Chitoshi Isozaki

di redazione
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Chitoshi Isozaki

Chitoshi Isozaki (磯崎 千利, Isozaki Chitoshi) nacque il 12 gennaio 1913 nella prefettura di Aichi. La sua carriera nell’Aviazione della Marina Imperiale Giapponese fu caratterizzata da un percorso insolito: nonostante la lunga esperienza come pilota e istruttore, ottenne i suoi maggiori successi in combattimento solo negli ultimi anni del conflitto, conseguendo dodici vittorie aeree confermate.

Gli anni dell’addestramento

Originario di Matsuyama nella prefettura di Ehime, dopo il diploma alla scuola media di Matsuyama e il passaggio attraverso il Corpo di Addestramento Navale, nell’ottobre 1932 Isozaki iniziò l’addestramento come pilota. Tra i suoi compagni del 19° corso piloti c’era Watari Handa, destinato anch’egli a diventare un asso dell’aviazione.

I primi anni di servizio

Nel marzo 1933, completato l’addestramento, fu assegnato al gruppo aereo della portaerei Ryūjō. Qui strinse una profonda amicizia con Sadaaki Akamatsu, che sarebbe diventato uno dei più celebri assi dell’aviazione giapponese. Successivamente fu trasferito in patria come istruttore presso il distaccamento di Tomobe della base aerea navale di Kasumigaura. Tra i suoi allievi in questo periodo ci fu Tetsuzō Iwamoto, del 34° corso piloti, destinato a diventare uno dei più grandi assi dell’aviazione giapponese.

Le operazioni in Cina

Con lo scoppio della Guerra Sino-Giapponese, nell’ottobre 1937 Isozaki fu assegnato al gruppo aereo della portaerei Kaga. Alla fine del 1939 passò al 12° Gruppo Aereo, partecipando alle operazioni contro Guilin. A differenza di altri piloti come Akamatsu e Iwamoto, che in questo periodo stavano già costruendo la loro fama come assi dell’aviazione, Isozaki non ebbe l’opportunità di partecipare a grandi scontri aerei durante questa fase del conflitto.

La Guerra del Pacifico

Nel novembre 1940 Isozaki fu promosso Sottufficiale Capo di Prima Classe. Nell’ottobre 1941 fu trasferito al Gruppo Aereo di Tainan (successivamente riorganizzato come 251° Gruppo Aereo). Dopo lo scoppio della Guerra del Pacifico, operò brevemente nel teatro meridionale prima di essere richiamato in Giappone nell’aprile 1942, dove fu assegnato alla base aerea navale di Omura. Nell’aprile 1943 fu promosso Sottotenente di Vascello.

Il 14 maggio 1943 tornò in prima linea con il 251° Gruppo Aereo a Rabaul. Il 16 giugno ottenne la sua prima vittoria aerea nei cieli delle Isole Russell. Come comandante di sezione nel 204° e poi nel 201° Gruppo Aereo, accumulò numerosi successi nelle battaglie aeree su Buin e Rabaul. Fu in questo periodo, dopo cinque anni dall’inizio della sua esperienza in combattimento, che Isozaki si affermò finalmente come asso dell’aviazione, ottenendo tutte le sue vittorie.

Gli ultimi anni di guerra

Nel marzo 1944 Isozaki tornò in Giappone, dove assunse il comando della seconda sezione della prima squadriglia “Raiden” del 302° Gruppo Aereo di Atsugi, impegnato nella difesa aerea del territorio nazionale. A settembre fu trasferito al 210° Gruppo Aereo nella prefettura di Aichi, dove si occupò dell’addestramento presso il distaccamento di Tokushima fino al 24 marzo 1945.

Nel maggio 1945 fu assegnato come comandante di sezione alla 301ª Unità da Caccia del 343° Gruppo Aereo, con cui concluse il conflitto. Il 17 agosto 1945 si unì ai volontari per l’Operazione per la Protezione della Linea Imperiale, un piano che fu abbandonato quando divenne chiaro che il sistema imperiale sarebbe stato preservato dopo la resa.

Gli ultimi anni

Chitoshi Isozaki si spense il 20 giugno 1993, all’età di 80 anni. La sua carriera illustra come nella guerra aerea il successo non fosse sempre immediato: nonostante la lunga esperienza come pilota e istruttore, fu solo nelle fasi finali del conflitto che ebbe l’opportunità di dimostrare pienamente le sue capacità in combattimento.

Informazioni aggiuntive

  • Data di Nascita: 19 Marzo 1919
  • Data morte: 7 Gennaio 1983
  • Vittorie: 12
  • Forza aerea: Marina Imperiale
  • Bibliografia – Riferimenti 
     
    • Ikuhiko Hata, Yasuho Izawa (1989) Japanese Naval Aces and Fighter Units in World War II. (1989). Naval Institute Press. ISBN 0-87021-315-6.
    • Military History Fandom
     

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