La storia di questo He 115 è piuttosto insolita. Acquistato dalle forze della Reale Marina Norvegese nel 1939, il bombardiere idrovolante venne usato contro le forze d’invasione nazista. Dopo l’armistizio le forze di occupazione tedesche presero in carico l’aereo e lo usarono in compiti di pattugliamento contro le navi alleate, ricognizione e scorta ai propri convogli.
Il bimotore era di ritorno da una missione di scorta quando, il 29 dicembre 1942, in fase di ammaraggio perse uno dei due galleggianti e si capovolse.
Non ci furono perdite tra l’equipaggio e i tedeschi riuscirono a recuperare il motore di destra e l’altro galleggiante prima che l’idrovolante affondasse definitivamente, a meno di due miglia dalla base.
L’Heinkel 115 fu un valido idrovolante, utilizzato con successo dalla Luftwaffe soprattutto nelle fasi iniziali del conflitto. Era una macchina piuttosto affidabile, adatta ad essere utilizzata in un ampio ventaglio di missioni possibili.
In attacco veniva equipaggiato con un siluro, come ricognitore poteva fare affidamento su una buona autonomia ed era una macchina apprezzata dai suoi equipaggi. Nelle fasi iniziali della guerra venne spesso impiegato nella posa di mine navali, l’idrovolante in questo ruolo operava soprattutto in punti altamente trafficati e stretti e fu usato numerose volte anche per la posa di mine nel Tamigi.
Il suo momento di maggior gloria fu proprio durante l’impiego in attacchi contro i convogli artici che portavano rifornimenti in Unione Sovietica. Ancora nel 1942 i convogli diretti alla base sovietica di Murmask che partivano dall’Inghilterra era lenti e poco armati. Anche per questo motivo in quel particolare momento gli He 115, che erano relativamente lenti e poco armati, riuscirono a mietere numerose vittime.
Successivamente l’impiego di portaerei di scorta e di caccia a lungo raggio dall’Unione Sovietica, resero le missioni di attacco ai convogli da parte di questo idrovolante troppo pericolose.
Il recupero di questo idrovolante affondate in Norvegia è stato effettuato nel 2012 da parte di un team di specialisti aiutati da un buon numero di volontari appassionati. Il relitto è stato portato all’aeroporto di Sola a Svanger, dove i restauratori del museo locale hanno iniziato i lavori di restauro dividendo l’aereo in cinque sezioni e lasciandole per due anni immersi in acqua dolce. I primi due anni di lavoro sono stati impiegati per rimuovere l’acqua salata e le incrostazioni marine.
Il restauro dell’aereo è ancora in corso e gli esperti del museo sono piuttosto soddisfatti. Il team è al lavoro anche sul restauro di altri aerei della Seconda Guerra Mondiale tra cui un Messerschmitt 109, un bombardiere Caproni e un addestratore tedesco Arado.
Fonte della notizia: Detectorweb