Yoshio Fukui (福井 義男, Fukui Yoshio) nacque il 10 aprile 1913 nella prefettura di Kagawa, in Giappone. Durante la sua carriera nell’Aviazione della Marina Imperiale Giapponese si distinse sia nella Guerra Sino-Giapponese che nel conflitto nel Pacifico, ottenendo undici vittorie aeree confermate e quattro probabili.
La formazione e i primi anni
Il percorso di Fukui nella Marina Imperiale iniziò nel 1931, quando entrò nel Corpo di Addestramento Navale di Sasebo come specialista di manutenzione. Nel settembre 1934 fu selezionato come allievo pilota, completando l’addestramento nel marzo 1935. Tra i suoi compagni di corso c’erano altri futuri assi come Akio Matsuba (che ottenne 18 vittorie) e Hitoshi Sato (8 vittorie). Dopo l’addestramento prestò servizio presso le basi aeree navali di Omura e Kanoya, prima di essere assegnato al gruppo aereo della portaerei Ryūjō.
Le operazioni in Cina
Il 22 agosto 1937, durante una missione di pattugliamento nell’area di Baoshan come numero due di una formazione di quattro caccia Type 95 guidata dal Tenente Tadashi Kaneko, Fukui si trovò coinvolto in uno scontro significativo. La sua formazione intercettò diciotto velivoli nemici, tra cui Curtiss Hawk III e Boeing 281. Nel combattimento che ne seguì, durato meno di trenta minuti, Fukui abbatté personalmente tre velivoli, mentre la sua unità ne distrusse complessivamente sei. Il 21 settembre ottenne altre due vittorie durante un’azione su Canton.
Nel dicembre 1937 fu trasferito al gruppo aereo della base di Yokosuka per un periodo di riposo in patria. Nell’aprile dell’anno successivo passò al gruppo aereo della portaerei Kaga, tornando ad operare in Cina. Il 13 settembre ottenne un’altra vittoria abbattendo un Curtiss Hawk durante un’azione su Liuzhou. A dicembre fu trasferito al gruppo aereo della portaerei Akagi.
Gli anni da istruttore
Nel periodo successivo Fukui mise la sua esperienza al servizio delle nuove leve, prestando servizio come istruttore presso diverse basi aeree navali: Tatakabu, Kanoya, Hyakurihara e Oita. Nell’aprile 1941 fu promosso al grado di Sottufficiale Capo di Prima Classe.
Il ritorno al combattimento
Nel giugno 1943 Fukui tornò in prima linea, assegnato al gruppo aereo della portaerei Zuihō sotto il comando del Capitano Masao Sato. Il 1° novembre il gruppo si trasferì alla base di Rabaul. Il giorno successivo, durante un massiccio attacco aereo alleato condotto da 80 P-38 Lightning e 75 B-25 Mitchell, Fukui riuscì ad abbattere un B-25 prima di essere a sua volta colpito da un P-38. Nonostante avesse riportato ustioni alla gamba destra, riprese il servizio attivo dopo soli tre giorni, partecipando a diverse azioni prima di rientrare a Truk.
Le battaglie finali
Nel febbraio 1944 fu trasferito al neo-costituito 601° Gruppo Aereo comandato dal Capitano di Fregata Toshiie Irisa, imbarcandosi sulla portaerei Zuikaku. Il 19 giugno, durante l’Operazione A-Go, guidò una sezione della scorta caccia del primo gruppo d’attacco, rivendicando un abbattimento probabile. Il giorno successivo si trovò nuovamente impegnato in combattimento durante la difesa ravvicinata della sua portaerei.
A luglio passò alla 165ª Unità da Caccia del 653° Gruppo Aereo, sempre imbarcato sulla Zuikaku. Il 24 ottobre prese parte alla Battaglia del Golfo di Leyte. Dopo aver partecipato all’attacco contro le forze navali americane, al rientro trovò la sua portaerei affondata e fu recuperato da un cacciatorpediniere. A novembre fu trasferito alla 304ª Unità da Caccia, con la quale si diresse via terra verso la base di Palembang. Nel gennaio 1945 rientrò in Giappone, dove fu assegnato al 302° Gruppo Aereo fino alla fine del conflitto.
Gli ultimi anni
Yoshio Fukui si spense il 30 giugno 1989 nella sua prefettura natale di Kagawa, all’età di 76 anni, lasciando una significativa eredità nell’aviazione navale giapponese come uno dei pochissimi piloti che riuscirono a combattere dall’inizio alla fine del conflitto.
Informazioni aggiuntive
- Data di Nascita: 19 Marzo 1919
- Data morte: 7 Gennaio 1983
- Vittorie: 11
- Forza aerea: Marina Imperiale
- Bibliografia – Riferimenti
- Ikuhiko Hata, Yasuho Izawa (1989) Japanese Naval Aces and Fighter Units in World War II. (1989). Naval Institute Press. ISBN 0-87021-315-6.