Pur essendo un aereo dalle caratteristiche molto avanzate per i suoi tempi, l’Heinkel 162, soprannominato Salamander o Volksjäger, era frutto di un progetto dettato dalla disperazione. Le specifiche richiedevano un aereo di elevate prestazioni, spinto da un motore a reazione e che fosse facilmente costruibile in grande serie, utilizzasse la minor quantità possibile di materiali strategici che scarseggiavano in Germania, quali alluminio e leghe leggere.
Da questo punto di vista l’He 162 fu un successo, visto che i progettisti in meno di tre mesi realizzarono un aereo che aveva le prestazioni richieste, era costruito parzialmente in legno e poteva essere assemblato da operai non altamente specializzato.
Il Salamander era quindi un aereo economico e di semplice costruzione. L’errore stava nel credere che un aereo di facile costruzione fosse anche facile da pilotare e che con poche ore di addestramento i ragazzi della gioventù hitleriana sarebbe stati in grado di ottenere ottimi risultati. Fortunatamente per loro, la guerra finì prima che queste teorie venissero sperimentate in combattimento.
L’Heinkel He 162 è un monoreattore monoplano ad ala alta, con carrello triciclo anteriore. Il motore, un B.M.W. 003, si trova al di sopra della fusoliera, dietro il posto di pilotaggio. La fusoliera e piani di coda sono realizzati parte in metallo parte in legno, mentre le ali sono interamente in legno.
L’Heinkel He 162 Volksjäger (“Caccia del Popolo” in tedesco) fu un aereo da caccia monomotore a getto sviluppato dall’azienda tedesca Ernst Heinkel Flugzeugwerke AG negli ultimi mesi della Seconda Guerra Mondiale. Progettato e costruito rapidamente nell’ambito del programma di emergenza per la costruzione di caccia, faceva ampio uso di componenti in legno per sopperire alla carenza di metalli strategici. Nonostante le notevoli prestazioni, una serie di problemi ne limitarono l’impatto sul conflitto.
Storia del progetto
Le origini dell’He 162 risalgono all’estate del 1944, quando le sorti della guerra aerea stavano volgendo a sfavore della Germania. La Luftwaffe aveva subito perdite catastrofiche nello scontro con gli stormi di bombardieri pesanti americani, scortati dai nuovi caccia a lungo raggio P-51 Mustang. In pochi mesi, molti assi tedeschi erano morti e i reparti faticavano a rimpiazzare piloti e velivoli.
Per contrastare lo strapotere aereo alleato, i vertici della Luftwaffe si divisero in due fazioni. Una, guidata dal generale Adolf Galland, riteneva che la superiorità numerica potesse essere contrastata solo dalla superiorità tecnica, e spingeva per la produzione massiccia del jet Messerschmitt Me 262. L’altra faceva notare che ciò avrebbe richiesto troppo tempo e risorse, e proponeva invece di sviluppare un “caccia usa e getta”, talmente semplice ed economico da poter essere prodotto in gran numero e “sacrificato” dopo poche missioni.
Quest’ultima idea, sostenuta da figure importanti come Hermann Göring e Albert Speer, prevalse. Nel settembre 1944 il Reichsluftfahrtministerium emanò una specifica per un caccia monoposto a getto che fosse “più veloce di un Mustang, con almeno 30 minuti di autonomia e armato con due cannoni da 20 mm”, impiegasse materie prime non strategiche e potesse essere pilotato con un addestramento minimo. La gara, nota come Volksjäger, fu vinta in ottobre dalla Heinkel con il suo progetto P.1073.
Sviluppo e produzione
Lo sviluppo dell’He 162, designato ufficialmente 8-162 per depistare lo spionaggio nemico, fu estremamente rapido anche per gli standard dell’epoca. Il primo prototipo He 162 V1 volò già il 6 dicembre 1944, a meno di 90 giorni dall’assegnazione del contratto.
