Il Republic P-43 Lancer fu progettato sviluppando il lavoro fatto dai progettisti con il P 35, ma il risultato fu insoddisfacente; il Lancer non era all’altezza dei caccia concorrenti di produzione straniera, così che non potè essere usato in combattimento.
Tutti gli esemplari prodotti furono convertiti per essere impiegati nella ricognizione fotografica e gli unici a vedere il combattimento furono un gruppo di aerei inviati in Cina a combattere gli invasori giapponesi.
Il Republic P 43 Lancer è un monoplano monomotore ad ala bassa e carrello retrattile, propulso ad un motore raffreddato ad aria.
Nella storia dell’aviazione militare, accanto ad aerei celebri ed entrati nella leggenda per le loro gesta, esistono velivoli meno noti che, pur non avendo ottenuto successi eclatanti, rappresentano comunque delle tappe importanti nell’evoluzione tecnica e progettuale. È questo il caso del Republic P-43 Lancer, un caccia monomotore monoplano ad ala bassa che, seppur prodotto in numeri limitati e impiegato solo marginalmente in combattimento, introdusse soluzioni poi riprese e affinate sul ben più famoso P-47 Thunderbolt.
Progetto e sviluppo
Le origini del P-43 risalgono alla seconda metà degli anni ’30 quando la Seversky Aircraft Company (dal 1939 Republic Aviation) sviluppò una serie di prototipi derivati dal precedente P-35. Tra questi, il più significativo fu l’AP-4 che introdusse alcune novità tecniche fondamentali come il carrello retrattile, la struttura interamente metallica e soprattutto un motore con turbocompressore che garantiva ottime prestazioni in quota.
Questo ultimo elemento in particolare suscitò l’interesse dell’USAAC che, nonostante la perdita dell’AP-4 in un incidente nel marzo 1939, ordinò 13 esemplari di pre-serie della nuova versione YP-43. Le principali differenze rispetto al prototipo erano l’adozione di una fusoliera “a gobba”, lo spostamento della presa d’aria del motore e un armamento su 2 mitragliatrici da 12,7 mm e 2 da 7,62 mm.
Sebbene le prestazioni fossero superiori a quelle richieste, già all’epoca risultava chiaro come il progetto fosse ormai superato, privo com’era di protezioni e serbatoi autostagnanti. Per questo l’USAAC decise di non proseguire oltre nello sviluppo, concentrandosi sul più promettente P-47. Tuttavia, per non interrompere la produzione, furono comunque ordinati 54 P-43 e 80 P-43A (poi cancellati) destinati principalmente all’addestramento.
Impiego operativo
L’unico impiego operativo di una certa consistenza dei P-43 si ebbe con i 125 P-43A-1 forniti ai Flying Tigers, l’unità di “volontari” americani che combatteva in Cina contro i giapponesi. Nonostante alcuni piloti ne elogiassero le prestazioni in quota e la maneggevolezza, i problemi di gioventù, l’inaffidabilità dei turbocompressori e la vulnerabilità di motore e serbatoi ne sconsigliarono l’uso in prima linea.
Relegati quindi a compiti di seconda linea, ricognizione e addestramento, gli ultimi P-43 furono ritirati dal servizio all’inizio del 1944, sia per l’arrivo di modelli più moderni che per la scarsità di parti di ricambio. Ancora più breve e sfortunata fu la carriera dei pochi esemplari assegnati alle forze aeree nazionaliste cinesi, funestata anche dalla morte del maggiore Zheng Shaoyu, asso pluridecorato, nell’incidente del P-43 che stava trasferendo nell’aprile 1942.
In totale furono prodotti 272 P-43 in tutte le versioni, inclusi i prototipi, un numero non disprezzabile ma insufficiente a lasciare un segno duraturo. Il grosso degli aerei andò a reparti da addestramento o fu modificato per compiti di ricognizione fotografica. Otto esemplari furono brevemente impiegati anche dalla RAAF in Nuova Guinea nel 1942-43 prima di essere restituiti agli americani.
Innovazioni
Come abbiamo visto, il P-43 ebbe una carriera piuttosto breve e priva di acuti sui campi di battaglia della Seconda Guerra Mondiale. Entrato in servizio quando ormai il suo progetto era già superato, scontò limiti come l’assenza di protezioni, serbatoi non autostagnanti, problemi di affidabilità e un armamento insufficiente che ne compromisero l’impiego come caccia di prima linea.
