Bloch MB.131

di redazione
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Il Bloch 131 era un aereo dalle caratteristiche decisamente mediocri, tanto che gli esemplari in dotazione all’aviazione francese vennero presto relegati alla ricognizione, poichè le prestazioni dell’aereo erano troppo scadenti per poterlo utilizzare nel compito che era previsto in origine, cioè il bombardamento.

Gli esemplari catturati vennero addirittura distrutti dai tedeschi, a dimostrazione del fallimento del progetto, mentre quelli rimasti alla Francia di Vichy vennero utilizzati essenzialmente per il traino bersagli.

Il Bloch MB.131 fu un bombardiere medio-leggero bimotore ad ala bassa sviluppato dalla francese Société des Avions Marcel Bloch nei tardi anni ’30. Unico membro della famiglia MB 130-136 ad essere prodotto in serie, questo aereo multiruolo equipaggiò diversi reparti dell’Armée de l’Air durante la Campagna di Francia del 1940, rivelando però limiti di prestazioni che ne decretarono la rapida uscita di scena.

Progetto

La storia dell’MB 131 affonda le radici nelle teorie dell’italiano Giulio Douhet sull’impiego di velivoli polivalenti, capaci di effettuare missioni di bombardamento diurno e notturno, scorta e ricognizione a lungo raggio. Ispirata da questi concetti, nel 1933 l’Aeronautica francese emise una specifica per un aereo multiruolo denominato BCR (Bombardement-Chasse-Reconnaissance).

La Bloch rispose con il progetto MB 130, un elegante bimotore ad ala bassa interamente metallico con fusoliera finestrata e carrello retrattile. Il prototipo volò nel giugno 1934 con due radiali Gnome-Rhône 14Kdrs da 760 CV. Pur non eccelso come prestazioni, ottenne un primo ordine per 40 esemplari dalla Francia.

Nei due anni successivi la Bloch continuò a rifinire il progetto, dando vita prima all’MB 131, che volò nell’agosto 1936 senza grandi miglioramenti prestazionali, e poi a un secondo prototipo con ala ingrandita e fusoliera modificata. Quest’ultimo, in volo nel maggio 1937, ottenne finalmente l’autorizzazione alla produzione in serie.

Bloch MB.131
Bloch MB.131

Sviluppo e produzione

Parallelamente, il governo francese decise di nazionalizzare l’industria aeronautica, così la produzione dei primi 13 esemplari di pre-serie dell’MB 131 venne curata dalla neocostituita SNCASO. Questi aerei, in versione da ricognizione (MB 131 R4), addestramento (MB 131 Ins) e ricognitore-bombardiere (MB 131 RB4), furono gli unici a essere completati.

Infatti, le varianti successive incontrarono una serie di difficoltà. L’MB 132, che doveva montare i più potenti motori Hispano-Suiza 14Aa, non venne mai terminato per problemi di messa a punto delle proprie unità. L’MB 133, simile ma con impennaggi bideriva, volò solo nell’ottobre 1937 quando era ormai superato. Entrambi vennero convertiti allo standard MB 131 e consegnati all’Armée de l’Air.

Altri sviluppi rimasero sulla carta, come l’MB 134 e 135, mentre l’MB 136, un idro da aerosiluramento proposto senza successo alla Marine Nationale, si rivelò veloce ma poco capace come autonomia e carico bellico. Nessuno di questi entrò in produzione.

Impiego operativo

Con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, le carenze dell’MB 131 emersero impietosamente. Sei gruppi da ricognizione in Francia e uno in Nord Africa lo impiegavano nel settembre 1939, ma si scoprì subito che era impossibile usarlo di giorno senza subire perdite proibitive dalla caccia tedesca. Relegato a compiti di ricognizione notturna, resistette fino all’armistizio del giugno 1940.

I pochi MB 131 sopravvissuti furono integrati nell’Armée de l’Air dell’irreale Régime de Vichy e usati come traino-bersagli e compiti di seconda linea. Si chiudeva così ingloriosamente la carriera di un aereo che, pur rappresentando un notevole balzo tecnologico per l’epoca, pagò a caro prezzo una genesi troppo lunga e travagliata.

In definitiva, il Bloch MB 131 e i suoi derivati incompiuti rimangono l’emblema delle ambizioni e dei limiti dell’industria aeronautica francese sul finire degli anni ’30. Aerei indubbiamente innovativi per l’epoca, ma penalizzati da un concepimento tortuoso che ne compromise lo sviluppo e ne decretò l’obsolescenza operativa all’impatto con le operazioni reali.

Il fallimento del programma BCR dimostrò che un velivolo veramente polivalente, in grado di svolgere con efficacia missioni così diverse, era ancora un miraggio. Ci sarebbero voluti la dura lezione del conflitto e ben altri progressi tecnologici per avvicinarsi a quell’ideale. Purtroppo, nel 1940, questo passaggio epocale fu vissuto sulla pelle stessa degli equipaggi degli sfortunati MB 131.

Principali varianti del Bloch 131

  • MB.130.01: prototipo, equipaggiato con due motori Gnome-Rhone 14Kdrs
  • MB.131.01: primo prototipo, i motori erano due Gnome-Rhone 14N-10
  • MB.131.02: secondo prototipo, fusoliera, coda e ali ridisegnate
  • MB.131R4: versione iniziale con una mitragliatrice in posizione centrale, 13 o 14 esemplari costruiti
  • MB.131Ins: versione da addestramento con doppi comandi, 5 esemplari costruiti
  • MB.131RB4: versione da ricognizione o bombardamento con 4 membri di equipaggio. Il vano bombe er diverso rispetto ai prototipi, ne vennero costruiti 121 esemplari
  • MB.133: un solo prototipo costruito, coda ridisegnata
  • MB.134: un solo prototipo costruito, i motori erano due Hispano-Suiza 14AA da 1.100 cavalli
  • MB.135: versione quadrimotore derivata dalla MB.134, propulsa da 4 motori Gnome-Rhone 14M radiali a 14 cilindri

Informazioni aggiuntive

  • Nazione: Francia
  • Modello: Bloch 131
  • Costruttore: SNCASO
  • Tipo: BombardamentoRicognizione
  • Motore:

    2 Gome-Rhone 14 N, radiali a 14 cilindri raffreddati ad aria da 870 HP ciascuno

  • Anno: 1938
  • Apertura alare m.: 20.27
  • Lunghezza m.: 17.83
  • Altezza m.: 4.10
  • Peso al decollo Kg.: 8.590
  • Velocità massima Km/h: 349 a 3.750 m.
  • Quota massima operativa m.: 7.250
  • Autonomia Km: 1.300 
  • Armamento difensivo:

    3 mitragliatrici

  • Equipaggio: 4
  • Bibliografia – Riferimenti:
       

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