Il velivolo aveva una configurazione moderna e aerodinamica, con fusoliera a sigaro, ala bassa a freccia e impennaggi a V per evitare il flusso del motore. Quest’ultimo, il turbogetto BMW 003, era montato sul dorso della fusoliera per facilitarne la manutenzione ma rendeva difficoltoso l’abbandono del velivolo. Per questo l’He 162 fu uno dei primi caccia ad essere dotato di un seggiolino eiettabile.
Il carrello d’atterraggio era un triciclo anteriore retrattile, derivato da componenti del Messerschmitt Bf 109. L’ala aveva un angolo di freccia di 18,5° e alloggiava parte del carburante e dell’armamento, costituito da due cannoni MK 108 da 30 mm o due MG 151/20 da 20 mm.
Per risparmiare metalli strategici la struttura, progettata con criteri da aliante, faceva largo uso di legno, soprattutto compensato. Ciò causò non pochi problemi, dovuti alla scarsa qualità delle colle impiegate e alla rigidità non sempre adeguata. Dopo che il secondo prototipo andò distrutto per un cedimento strutturale, le ali furono irrobustite e dotate di piccole “orecchie” d’alluminio alle estremità per migliorare la stabilità.
Nonostante le difficoltà, la produzione dell’He 162 fu avviata in gran fretta in diversi stabilimenti, tra cui le gallerie Mittelwerk dove venivano assemblate le V2. Inoltre Heinkel convertì alcune linee di montaggio dei bombardieri He 177. Per fine aprile si prevedeva di arrivare a sfornare 1000 velivoli al mese, ma alla resa della Germania ne erano stati completati solo circa 320, di cui appena 120 consegnati ai reparti.
Tecnica
L’He 162 era un caccia monomotore ad ala bassa, di costruzione interamente metallica. La fusoliera era molto sottile e aerodinamica, con un abitacolo a goccia rialzato che garantiva un’eccellente visibilità. Il motore BMW 003E da 800 kg di spinta era montato sul dorso, subito dietro al pilota, una soluzione che facilitava la manutenzione a terra ma rendeva impossibile abbandonare il velivolo in volo senza colpirlo. Per ovviare a ciò, l’He 162 fu dotato di un seggiolino eiettabile, anche se per mancanza di tempo non fu sviluppato un sistema di separazione del cupolino.
Le ali avevano un angolo di freccia di 18,5° e corda costante, il che semplificava la costruzione ma causava problemi di instabilità ad alta velocità. Nelle versioni di serie furono irrobustite con longheroni in acciaio e dotate di alette d’estremità in alluminio per ridurre il rollio. Contenevano anche gran parte del carburante in serbatoi autostagnanti alle radici e in alcuni esemplari anche due cannoni MG 151 da 20 mm.
Il carrello d’atterraggio era un triciclo anteriore interamente retrattile, con le gambe principali che rientravano nella fusoliera dietro le ali e il ruotino anteriore nel muso. Era derivato da componenti del Messerschmitt Bf 109K per risparmiare sui tempi di sviluppo.
L’impennaggio era progettato per evitare il getto del motore. La deriva verticale era sdoppiata, sempre per motivi aerodinamici, mentre i piani orizzontali avevano un notevole diedro positivo e fungevano da stabilizzatori.
L’armamento si basava su due cannoni MK 108 da 30 mm con 50 colpi, montati nel muso. Sulle versioni di serie furono rimpiazzati da due MG 151/20 da 20 mm con 120 colpi, perché il rinculo dei calibri maggiori si rivelò eccessivo per la fragile cellula. Erano previsti attacchi subalari per bombe o razzi, mai utilizzati operativamente.
I comandi di volo erano tutti servopotenziati con attuatori idraulici, indispensabili vista l’elevata velocità raggiungibile. La strumentazione era essenziale ma completa, comprendendo indicatori per il motore, la pressione idraulica e il carburante. Quest’ultimo bastava per circa 30 minuti di volo, limitando pesantemente l’autonomia in combattimento.
