Pur senza riuscire ad essere il bombardiere strategico di cui avrebbe avuto bisogno la Luftwaffe, lo Ju 290 fu un valido aereo, concepito originariamente per il trasporto, ma poi usato anche per la ricognizione ed in ruoli antinave.
Concepito originariamente come bombardiere strategico, l’aereo non venne accettato in questo ruolo e fu presto adibito al trasporto. In questo ruolo si dimostrò prezioso ed alcuni aerei di questo tipo, modificati per aumentarne l’ autonomia, volarono sino in Manciuria portando ai Giapponesi materiali di alto livello tecnologico, e tornando con materie prime come gomma e metalli pregiati che in Germania scarseggiavano.
Alcune versioni vennero create per sostituire il Fw 200 Condor nel pattugliamento marittimo; le principali differenze consistevano nell’ovvia eliminazione della rampa di carico e delle altre parti destinate al trasporto, e nel potenziamento dell’armamento. Fu realizzata una versione armata di un cannone da 80 mm., ed una in grado di trasportare le bombe Hs 293 teleguidate.
Lo Junker 290 è un quadrimotore ad ala bassa, con doppi timoni verticali; i motori sono quattro B.M.W. radiali.
Lo Junkers Ju 290 era un imponente aereo da trasporto e pattugliamento marittimo a lungo raggio, sviluppato dall’azienda tedesca Junkers. Originariamente derivato dall’aeroplano civile Ju 90, fu trasformato in un trasporto pesante militare dedicato, su richiesta della Luftwaffe, per sostituire il Focke-Wulf Fw 200 Condor durante la guerra. Rispetto allo Ju 90 standard, lo Ju 290 vantava una fusoliera allungata, motori più potenti e una Trapoklappe, ovvero una rampa di carico posteriore azionata idraulicamente.
Inizialmente, lo Ju 290 volò senza armamenti difensivi; tuttavia, a seguito delle prime perdite, la maggior parte degli aerei prodotti fu equipaggiata con mitragliatrici difensive. Progettato primariamente per il trasporto pesante, l’aereo fu rapidamente adattato anche per compiti di ricognizione marittima a lungo raggio. Il prototipo volò per la prima volta il 16 luglio 1942 e poco dopo entrò in servizio.
Lo Ju 290 fu subito schierato in Francia per missioni di ricognizione a lungo raggio a supporto della Battaglia dell’Atlantico. Figure come l’ammiraglio Dönitz richiesero che tutta la produzione di Ju 290 fosse destinata al supporto della campagna contro la navigazione alleata con i sommergibili. Dopo lo sbarco in Normandia, l’aereo fu ritirato dalla Francia e riassegnato a compiti di trasporto. Inoltre, il reparto operazioni speciali della Luftwaffe, il KG 200, utilizzò lo Ju 290 per scopi di spionaggio. All’inizio del 1945, Adolf Hitler ebbe a sua disposizione uno Ju 290 modificato per uso personale, anche se non lo utilizzò mai.
Si considerò anche l’adattamento dello Ju 290 per l’iniziativa Amerika Bomber, che includeva lavori sperimentali su apparati di rifornimento in volo e la variante B-1, un bombardiere pesante ad alta quota. Si progettò inoltre l’uso dello Ju 290 per voli a lunga distanza tra Germania e Giappone; resta tuttavia incerto se tali voli si siano mai realmente verificati.
Sviluppo e Produzione
lo Junkers Ju 290 fu sviluppato direttamente dall’aeroplano di linea Ju 90, alcune versioni del quale erano state valutate per scopi militari. Era inteso come sostituto del relativamente lento Focke-Wulf Fw 200 Condor, che nel 1942 mostrava crescenti vulnerabilità quando confrontato con gli aerei della Royal Air Force. lo Ju 290 presentava una fusoliera allungata, motori più potenti e una rampa di carico posteriore azionata idraulicamente.
Il programma di sviluppo portò al prototipo Ju 290 V1, che volò per la prima volta il 16 luglio 1942. Seguirono due aerei simili, designati Ju 290A-0, completati nello stesso anno. Un totale di cinque Ju 290A-1 fu prodotto nel 1942, simile al A-0 ma con l’aggiunta di armamenti difensivi. Questo modello era tipicamente alimentato da quattro motori radiali BMW 801L da 14 cilindri, ciascuno capace di erogare fino a 1600 hp.
La necessità di trasporti pesanti portò a un rapido impiego dello Ju 290A-1. Simultaneamente, fu riconosciuta l’urgenza di impiegare i Ju 290 nel ruolo di ricognizione marittima a lungo raggio, risultando nello sviluppo dello Ju 290A-2 all’inizio del 1943. Le modifiche necessarie, che includevano l’installazione di un armamento difensivo robusto, rallentarono notevolmente la produzione. Il modello A-2 era equipaggiato con il radar di ricerca FuG 200 Hohentwiel e una torretta dorsale con un cannone da 20 mm MG 151.
