo progettato come mezzo leggero per ricognizioni e supporto, il L6/40 venne spesso utilizzato in ruoli per i quali non era adatto, evidenziando le difficoltà dell’industria bellica italiana nel produrre carri medi o pesanti competitivi.
Design e Sviluppo
Il progetto del L6/40 fu sviluppato negli anni Trenta dall’Ansaldo, basandosi sulle esperienze maturate con il carro leggero L3/35. Destinato inizialmente all’esportazione, il carro attirò l’attenzione del Regio Esercito, che lo adottò ufficialmente nel 1940. La sigla “L6/40” indica un carro “Leggero” (L), dal peso di circa 6 tonnellate (6), introdotto nel 1940 (40).
La progettazione del mezzo passò attraverso diverse fasi e prototipi. Le prime versioni sperimentali prevedevano armamenti alternativi, tra cui cannoni da 37 mm o mitragliatrici gemelle. La configurazione definitiva, tuttavia, privilegiò un cannone automatico Breda da 20 mm, coassiale a una mitragliatrice Breda Mod. 38 da 8 mm, montati su una torretta monoposto.
La produzione del carro iniziò nel 1939 e si concluse con circa 419 esemplari prodotti, compresi alcuni varianti sviluppate per ruoli specifici.
Caratteristiche Tecniche
Struttura e Corazzatura
Il L6/40 aveva una struttura di costruzione rivettata, con una corazzatura che variava dai 6 mm ai 40 mm di spessore. Sebbene questa protezione fosse sufficiente contro armi leggere, si dimostrò del tutto inadeguata contro i cannoni anticarro e i proiettili perforanti utilizzati dalle forze nemiche già all’inizio del conflitto.
Armamento
L’armamento principale era costituito da un cannone Breda Modello 35 da 20 mm, un’arma semiautomatica capace di colpire sia bersagli corazzati leggeri che truppe aeree a bassa quota. La mitragliatrice Breda Mod. 38 da 8 mm coassiale completava l’equipaggiamento bellico, fornendo capacità di fuoco contro la fanteria nemica.
Propulsione e Mobilità
Il motore SPA 18D a benzina, da 68 CV, garantiva una velocità massima di circa 42 km/h su strada e un’autonomia di 200 km. Il sistema di sospensioni era a ruote indipendenti, ottimizzato per terreni accidentati, ma il mezzo soffriva comunque di limitazioni su terreni fangosi o sabbiosi.
Equipaggio
L’equipaggio era composto da due membri: il pilota, posizionato frontalmente nello scafo, e il comandante/cannoniere, che occupava la torretta. Questa configurazione si dimostrò particolarmente onerosa per il comandante, costretto a gestire contemporaneamente le operazioni di fuoco e la coordinazione con il pilota.
Impiego Operativo
Campagna nei Balcani
Il L6/40 fece il suo debutto operativo durante la campagna nei Balcani, dimostrando una certa utilità nei compiti di ricognizione, ma soffrendo pesantemente contro le fortificazioni e i mezzi anticarro nemici.
Fronte Orientale
Sul fronte orientale, il L6/40 fu impiegato dalle forze italiane contro l’Unione Sovietica. Qui, il carro leggero si rivelò inadeguato sia per la sua scarsa protezione che per l’armamento insufficiente, venendo facilmente sopraffatto dai carri sovietici come il T-34.
Campagna del Nord Africa
Nel teatro nordafricano, il L6/40 fu utilizzato principalmente per compiti di supporto e ricognizione. Le condizioni climatiche estreme e la superiorità dei carri alleati resero il suo contributo marginale. Tuttavia, il suo basso profilo ne favorì l’utilizzo in operazioni di imboscata.
Difesa dell’Italia
Nel 1943, durante la difesa della Sicilia e dell’Italia continentale, il L6/40 fu schierato in alcune unità residue. Il carro si dimostrò del tutto inefficace contro i moderni carri alleati come l’M4 Sherman, venendo utilizzato soprattutto come postazione fissa per mitragliatrici.
Utilizzo da Parte di Altre Forze
Alcuni esemplari catturati dai tedeschi furono utilizzati dalla Wehrmacht e dalle forze del regime croato. Dopo la guerra, alcuni L6/40 furono utilizzati dalla Polizia di Stato italiana fino ai primi anni Cinquanta.
L’L6/40 rappresenta uno dei tanti esempi delle difficoltà incontrate dal Regio Esercito nel mantenere un parco mezzi competitivo durante la Seconda Guerra Mondiale. Nato come carro leggero per compiti di ricognizione, il mezzo fu spesso impiegato in ruoli che esulavano dalle sue capacità, con risultati prevedibilmente scarsi. Nonostante alcune varianti interessanti come il Semovente 47/32, il L6/40 rimane un simbolo delle carenze strutturali dell’industria bellica italiana dell’epoca.
Varianti del Carro Leggero L6/40
- L6/40: versione base.
- L6/40f: Un’altra variante sostituì il cannone da 20 mm con un lanciafiamme, accompagnato da un serbatoio di carburante da 200 litri. Questa versione era destinata principalmente a compiti di supporto ravvicinato, ma venne prodotta in numero limitato.
- L6/40 Centro Radio: carro radio usato come mezzo di comando, con torretta aperta e mezzi di comunicazione migliorati.
- L6/40 Portamunizioni: carro portamunizioni che accompagnavano i semoventi M.41 da 90/53; trasportavano 26 colpi a bordo e 40 su apposito rimorchio blindato.
- L40: semovente d’artiglieria sviluppato dall’L6/40, a cui rimuoveva la torretta per far spazio ad un cannone anticarro 47/32 Mod. 1935 da 47 mm.
- Carro Comando L40: carro comando per plotone e compagnia semoventi.
- Semovente 47/32: Tra le varianti più significative, il Semovente 47/32 era una versione senza torretta, dotata di un cannone anticarro da 47 mm. Questo modello si dimostrò più efficace rispetto al carro standard, specialmente contro bersagli corazzati.
Informazioni aggiuntive
- Nome e tipo: Carro Armato Leggero L6/40
- Anno: 1939
- Produzione: 419
- Motore:
SPA 18D 4 cilindri in linea a benzina da 4053 cc, raffreddato ad acqua
- Potenza motore (hp): 70
- Lunghezza m.: 3.78
- Larghezza m.: 1.92
- Altezza m.: 2.03
- Peso t.: 6.8
- Velocità su strada Km/h: 42
- Autonomia Km.: 200
- Armamento:
1 cannone automatico Breda 20/65 Mod. 1935 calibro 20 mm, 1 mitragliatrice Breda Mod. 38 da 8 mm coassiale al cannone
- Corazzatura max mm.: 40
- Equipaggio: 2
- Bibliografia – Riferimenti:
- Bruno Benvenuti, Fulvio Miglia: Guida ai carri armati ISBN 8804177799
- Miller, David Illustrated Directory of Tanks and Fighting Vehicles: From World War I to the Present Day. Zenith Press. ISBN 0-7603-0892-6.
- Tank Encyclopedia