Le prestazioni dell’He 162 erano notevoli per l’epoca: la velocità massima di 885 km/h lo rendeva 150 km/h più veloce di un Mustang, un margine sufficiente per ingaggiare i bombardieri prima di essere intercettato. Inoltre saliva a 6000 m in soli 5 minuti, anche se soffriva di forti vibrazioni in picchiata. La manovrabilità era buona grazie al basso carico alare, ma l’eccessiva sensibilità dei comandi e l’instabilità direzionale rendevano il pilotaggio difficile, specie in atterraggio.
Per l’addestramento dei giovani piloti, spesso provenienti dalla Hitler Jugend, furono realizzate alcune versioni speciali:
- He 162A-0: versione pratica monoposto per la conversione
- He 162A-2: armata con 20 mm per l’addestramento al tiro
- He 162S: biposto da addestramento basico, furono prodotti pochi esemplari
- He 162 Mistel: progetto di una versione radiocomandata da usare come bomba volante, non realizzata
Impiego operativo
Nonostante la priorità assoluta data al progetto, i primi He 162 raggiunsero i reparti solo a febbraio del 1945, quando la situazione della Germania era ormai disperata. Il primo reparto a ricevere il nuovo caccia fu il I Gruppo del JG 1, che fino ad allora aveva volato sui Fw 190. La conversione, iniziata a Parchim, proseguì a Ludwigslust e infine a Leck nello Schleswig-Holstein, il più lontano possibile dal fronte.
Tra metà aprile e inizio maggio, nel pieno dell’offensiva finale alleata, i piloti del I/JG 1 si lanciarono in una serie di disperate missioni difensive contro lo strapotere aereo nemico. Il battesimo del fuoco avvenne il 19 aprile, quando il Feldwebel Günther Kirchner abbatté un caccia inglese (anche se la vittoria fu accreditata alla FlaK). Lo stesso Kirchner morì quel giorno, abbattuto da un Tempest dopo un tentativo fallito di lanciarsi col seggiolino.
Nelle settimane seguenti, i giovani piloti riportarono alcune vittorie contro i caccia alleati, ma persero almeno 13 He 162 e 10 compagni. La maggior parte degli aerei andò perso non per il fuoco nemico, ma per guasti al motore, cedimenti strutturali o mancanza di carburante. L’autonomia di 30 minuti si rivelò un limite gravissimo anche in fase di rientro, tanto che diversi piloti persero la vita cercando di atterrare in emergenza coi serbatoi a secco.
Ciò nonostante, l’He 162 si dimostrò una spina nel fianco per gli Alleati anche negli ultimi giorni di guerra. Tra il 4 e il 5 maggio, gli ultimi “Volksjäger” ingaggiarono furiosi duelli con i Tempest della RAF sopra l’aeroporto di Husum, abbattendo un paio di caccia ma subendo perdite a loro volta. Alla resa della Germania, restavano operativi solo poche decine di He 162, in gran parte del II/JG1 di base sulla costa baltica. Quelli del reparto sperimentale di Leck furono sabotati per non farli cadere in mano alleata, mentre Heinkel consegnò spontaneamente agli americani i progetti e i velivoli rimasti.
Valutazioni postbelliche e conservazione
A guerra finita, diversi He 162 furono requisiti dagli Alleati per essere valutati e confrontati coi primi jet americani e britannici. I piloti occidentali apprezzarono in particolare la leggerezza dei comandi e l’accelerazione bruciante, ma stigmatizzarono l’inaffidabilità dei motori.
Secondo alcuni storici, come Jean-Denis Lepage, l’He 162 fu il caccia tecnologicamente più avanzato schierato dalla Luftwaffe, e se fosse entrato in servizio 6 mesi prima avrebbe potuto svolgere un ruolo simile a quello dei Kamikaze giapponesi. Di contro, altri come Manfred Griehl affermano che era comunque troppo poco e troppo tardi per contrastare la schiacciante superiorità alleata. L’opinione diffusa è che un caccia “usa e getta” fosse un’idea inadatta ai tempi e ai mezzi della Germania nel 1945.
