Il sito ww2wrecks.com non è particolarmente generoso nel fornire informazioni su questa associazione, quello che si riesce a capire è che la base principale è in Grecia, luogo da dove scrivono la maggior parte dei membri più attivi del sito. Vengono mostrati ritrovati di reperti archeologici di tutti i tempi e di tutte le guerre ma con particolare riferimento alla Seconda Guerra Mondiale e alle vicende in cui è stata coinvolto lo stato ellenico.
Ci sono anche notizie relative alle quadriremi della guerra del Peloponneso, certo, ma la gran parte delle informazioni, delle fotografie e degli approfondimenti riguardano la Seconda Guerra Mondiale. Di particolare interesse per esempio la storia del naufragio della Oria in cui perirono 4000 prigionieri di guerra, in grandissima maggioranza italiani, in quella che è stata una delle più grandi sciagure della storia navale, con un numero di vittime rispetto all’affondamento del Titanic che ha ricevuto e che continua a ricevere ben altro interesse da parte del pubblico, non soltanto tra gli addetti ai lavori.
Il lavoro di documentazione e di ricerca del sito non si limita alle acque dell’Egeo o limitrofe alla Grecia, un’intera sezione è dedicata ai relitti e ai ritrovamenti nell’Oceano Pacifico.
Riveste particolare interesse per gli appassionati e i ricercatori il recente ritrovamento di un Reggiane Re 2002 Ariete in acque relativamente poco profonde.