Il Fw 189 fu uno dei ricognitori a medio raggio più diffusi nella Luftwaffe. Nel suo progetto si era cercato di ottenere la migliore visibilità possibilità e l’ampia cabina vetrata fece guadagnare all’aereo il soprannome di occhio volante.
Presente su tutti i fronti, il Fw 189 fu prodotto in numerose versioni fino al 1944.
Il Fw 189 è un monoplano bimotore ad ala bassa, carrello retrattile e doppio trave di coda. Nella piccola fusoliera centrale, completamente vetrata, trovano posto il pilota e l’osservatore mitragliere.
Il Focke-Wulf Fw 189 Uhu (gufo in italiano) è stato uno dei più importanti aerei da ricognizione tattica impiegati dalla Luftwaffe durante la Seconda Guerra Mondiale. Caratterizzato da una insolita configurazione a doppia trave di coda e da un abitacolo centrale totalmente vetrato, questo bimotore si rivelò estremamente efficace nel suo ruolo, specialmente sul fronte orientale contro l’Unione Sovietica.
Lo sviluppo del Fw 189 iniziò nella seconda metà degli anni ’30 in risposta ad una specifica emessa dal Reichsluftfahrtministerium (RLM), il ministero dell’aviazione del Reich, per un ricognitore avanzato a corto raggio che potesse sostituire l’Henschel Hs 126 nel ruolo di supporto tattico fornito dalla Luftwaffe alla Wehrmacht.
Mentre la Arado rispose con il convenzionale Ar 198, un monoplano ad ala alta con una gondola vetrata sotto la fusoliera, il capo progettista della Focke-Wulf, Kurt Tank, propose il ben più innovativo ed originale Fw 189 che adottava una configurazione a doppia trave di coda e due motori Argus As 410 invece del singolo propulsore previsto. La gondola centrale ospitava l’equipaggio in un abitacolo “a scalino”, ovvero senza pannelli separati per il parabrezza del pilota, interamente vetrato per garantire un’eccellente visibilità.
Il primo prototipo del Fw 189 volò nel luglio del 1938, pilotato dallo stesso Kurt Tank, e si dimostrò subito dotato di ottime caratteristiche di volo. Le prove comparative con l’Arado Ar 198 evidenziarono la netta superiorità del progetto della Focke-Wulf e l’RLM decise quindi di assegnare un contratto di sviluppo per quattro ulteriori prototipi.
La produzione in serie del Fw 189A iniziò nel 1940 e si protrasse fino alla metà del 1944 raggiungendo un totale di 864 esemplari costruiti non solo presso lo stabilimento Focke-Wulf di Brema ma anche a Bordeaux-Merignac nella Francia occupata e presso la Aero Vodochody a Praga, in Cecoslovacchia.
I primi Fw 189 vennero consegnati ai reparti della Luftwaffe all’inizio del 1940 ma solo dalla metà del 1942 l’aereo raggiunse una consistenza numerica significativa. Nel settembre di quell’anno ben 172 Fw 189 risultavano operativi sul fronte orientale, dove si guadagnarono ben presto il soprannome di “Fliegendes Auge” (occhio volante in italiano) da parte dei tedeschi e di “Rama” (cornice) da parte dei sovietici per via della caratteristica forma quadrangolare data dalla coda a doppia trave.
Nonostante la velocità non elevata e l’aspetto fragile, il Fw 189 si rivelò un bersaglio difficile per i caccia sovietici grazie alla sua grande manovrabilità che gli consentiva di eseguire virate strette che i suoi avversari non potevano eguagliare. Oltre che per le missioni di ricognizione, il Fw 189 venne impiegato anche nel ruolo di caccia notturno e bombardiere leggero negli ultimi mesi del conflitto.
Esemplari sopravvissuti
Un Fw 189 (W.Nr.2100 codici V7+1H) del 1./Nahaufklärungsgruppe 10 abbattuto in Russia il 4 maggio 1943 è l’unico esemplare sopravvissuto. Ritrovato nei boschi russi nel 1991, 48 anni dopo l’abbattimento, è stato riportato in condizioni di volo in Inghilterra. Il suo pilota, il tenente Lothar Mothes, sopravvissuto all’abbattimento dopo essere rimasto per due settimane nei boschi in condizioni proibitive, poté reincontrare il suo aereo al Biggin Hill Air Show del 1996. Attualmente questo Fw 189 fa parte della collezione Flying Heritage di Paul Allen.
Il Focke-Wulf Fw 189 Uhu si dimostrò uno dei migliori ricognitori tattici della Seconda Guerra Mondiale grazie alla sua formula inconsueta ma molto azzeccata che gli garantiva un’eccellente visibilità, fondamentale per un aereo da osservazione, unita ad una notevole maneggevolezza. Queste qualità ne fecero un avversario temibile e rispettato sia dagli aerei che dalle truppe di terra nemiche.