Oggi sopravvivono una decina di He 162 più o meno completi in vari musei del mondo. I più noti sono quelli esposti al Royal Air Force Museum di Cosford (UK), al Planes of Fame Museum di Chino (California, USA) e al Canada Aviation and Space Museum di Ottawa.
Lo Heinkel He 162 Volksjäger rappresentò il disperato tentativo della Germania nazista di contrastare il dominio aereo alleato ricorrendo a soluzioni tecnologiche innovative come la propulsione a getto e la produzione di massa di aerei “sacrificabili”. Nonostante le prestazioni ragguardevoli e il coraggio dei giovani piloti, il piccolo monoreattore arrivò troppo tardi per incidere sulle sorti del conflitto, rimanendo più un esercizio tecnico che un’arma efficace. Tuttavia, il suo sviluppo rappresentò una tappa importante nell’evoluzione del volo supersonico, ponendo le basi per il passaggio definitivo dai motori a elica a quelli a getto.
Principali varianti dello Heinkel He 162
- He 162 A-0: primi 10 esemplari di pre-produzione
- He 162 A-1: versione armata con due cannoni MK 108 da 30mm di calibro con 50 colpi ciascuno
- He 162 A-2: versione armata con due cannoni MG 151/20 da 20mm di calibro con 120 colpi ciascuno
- He 162 A-3: versione progettata per adottare alcuni miglioramenti tra cui un muso rinforzato e un armamento di due cannoni MK 108 da 30mm
- He 162 A-8: versione prevista per adottare i più potenti motori Jumo 004D-4. Il prototipo fece registrare una velocità di 885 Km/h in volo orizzontale con manetta a potenza normale e di 960 Km/h alla massima potenza. Prestazioni di questo livello furono superate solo dal Me 163
- He 162 B-1: versione prevista e pianificata per il 1946 che avrebbe dovuto adottare due motori Heinkel HeS 011S, ala e code completamente ridisegnate, un armamento di due cannoni MK 108 da 30mm posizionati per sparare verso l’alto e in avanti (Schrage Musik)
- He 162 D: versione proposta per una configurazione simile a quella dell’Heinkel He 162 C ma con un’ala più semplice con una freccia meno pronunciata
- He 162 E: un unico esemplare realizzato, propulso dal motore BMW 003R che era in sostanza un turbogetto BMW 003A con accoppiato un motore a razzo BMW 718 a propellente liquido. Almeno un prototipo risulta che sia stato completato e provato in volo
- He 162 S: versione aliante biposto da addestramento
Informazioni aggiuntive
- Nazione: Germania
- Modello: Heinkel He 162 A-2
- Costruttore: Ernst Heinkel A.G.
- Tipo:
- Motore:
B.M.W. 003 E-1 da 800 Kg di spinta
- Anno: 1945
- Apertura alare m.: 7.20
- Lunghezza m.: 9.04
- Altezza m.: 2.59
- Peso al decollo Kg.: 2.690
- Velocità massima Km/h: 838 a 6.000 m.
- Quota massima operativa m.: 12.000
- Autonomia Km: 975
- Armamento difensivo:
2 cannoni da 20 mm.
- Equipaggio: 1
- Bibliografia – Riferimenti:
- Enzo Angelucci – Paolo Matricardi: Guida agli aeroplani di tutto il mondo: la Seconda Guerra Mondiale (Mondadori) ISBN: 978-8804313823
- Alfred Price: The Last Year of the Luftwaffe: May 1944 to May 1945. London: Greenhill Books (1993). ISBN 978-1-85367-440-2.
- Air Vectors
- Planes of Fame Air Museum