Impiego operativo
La storia operativa dello Ju 290 durante le missioni di pattugliamento marittimo evidenzia la sua efficienza nel rilevamento dei convogli alleati, svolgendo un ruolo chiave nel tentativo tedesco di intercettare e distruggere le risorse nemiche durante la Battaglia dell’Atlantico. Tuttavia, con la perdita delle basi in Francia dopo lo sbarco degli Alleati in Normandia e la conseguente riconquista del territorio, le operazioni dello Ju 290 subirono un ulteriore ridimensionamento. Le unità rimanenti furono riassegnate a compiti di trasporto, svolgendo missioni di trasferimento di personale e materiale tra la Germania e i fronti attivi.
In particolare, una versione modificata dello Ju 290 fu adibita al trasporto di personalità di alto profilo e di materiali critici. Ad esempio, verso la fine del conflitto, lo Ju 290 fu impiegato per evacuare importanti funzionari nazisti e per trasportare equipaggiamenti essenziali in vista dell’imminente collasso del Terzo Reich. Alcuni di questi voli includevano missioni segrete tra la Germania e il Giappone, tentando di mantenere aperti i canali diplomatici e logistici nonostante l’isolamento crescente della Germania.
L’ultimo volo noto di un Ju 290 avvenne il 5 aprile 1945, quando un apparecchio danneggiato atterrò a Barcellona per riparazioni. Questo evento segnò simbolicamente la fine dell’era operativa dello Ju 290, poiché l’aereo rimase in Spagna a seguito dell’ordine del governo spagnolo di interrompere i voli regolari a causa del progredire della guerra.
In sintesi, lo Ju 290 si dimostrò un assetto versatile e capace, partecipando a una varietà di missioni che andavano oltre il ruolo per cui era stato originariamente progettato. Nonostante le sue prestazioni fossero state limitate da problemi tecnici e strategici, il suo impiego nel corso della Seconda Guerra Mondiale lasciò un’impronta significativa nelle operazioni aeree e marittime tedesche, dimostrando l’ingegnosità e la resilienza di queste imponenti macchine da guerra volanti.
Principali varianti dello Junkers Ju 290
- Ju 290 A-0: due prototipi costruiti
- Ju 290 A-1: versione da trasporto, cinque esemplari costruiti
- Ju 190 A-2: versione da ricognizione marittima a largo raggio, equipaggiata con radar FuG 200
- Ju 290 A-4: versione simile alla A-2 ma con armamento modificato
- Ju 290 A-5: versione da ricognizione dotata di maggiore protezione passiva per l’abitacolo e serbatoi di carburante autosigillanti
- Ju 290 A-7: versione da bombardamento a larghissimo raggio, costruito per il Giappone. Ne vennero realizzati tre esemplari che non furono mai consegnati. Un esemplare di questa serie venne modificato per essere adibito al trasporto di Adolf Hitler, le modifiche riguardavano il miglioramento della corazzatura nell’abitacolo e la creazione di una via di fuga con una botola per permettere al leader nazista di mettersi in salvo in caso di pericolo. L’aereo ultimò tutti i collaudi necessari ma venne distrutto al suolo in un bombardamento alleato prima di poter essere effettivamente impiegato da Hitler.
- Ju 290 B: versione specializzata per l’impiego ad alta quota
Informazioni aggiuntive
- Nazione: Germania
- Modello: Junkers Ju 290 A-1
- Costruttore: Junkers Flugzeug und Motorenwerke A.G.
- Tipo: Trasporto Ricognizione
- Motore:
4 B.M.W. 801 L radiali a 14 cilindri, raffreddati ad aria da 1.600 HP
- Anno: 1942
- Apertura alare m.: 42.00
- Lunghezza m.: 28.63
- Altezza m.: 6.83
- Peso al decollo Kg.: 40.900
- Velocità massima Km/h: 439 a 5.800 m.
- Quota massima operativa m.: 6.000
- Autonomia Km: 5.280
- Armamento difensivo:
1 mitragliatrice, 6 cannoni da 20 mm.
- Equipaggio: 7-9
- Bibliografia – Riferimenti:
- Enzo Angelucci – Paolo Matricardi: Guida agli aeroplani di tutto il mondo: la Seconda Guerra Mondiale (Mondadori) ISBN: 978-8804313823.
- Heinz Nowarra: Junkers Ju 290, Ju 390 etc. Atglen, Pennsylvania: Schiffer Military History, (1997). ISBN 0-7643-0297-3.
- uboat.net
- Military Factory