L'incrociatore della Regia Marina Muzio Attendolo

Muzio Attendolo

di redazione
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L’incrociatore leggero Muzio Attendolo fa parte del tipo condottieri ma della classe Montecuccoli, era una nave più grande e meglio protetta rispetto ai predecessori.

Durante la Seconda Guerra Mondiale prese parte alla battaglia di Punta Stilo del 9 luglio 1940, alla prima battaglia della Sirte del 17 dicembre dicembre 1941 e venne quindi impiegato in missioni di scorta ai convogli tra Napoli e Bengasi o verso l’Albania.

Il 13 agosto 1942, nel corso della battaglia di mezzo agosto (10-15 agosto 1942) venne colpito da un siluro lanciato dal sommergibile britannico HMS Upright. L’ordigno causò la completa asportazione della prua ma il Muzio Attendolo venne rimorchiato a Messina e quindi portato a Napoli per le riparazioni.

Il 4 giugno 1942, giorno di Santa Barbara, si trovava ancorato nel porto di Napoli quando vi fu un bombardamento da parte di bombardieri americani B-24. Gli aerei erano partiti dall’Egitto ed arrivarono indisturbati sul porto partenopeo in quanto scambiati per una formazione di Junkers Ju 52 tedeschi. I bombardieri americani sganciarono le loro bombe da una quota di circa 6000 metri, obiettivo principale erano le corazzate ancorate nel porto. Le navi da battaglia non furono danneggiate ma l’Eugenio di Savoia ebbe 17 morti, 46 feriti e danni riparabili in 40 giorni. Il Montecuccoli venne colpito da una bomba che si infilò esattamente dentro uno dei fumaioli causando 44 morti, 36 feriti e danni riparabili in sette mesi. Il Muzio Attendolo fu colpito al centro da una o due bombe che causarono danni sotto la linea di galleggiamento e diversi incendi, nonostante i tentativi di salvare la nave questa si inclinò su un lato, affondando causando 188 morti e 46 feriti.

Il Muzio Attendolo sarebbe stato recuperabile e probabilmente riparabile ma il relitto venne recuperato e demolito dopo la guerra.

Informazioni aggiuntive

  • Nazione: Italia
  • Tipo nave: Incrociatore
  • Classe:Montecuccoli
  • Cantiere:

    Cantieri Riuniti Dell’Adriatico di Trieste


  • Data impostazione: 10/04/1931
  • Data Varo: 09/09/1934
  • Data entrata in servizio: 07/08/1935
  • Lunghezza m.: 182.2
  • Larghezza m.: 16.6
  • Immersione m.: 5.6
  • Dislocamento t.: 8.994 a pieno carico
  • Apparato motore:

    6 caldaie, 3 turbine, 3 eliche


  • Potenza cav.: 106.000
  • Velocità nodi: 37
  • Autonomia miglia: 4.411 a 18 nodi
  • Armamento:

    8 cannoni da 152/53 in torri binate, 6 cannoni 100/47 in tre installazioni binate, 8 mitragliere da 37/54 in quattro installazioni binate, 8 mitragliatrici da 13.2 in quattro installazioni binate, 4 tubi lanciasiluri, 86 mine, 2 idrovolanti IMAM Ro.43


  • Corazzatura:

    Orizzontale 30mm, verticale 60mm, artigliere 70mm, torrione 100mm


  • Equipaggio: 27 ufficiali, 551 sottufficiali e marinai
  • Bibliografia – Riferimenti:
      

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