In tutto il mondo ci sono movimenti che analizzano la storia e magari provano a proporre interpretazioni non convenzionali. Osservare, studiare, mettere in discussione quanto imparato e non dare mai niente per scontato in generale è una buona idea, purchè questo non arrivi a degli eccessi assurdi. I cosiddetti negazionisti ad esempio (per la precisione si dovrebbe parlare di negazionisti dell’olocausto), credono che l’olocausto sia un falso. Non solo non credono alle testimonianze e alla montagna di prove documentali, mediatiche, archeologiche e forensi ma propongono la tesi seconda la quale i nazisti volevano deportare gli ebrei e non sterminarli e che le cifre delle uccisioni nei campi di sterminio siano false oppure esagerate.
Giusto per evitare malintesi: l’olocausto è una realtà storica.