Principali varianti del Focke Wulf Fw 189
- Fw 189 V1: primo prototipo con elica bipala a passo fisso e privo di armamento; volò nel luglio 1938 con l’ing. Kurt Tank in persona ai comandi
- Fw 189 V2: secondo prototipo con due attacchi per due bombe da 50 Kg, tre mitragliatrici MG 15 da 7.92 (una nel muso, una sopra la cabina e una in coda) più due mitragliatrici MG 17 nelle semiali
- Fw 189 V3: terzo prototipo, disarmato, con eliche Argus bipala metalliche a passo variabile
- Fw 189 V4: prototipo per la versione A di produzione, cofani dei motori ridisegnati, prese d’aria laterali, ruotino di coda di dimensioni maggiori, armato con due sole mitragliatrici MG 15 brandeggiabili
- Fw 189 V5: prototipo per la versione B da addestramento, superfici vetrate ridotte, doppi comandi e nessun armamento
- Fw 189 V6: prototipo usato per sperimentare le potenzialità dell’aereo in operazioni di assalto e appoggio tattico. Un aereo V6 venne ottenuto dalla conversione del V1 originale; in seguito si distrusse e ne venne costruito un secondo che doveva essere il prototipo per la futura versione di produzione “C”
- Fw 189 V7: costruito alla fine del 1938, era simile al V5 ma in versione idrovolante con galleggianti a scarponi. Con l’abbandono del progetto l’aereo venne trasformato in B-0
- Fw 189 A-0: 10 aerei di pre-serie consegnati nella primavera del 1940
- Fw 189 A-1: prima versione in produzione di serie, armata con due MG 15 da 7.92mm brandeggiabili in posizione dorsale e posteriore, una MG 17 da 7.92mm alla radice di ciascuna semiala e carico bellico sganciabile massimo di 200 Kg (4 bombe da 50Kg ciascuna)
- Fw 189 A-1 trop: versione tropicalizzata e derivata dalla A-1, dotata di filtri filtri anti-sabbia alle prese d’aria e kit di sopravvivenza
- Fw 189 A-1/U2: versione per trasporto VIP, aereo personale del maresciallo Kesselring
- Fw 189 A-1/U3:versione per trasporto VIP, aereo personale del generale Jeschonnek
- Fw 189 A-2: sostituzione delle MG 15 con MG 81Z binate da 7.92mm di calibro ciascuna
- Fw 189 A-3: versione tropicalizzata della A-2, dotata di filtri anti sabbia e kit di sopravvivenza
- Fw 189 A-4: versione da attacco al suolo, armata con due cannoni MG 151/20 da 20mm nella radice di ciascuna ala e dotata di corazzatura per la protezione della parte inferiore della fusoliera, dei motori e dei serbatoi di carburante
- Fw 189 B: versione da addestramento con 5 uomini di equipaggio, 13 esemplari prodotti in totale suddivisi in B-0 e B-1
- Fw 189 B-0: 3 aerei di pre-serie della versione da addestramento
- Fw 189 B-1: versione da addestramento a 5 posti, 10 esemplari costruiti
- Fw 189 C: versione proposta per l’attacco al suolo, in competizione con lo Henschel 129. Non entrò in produzione in quanto i due prototipi costruiti per questa versione (V1b e V6) non ottennero i risultati sperati
- Fw 189 D: versione proposta come addestratore idrovolante, non entrò in produzione
- Fw 189 E: un solo prototipo costruito, con motori Gnome-Rhone 14M radiali da 690 hp
- Fw 189 F-1: versione simile alla A-1 ma con motori Argus As 411 da 592 hp
- Fw 189 F-2: versione con carrello di atterraggio azionato da motori elettrici, capacità dei serbatoi del carburante aumentati, propulsa da due motori Argus As 411 da 592 hp ciascuno
Informazioni aggiuntive
- Nazione: Germania
- Modello: Focke Wulf Fw 189 A-1
- Costruttore: Focke Wulf Flugzeugbau GmbH
- Tipo: Ricognizione
- Motore:
2 Argus As 410 A-1 a 12 cilindri a V, raffreddati ad aria da 465 HP ciascuno.
- Anno: 1940
- Apertura alare m.: 18.39
- Lunghezza m.: 12.02
- Altezza m.: 3.10
- Peso al decollo Kg.: 3.945
- Velocità massima Km/h: 349 a 2.400 m.
- Quota massima operativa m.: 7.300
- Autonomia Km: 670
- Armamento difensivo:
4 mitragliatrici
- Equipaggio: 3
- Bibliografia – Riferimenti:
- Enzo Angelucci – Paolo Matricardi: Guida agli aeroplani di tutto il mondo: la Seconda Guerra Mondiale (Mondadori) ISBN: 978-8804313823.
- Planehistoria
- WW2 Wiki
- Luftarchiv
- AVBuyer