North American B-25 Mitchell, bombardiere bimotore americano

North American B-25 Mitchell

di redazione
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Il Mitchell fu il bombardiere medio alleato più prodotto della guerra ed alcuni esemplari rimasero in servizio nelle aviazioni di paesi minori fino agli sessanta.

Il 18 aprile 1942 sedici bombardieri di questo tipo furono protagonisti di un’impresa storica: decollati dalla portaerei Hornet riuscirono a bombardare Tokyo per poi atterrare in territorio cinese. Gli effetti del bombardamento in sè furono irrilevanti, ma l’azione contribuì a risollevare il morale della popolazione americana, che vedeva le proprie truppe continuamente respinte nel Pacifico, e viceversa sottopose i giapponesi che ritenevano inviolabile il proprio territorio ad una vera doccia fredda.

La variante H, in cui il muso vetrato venne sostituito da uno solido e armata con un cannone da 75 mm. si dimostrò efficacissima, soprattutto nel ruolo antinave, mentre altre, dotate di numerose mitragliatrici nel muso, si specializzarono nell’attacco al suolo.

Il Mitchell è un bimotore monoplano ad ala media, carrello retrattile di tipo triciclo anteriore, propulso da due motori raffreddati ad aria.

Principali varianti del North American B-25 Mitchell

  • NA-40: versione bimotore, con sei uomini di equipaggio costruita per rispondere a un bando dell’USAAF per un aereo da attacco. Era propulsa da 2 motori Pratt & Whitney R-1830-56C3G radiali da 1.100 cavalli. L’apertura alare era di 20.12 metri, la lunghezza di 14.71m. Il primo volo avvenne il 29 gennaio 1939 e l’aereo dimostrò di essere sottopotenziato e instabile
  • NA-40B: lo NA-40B (a volte indicato anche come NA-40-2) era un aereo ottenuto dalla modifica del prototipo NA-40 con due motori Wright R-2600-A71-3 radiali da 1.600 cavalli e altre modifiche minori. Volò per la prima volta il 1 marzo 1939 ma precipitò in un incidente di volo l’11 aprile 1940
  • B-25: versione iniziale in produzione, propulsa con due motori R-2600-9 da 1350hp con un carico utile di 1600 Kg tra bombe e armamento difensivo. Aveva tre mitragliatrici da .30in nel muso, in posizione ventrale e laterale con una mitragliatrice da .50in in coda. I primi 9 esemplari prodotti avevano le ali con angolo di dietro costante, a causa di una bassa stabilità l’ala venne ridisegnata e il diedro venne eliminato alle estremità. Ne furono costruiti 24 in totale
  • B-25A: questa versione includeva modifiche per rendere l’aereo più adatto al combattimento, tra queste c’erano i serbatoi di carburante autostagnanti, corazzatura per l’equipaggio e una torretta di coda migliorata. Non ci furono cambiamenti all’armamento. Ne furono costruiti 24 e vennero indicati RB-25A a partire dal 1942 per indicare che erano obsoleti
  • B-25B: questa versione era priva del cannone di coda e delle mitragliatrici difensiva rimpiazzati da una torretta retrattile nella parte posteriore della fusoliera e una torretta ventrale controllata a distanza, ciascuna armata con una coppia di mitragliatrici da 12.7mm. Ne vennero costruiti 120 di cui 23 furono impiegati dalla Royal Air Force con il nome di Mitchell Mk I. Questa versione fu usata nel Raid di Doolittle
  • B-25C: versione migliorata, derivata dalla B-25B con motori Wright R-2600-13 con dispositivi anti ghiaccio. La postazione del navigatore venne migliorata e l’armamento nel muso venne aumentato a due mitragliatrici da 12.7mm, una fissa e una brandeggiabile. Il B-25C fu la prima versione del B-25 in produzione di massa, venne impiegata anche dalla Gran Bretagna con il nome di Mitchell II, in Canada, Cina, Olanda e in Unione Sovietica. Ne furono costruiti 1.625 esemplari in totale
  • B-25D: questa versione era sostanzialmente identica alla B-25C solo che veniva prodotta negli impianti di Kansas City, in Kansas, mentre i B-25C erano prodotti a Inglewood, in California. Gli ultimi esemplari prodotti, B-25D2, avevano delle modifiche all’armamento difensivo. Ne furono costruiti 2290
  • F-10: sigla usata per indicare 45 B25-D modificati per essere impiegati nella ricognizione fotografica. Gli aerei erano privi di tutto l’armamento, della corazzatura e dei dispositivi per il puntamento. Aveva tre macchine fotografiche K.14, una orientata verso il basso e altre due montate nel muso con angoli obliqui. Una quarta macchina fotografica puntata verso il basso poteva essere installata nella parte posteriore della fusoliera. Pur progettati originariamente per il combattimento questi aerei vennero usati soprattutto per la creazione di mappe geografiche
  • B-25D Meteo: nel 1944 4 B-25D vennero convertiti per essere impiegati nella ricognizione meteorologica.
