Nel 1939 l’incrociatore tedesco Admiral Graf Spee si auto affondò al largo di Montevideo. La suprema corte uruguayana ha stabilito che il relitto e tutto ciò che vi è contenuto appartengono allo stato ma già nel 2006 un imprenditore locale, Alfredo Etchegaray, aveva portato a galla alcuni reperti recuperandoli dal relitto. Degna di nota una enorme aquila in bronzo che stringe tra gli artigli una svastica dal peso approssimativo di 3-400 chili.
Ora il governo dell’Uruguay ha deciso dì mettere in vendita questo e altri reperti che tra i collezionisti hanno un notevole valore economico, al signor Etchegaray verrà riconosciuto il 50% del ricavato. L’ambasciata tedesca di Montevideo ha chiesto alle autorità uruguayane di non dare troppo pubblicità alla cosa per non glorificare il regime nazista; i diplomatici tedeschi vorrebbero che tutti i reperti venissero lasciati sul fondo marino e che non venissero immessi sul mercato per non scatenare nostalgici del regime e del nazismo in generale.