Il bimotore da attacco al suolo Douglas A-26 Invader

Douglas A-26 Invader

di redazione
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L’ultimo aereo da attacco al suolo dell’USAAF fu anche il migliore, come mostrato dalla carriera operativa che proseguì oltre la fine della seconda guerra mondiale per arrivare al conflitto vietnamita.

Alle ottime prestazioni di volo, in particolare la velocità elevata, l’A-26 univa un armamento eccezionalmente pesante, concentrato nell’estrema prua della fusoliera ed in una torretta radiocomandata.

Il Douglas A 26 Invader è un bimotore monoplano ad ala media, carrello retrattile di tipo triciclo anteriore, motori raffreddati ad aria.

Principali varianti del Douglas A-26 Invader

  • XA-26: prototipo usato per prove di valutazione, nel corso dei voli di prova imbarcava armamento posticcio.
  • XA-26A: secondo prototipo, usato per prove di valutazione nell’impiego come caccia notturno con un equipaggio di due piloti più l’operatore radar.
  • XA-26B: prototipo per la versione di attacco con il muso solido, l’equipaggio era di tre elementi: il pilota, il mitragliere di coda e il navigatore, alloggiato nella parte anteriore dell’abitacolo, che fungeva anche da cannoniere per l’arma installata a bordo (75mm di calibro).
  • A-26B: bombardiere da attacco con muso solido, armato con sei oppure otto mitragliatrici da 12.7mm; la produzione totale fu di 1.355 esemplari costruiti e consegnati ai reparti.
  • TB-26B: versione disarmata, usata in addestramento, ottenuta dalla conversione di esemplari di B-26B.
  • VB-26B: versione disarmata ottenuta dalla conversione di esemplari di B-26B ed impiegata per trasporto persone.
  • A-26C: versione impiegato nel bombardamento/attacco; ne vennero costruiti 1.091 esemplari alcuni dei quali vennero successivamente convertiti all’impiego civile.
  • RB-26C: versione disarmata ed impiegata per la ricognizione fotografica; gli aerei di questa versione erano ottenuti dalla conversione di B-26C ed impiegavano macchine fotografiche e apparati illuminanti per la ricognizione fotografica notturna.
  • TB-26C: versione disarmata ed impiegata in addestramento, ottenuta dalla conversione di esemplari di B-26C.
  • XA-26D: prototipo per la versione A-26D con motori R-2800-83 di produzione Chevrolet e armata con otto mitragliatrici da 12.7mm alloggiate nel muso solido e 6 mitragliatrici di uguale calibro nelle ali; lo sviluppo di questa versione venne cancellato alla fine della guerra.
  • XA-26E: prototipo per la versione da attacco A-26E. Simile alla XA-26C ma con muso vetrato: un ordine per la produzione di 2.150 aerei di questo tipo venne cancellata a causa delle gine della guerra.
  • XA-26F: prototipo per la versione A-26F dotata di due motori R-2800-83 da 2.100 cavalli ciascuno, eliche quadripala e motore a getto General Electric J31 installato nella parte posteriore della fusoliera. Era destinata ad essere impiegata come bombardiere veloce e il prototipo raggiunse effettivamente una velocità di circa 700 Km/h ma le prestazioni vennero considerate insoddisfacenti e la versione non entrò in produzione.
  • A-26Z: designazione non ufficiale per una versione post bellica dell’A-26; avrebbe impiegato due motori Pratt & Whitney R-2800 radiali di maggior potenza, vetratura dell’abitacolo più alta, l’intero abitacolo ridisegnato e serbatoi addizionali sganciabili alle estremità alari. La produzione doveva essere suddivisa in A-26G con muso solido e A-26H con muso vetrato ma, nell’ottobre del 1945, l’USAAF decise che il numero di A-26 in servizio era sufficiente per le esigenze post-belliche e quindi la versione “A-26Z” non entrò in produzione.
  • JD-1: designazione impiegata dalla Marina Militare americana per indicare due aerei, ottenuti dalla conversione di un A-26B e di un A-26C oltre a 150 A-26 di entrambi i tipi ottenuti a guerra finita ed impiegati a terra per il traino bersagli in addestramento e successivamente come centri di controllo volanti per l’impiego di droni e aerei da collegamento generale.
  • YB-26K: esemplare “fuori serie” cui vennero applicate parecchie modifiche sostanziali tra le quali: motori R-2800-103W con eliche a spinta invertibile, eliminazione delle sei mitragliatrici alari, ali rinforzate, doppi comandi, nuova avionica, serbatoi supplementari sganciabili.
  • B26K: versione ottenuta dalla conversione “sul campo” di 40 B-26B e un B-26B con numerose modifiche tra le quali: installazione di motori R-2800-52W da 2.800 cavalli, eliminazione delle sei mitragliatrici alari. Questi aerei vennero impiegato in Vietnam, in particolare nel maggio 1966 dove tornarono ad essere designati A-26A. Vennero radiati nel 1969.
  • RB-26L: 2 RB-26C modificati per essere impiegati come ricognitori fotografici notturni.
  • B-26N: designazione non ufficiale usata per i B-26 impiegate dall’aviazione francese in Algeria per la caccia notturna. Questi aerei erano B-26C modificati con l’adozione di radar inglesi AI Mk X ottenuti dai caccia notturni Meteor NF11 ritenuti obsoleti, due pod subalari con due mitragliatrici da 12.76mm ciascuno e pod armati con razzi SNEB.

Informazioni aggiuntive

  • Nazione: USA
  • Modello: Douglas A-26 Invader
  • Costruttore: Douglas Aircraft Co.
  • Tipo: Bombardamento
  • Motore:

    2 Pratt & Whitney R-2800-27 Double Wasp, radiali a 18 cilindri raffreddati ad aria da 2.000 HP ciascuno.

  • Anno: 1944
  • Apertura alare m.: 21.33
  • Lunghezza m.: 15.24
  • Altezza m.: 5.64
  • Peso al decollo Kg.: 15.676
  • Velocità massima Km/h: 571
  • Quota massima operativa m.: 6.750
  • Autonomia Km: 2.250 
  • Armamento difensivo:

    10 mitragliatrici

  • Equipaggio: 3
  • Bibliografia – Riferimenti:
      

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