  • XB-25E: un unico B-25C venne modificato per testare gli impianti anti ghiaccio che sfruttavano il calore dei gas di scarico dei motori per riscaldare il bordo d’attacco delle ali e degli impennaggi. L’aereo venne testato per due anni, a partire dal 1942. Il sistema si dimostrò efficace ma non venne usato fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Molti B-25 sopravvissuti al conflitto vennero successivamente dotati dell’impianto sperimentato sull’XB-25E
  • XB-25F-A: un unico esemplare di B-25C usato per sperimentare un sistema anti ghiaccio che usava delle bobine elettriche per riscaldare il bordo d’attacco delle ali e degli impennaggi. I risultati delle prove furono peggiori di quelli ottenuti con lo XB-25E
  • XB-25G: un unico esemplare di B-25C modificato come cannoniera volante e privo del muso trasparente, sostituito da un muso solido con due mitragliatrici da 12.7mm e un cannone M4 da 75mm, l’arma più pesante mai imbarcata da un aereo americano
  • B-25G: serie di produzione derivata dallo XB-25G. I modelli in produzione differivano dal prototipo per un aumento della corazzatura difensiva e del carburante imbarcato. Un B-25G venne ceduto che lo indicò Mitchell II (come i B-25C). Ne furono costruiti in totale 463 esemplari di cui 62 derivati dalla modifica di B-25C
  • B-25H: versione migliorata della B-25G, aveva la torretta dorsale spostata in posizione più avanzata, subito dietro l’abitacolo dei piloti. Aveva due ulteriori mitragliatrici da 12.7mm in posizione fissa nel muso e dalla H-5 in poi altre 4 armi montate in gondole in fusoliera. AL posto del cannone pesante M-4 da 75mm montava il più leggero T13E1
  • B-25J-NC: la versione era una via di mezzo tra la B-25D e la B-25H. Aveva il muso trasparente ma molti aerei in produzione furono modificati per usare il muso solido. Era armato con 14-18 mitragliatrici montate per sparare verso il davanti in missioni di mitragliamento, compresi i due cannoncini della torretta dorsale. La RAF ricevette 316 aerei che vennero indicati con il nome di Mitchell III. La serie J fu l’ultima versione del B-25 prodotta in serie, ne furono costruiti 4.318
  • CB-25J: versione da trasporto
  • VB-25J: sigla usata per un certo numero di aerei modificati e impiegati come trasporto VIP. L’ultimo lasciò il servizio nel maggio 1960
  • TB-25D: originariamente indicato con la sigla AT-24A (Advanced Trainer Model 24, Version A), versione da addestramento derivata dalla B-25D, spesso priva della torretta dorsale. Ne furono costruiti 60
  • TB-25G: indicato anche come AT-24B era la versione da addestramento derivata dalla B-25G
  • TB-25C: indicato anche come AT-24C era la versione da addestramento derivata dalla B-25C
  • TB-25J: indicato anche come AT-24D era la versione da addestramento derivata dalla B-25J, 600 aerei di questo tipo vennero modificati dopo la conclusione della guerra
  • TB-25K: versione da addestramento per il radar del controllo del fuoco Hughes E-1, 117 esemplari costruiti
  • TB25L: versione da addestramento piloti Hayes
  • TB-25M: versione da addestramento per il radar del controllo del fuoco Hughes E-5, 40 esemplari costruiti
  • TB-25N: versione da addestramento navigatori Hayes
  • PBJ-1C: versione per la marina derivata dalla B-25C, sesso dotata di radar di ricerca e impiegata come anti sommergibile
  • PBJ-1D: versione per la marina e i marines derivata dalla B-25D, aveva una singola mitragliatrice da 12.7 nella postazione di coda e laterale come nel B-25H. Era spesso dotata di radar per la ricerca e venne usata come anti sommergibile
  • PBJ-1G: designazione usata dalla marina e i marines per i B-25G, impiegata solo nei test
  • PBJ-1H: designazione usata dalla marina e i marines per i B-25H. Un PBJ-H venne modificato per poter decollare e atterrare su portaerei e venne testata con successo sulla Shangri-La ma non entrò in produzione
  • PBJ-1J: designazione usata dalla marina per i B-25J. Aveva delle modifiche nella radio e in altre parti della strumentazione. Oltre all’armamento standard i marines spesso aggiungevano dei razzi da 5pollici in rastrellere sotto le semiali, un radar di ricerca per l’impiego anti nave e anti sommergibile.

Informazioni aggiuntive

  • Nazione: USA
  • Modello: North American B-25A Mitchell
  • Costruttore: North American Avition inc.
  • Tipo: Bombardamento
  • Motore:

    2 Wright R-2600-9 Cyclone, radiali a 14 cilindri, raffreddati ad aria, da 1.700 HP ciascuno.

  • Anno: 1941
  • Apertura alare m.: 20.60
  • Lunghezza m.: 16.48
  • Altezza m.: 4.80
  • Peso al decollo Kg.: 12.292
  • Velocità massima Km/h: 507 a 4.570 m.
  • Quota massima operativa m.: 8.230
  • Autonomia Km: 2.170 
  • Armamento difensivo:

    5 mitragliatrici

     

  • Equipaggio: 3-6
  • Bibliografia – Riferimenti:
      

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