D’altra parte, il P-43 introdusse innovazioni tecniche come la struttura interamente metallica, il carrello retrattile e soprattutto il turbocompressore che, opportunamente modificate e affinate, sarebbero state determinanti per il successo del suo più celebre successore, il P-47 Thunderbolt. Quest’ultimo, entrato in servizio nel 1942, avrebbe raccolto l’eredità del P-43 portandola a maturazione e diventando uno dei più temuti ed efficaci caccia della seconda metà del conflitto.
Inoltre, grazie alle sue buone prestazioni in quota, il P-43 si rivelò un discreto velivolo da ricognizione, ruolo in cui operò sia con i distintivi dell’USAAF che della RAAF principalmente nei cieli della Nuova Guinea e della Cina. Un utilizzo meno appariscente di quello come caccia ma non per questo meno utile allo sforzo bellico degli Alleati.
Eredità
In definitiva, pur con tutti i suoi limiti e la sua breve carriera, il Republic P-43 Lancer rappresentò un importante anello di congiunzione nello sviluppo dei caccia statunitensi degli anni ’40. La sua eredità tecnica e progettuale, unita all’esperienza maturata dal suo impiego, seppure limitato, gettarono le basi per la realizzazione di macchine più efficienti e meglio rispondenti alle esigenze della guerra aerea.
Un pioniere imperfetto, fermato da una tempistica sfortunata e da scelte progettuali superate, ma che seppe comunque indicare la strada per il futuro. Perché nella storia dell’aviazione militare non contano solo le vittorie e le sconfitte, ma anche le lezioni apprese e le innovazioni introdotte. E in questo senso il P-43, pur senza clamore, fece la sua parte.
Principali varianti del Republic P-43 Lancer
- YP-43: prototipi di pre-produzione impiegati per valutazioni; ne furono costruiti 13
- P-43: prima versione in produzione di serie, identica alla YP-43; ne furono costruiti 54
- P-43A: versione propulsa da un motore Wright R-1830-49 e armata con mitragliatrici da 12.7 invece che da 7.62 nelle ali; ne furono costruiti 80 esemplari
- P-43A-1: versione prodotta per l’esportazione in Cina, 125 esemplari costruiti; era dotata di una rudimentale protezione per il pilota e per i serbatoi del carburante, armata con 4 mitragliatrici da 12.7mm di cui due nelle ali e due nel muso. Aveva attacchi ventrali per trasportare serbatoi supplementari di carburante sganciabili oppure 91 Kg di bombe
- P-43B: versione da ricognizione con macchine fotografiche alloggiate nella coda; ne furono costruiti 150, tutti ottenuti dalla conversione di P-43A e P-43A-1
- P-43C: versione da ricognizione fotografica diversa dalla P-43B solo per l’equipaggiamento fotografico in uso, 2 esemplari costruiti ottenuti dalla conversione di P-43A
- P-43D: versione da ricognizione fotografica derivata dalla P-43A-11 con motore R-1830-47
- P-44 Rocket: versione rimasta allo stadio di progetto, avrebbe dovuto adottare il motore Pratt & Whitney R-2180-1 Twin Hornet da 1.400 hp ma non venne mai costruita
Informazioni aggiuntive
- Nazione: USA
- Modello: Republic P-43A Lancer
- Costruttore: Republic Aviation Corp.
- Tipo:
- Motore:
Pratt & Witney R-1830-49 Twin Wasp, radiale a 14 cilindri, raffreddato ad aria da 1.200 HP
- Anno: 1941
- Apertura alare m.: 10.97
- Lunghezza m.: 8.68
- Altezza m.: 4.27
- Peso al decollo Kg.: 3.600
- Velocità massima Km/h: 562 a 7.620 m.
- Quota massima operativa m.: 11.500
- Autonomia Km: 1.290
- Armamento difensivo:
4 mitragliatrici
- Equipaggio: 1
- Bibliografia – Riferimenti:
- Enzo Angelucci – Paolo Matricardi: Guida agli aeroplani di tutto il mondo: la Seconda Guerra Mondiale (Mondadori) ISBN: 978-8804313823.
- Military Matters
- Joebaugher
- Warbird Forum