Joachim Brendel: biografia del grande asso della Luftwaffe

Joachim Brendel

di redazione
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Joachim Brendel

Joachim Brendel nacque il 27 aprile 1921 a Ulrichshalben, un piccolo centro della Turingia. Figlio di un capitano della polizia, dopo aver completato gli studi liceali e ottenuto il diploma, il 15 novembre 1939 si arruolò nella Luftwaffe come cadetto. Completò l’addestramento come pilota da caccia nei mesi successivi e nei primi mesi del 1941 venne assegnato alla 2a squadriglia (Staffel) del I gruppo del Jagdgeschwader 51 (JG 51), il 51º stormo caccia intitolato all’asso Werner Mölders.

Prime vittorie sul Fronte Orientale

Brendel ottenne la sua prima vittoria aerea il 29 giugno 1941, pochi giorni dopo l’inizio dell’Operazione Barbarossa, la mastodontica invasione tedesca dell’Unione Sovietica. Il 1 luglio venne promosso tenente e due giorni dopo fu decorato con la Croce di Ferro di 2ª Classe. Nei mesi successivi partecipò a numerose missioni di supporto tattico alle truppe di terra tedesche impegnate sul Fronte Orientale. Per le sue prestazioni, il 21 aprile 1942 fu insignito della Croce di Ferro di 1ª Classe.

L’8 dicembre 1942, durante la sua 225a missione, Brendel raggiunse la sua decima vittoria aerea confermata. Il 24 febbraio 1943 arrivò a quota 20 e il 15 marzo ricevette l’ambito Trofeo d’Onore della Luftwaffe. Il 25 maggio dello stesso anno assunse il comando della 1a squadriglia del JG 51, sostituendo l’Oberleutnant Hans Boos, rimasto ucciso in una collisione in volo il 21 aprile precedente.

L’ascesa e le 100 vittorie

Sotto la guida di Brendel la 1a squadriglia aumentò il suo tasso di successi. Le vittorie aeree del suo comandante crebbero rapidamente: il 5 maggio superò i 30 abbattimenti e il 17 maggio fu decorato con la Croce Tedesca in Oro. Il 10 giugno, con la 40ª vittoria, venne promosso Oberleutnant, grado con cui partecipò alla colossale Battaglia di Kursk, iniziata il 5 luglio 1943.

Proprio il 5 luglio Brendel abbatté due velivoli d’attacco al suolo Ilyushin Il-2, mentre il suo gregario Unterfoffizier Oskar Romm ne distruggeva un terzo. Il giorno seguente Brendel guidò la sua squadriglia contro una formazione di 15 bombardieri Douglas A-20 Havoc della 221a divisione aerea sovietica, scortati dai caccia della 282a divisione aerea. Nel violento scontro che ne seguì, Brendel rivendicò un A-20 abbattuto nonostante la strenua difesa dei piloti nemici.

Durante la battaglia di Kursk Joachim Brendel fu “asso in un giorno” il 12 luglio, quando in sole 24 ore abbatté ben 5 aerei nemici (vittorie numero 53-57) portando il suo score personale a 57. Il 28 luglio però venne abbattuto a sua volta dalla contraerea sovietica dietro le linee nemiche. Ferito e con il suo Focke-Wulf Fw 190 A-6 (W.Nr.470002) in fiamme, riuscì fortunosamente a rientrare nelle linee tedesche.

Dopo essere stato promosso Capitano il 1 ottobre 1943, il 22 novembre Brendel raggiunse il traguardo delle 100 vittorie aeree durante la sua 551a missione di guerra, abbattendo 6 aerei sovietici in una sola giornata. Per questo straordinario risultato gli venne conferita la Croce di Cavaliere della Croce di Ferro.

Il comando del III gruppo

Il 1 settembre 1944 Joachim Brendel salì ulteriormente di grado, assumendo il comando del III gruppo del JG 51 al posto dell’Hauptmann Diethelm von Eichel-Streiber. Alla guida del III gruppo continuò a collezionare successi: il 16 ottobre, durante la sua 792a missione, raggiunse le 150 vittorie aeree confermate.

Dopo la 153a vittoria, il 14 gennaio 1945 gli vennero conferite dal Reichsmarschall Hermann Göring in persona le Fronde di Quercia da aggiungere alla Croce di Cavaliere durante una cerimonia al Ministero dell’Aviazione del Reich a Berlino. Tornato al fronte, il 4 marzo ottenne altre due vittorie, la 174a e la 175a.

Le ultime battaglie

Nell’ultimo scorcio della guerra, Brendel e il suo III gruppo inflissero ulteriori perdite al nemico. Il 18 febbraio 1945, durante gli aspri combattimenti nella sacca di Curlandia, Brendel rivendicò ben 4 abbattimenti su un totale di 6 ottenuti dalle sue squadriglie. Altri tre successi li ottenne due giorni dopo.

La sua ultima vittoria, la numero 189, la conseguì il 25 aprile 1945, a pochi giorni dalla resa della Germania nazista e dalla fine della guerra in Europa. Quasi tutte le sue vittorie furono ottenute contro l’aviazione sovietica, inclusi più di 90 contro i robusti e pesantemente corazzati aerei d’attacco al suolo Ilyushin Il-2.

Dopo la guerra

Con 189 aerei nemici distrutti in 950 missioni complessive (di cui 162 di supporto tattico alle truppe di terra), Joachim Brendel emerse come il pilota con il maggior numero di abbattimenti del JG 51 sul Fronte Orientale, volando principalmente sui caccia Messerschmitt Bf 109 e Focke-Wulf Fw 190. Tra i suoi avversari più celebri ci fu probabilmente l’asso sovietico Vladimir Shchegolev del 162º reggimento caccia della VVS, accreditato di 14 vittorie individuali, che Brendel potrebbe aver abbattuto il 29 luglio 1944 nei cieli di Białystok.

Dopo la fine della guerra, Brendel si stabilì nella Germania Ovest dove trascorse il resto della sua vita. Si spense a Colonia il 7 luglio 1974, all’età di 53 anni. La sua salma venne tumulata a Salisburgo, in Austria.

Informazioni aggiuntive

  • Data di Nascita: 19 Marzo 1919
  • Data morte: 7 Gennaio 1983
  • Vittorie: 189
  • Forza aerea: Luftwaffe
  • Bibliografia – Riferimenti 
     
    • Walter A. Musciano: Messerschmitt Aces Aero Pub. Inc. 1986 ISBN: 0830683798
    • Spick, Mike Luftwaffe Fighter Aces: The Jadgflieger and their Combat Tactics and Techniques. New York: Ivy Books (1996) ISBN 978-0-8041-1696-1.
    • Fighter Aces online
    • David Pentland
     

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