L'aereo da attacco al suolo Ilyushin Il-10 della VVS

Ilyushin Il-10

di redazione
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Il prototipo dell’Il-10 volò per la prima volta nel 1944 e nel progetto erano state incluse tutte le modifiche ed i miglioramenti che si erano rivelati necessari nell’impiego dell’Il-2.

Il risultato fu un aereo ancora migliore del predecessore, più potente, grazie all’adozione di un nuovo motore, meglio armato, dato che le mitragliatrici erano state sostituite con cannoni da 20 mm. e con una protezione passiva per il pilota, il motore e le parti più vulnerabili dell’aereo ancora maggiore.

L’Ilyushin Il-10 terminò la sua carriera operativa negli anni cinquanta, partecipando alla guerra di Corea.

L’Ilyushin Il-10 fu un aereo d’attacco al suolo monomotore monoplano progettato dall’OKB Ilyushin negli ultimi anni della Seconda Guerra Mondiale per rimpiazzare il precedente e famoso Il-2 Šturmovik. Pur entrando in servizio troppo tardi per partecipare su larga scala alle operazioni belliche contro la Germania nazista, l’Il-10 si rivelò un degno successore del suo predecessore, restando in servizio nell’aviazione sovietica per tutti gli anni ’50 e venendo esportato in numerosi paesi del Patto di Varsavia e filosovietici.

Robusto, potentemente armato e pesantemente corazzato, l’Il-10 si guadagnò in Occidente il soprannome di “Beast” (Bestia) per la sua capacità di incassare danni e continuare a combattere. Prodotto in oltre 6.100 esemplari in Unione Sovietica e Cecoslovacchia, partecipò alla guerra di Corea e ai primi conflitti della Guerra Fredda, lasciando un’impronta duratura nella storia dell’aviazione militare.

Avia B-33 Cecoslovacco nel 1954
Avia B-33 Cecoslovacco nel 1954
Foto di Umeyou – Own work, CC BY-SA 3.0, link

Sviluppo e produzione

Le origini dell’Il-10 risalgono al 1943 quando, forti dell’esperienza maturata con l’Il-2, i vertici dell’aeronautica sovietica emisero un requisito per un nuovo velivolo d’attacco in grado di operare ancora più vicino al fronte, a supporto diretto delle truppe di terra. Le specifiche richiedevano una velocità e manovrabilità superiori per evadere il fuoco contraereo leggero, una corazzatura rinforzata attorno a pilota e organi vitali e un armamento potenziato.

Sergej Ilyushin rispose al requisito con un progetto derivato dal precedente Il-1, un caccia pesantemente corazzato poi abbandonato. Ribattezzato Il-10, il nuovo modello era un monoplano ad ala bassa di costruzione interamente metallica, con grande cura posta nella protezione dell’equipaggio, del motore e dei serbatoi. Il cuore della cellula era una vasca corazzata spessa fino a 8 mm che racchiudeva la cabina di pilotaggio e la parte anteriore della fusoliera.

L’Il-10 volò per la prima volta nell’aprile 1944, entrando in competizione con il più leggero e agile Sukhoi Su-6. Nonostante quest’ultimo fosse considerato da alcuni un progetto migliore, alla fine prevalse la familiarità dei comandi sovietici con la formula Ilyushin e la maggiore capacità di carico bellico dell’Il-10. Nell’agosto 1944 Stalin in persona ne ordinò la produzione di massa per equipaggiare i reparti al fronte.

I primi Il-10 di serie uscirono dalle fabbriche di Kuybyshev nel settembre 1944 e ne furono consegnati 99 entro la fine dell’anno nonostante problemi di gioventù ai propulsori. Dal 1945 l’aereo ricevette la capacità di trasportare razzi non guidati, il che ne aumentò notevolmente la flessibilità d’impiego. La produzione terminò nel 1949 dopo 4.600 esemplari; gli ultimi due anni vennero costruiti nello stabilimento n.64.

Dal 1953 al 1954 venne prodotta in 146 esemplari una versione migliorata con la designazione di Il-10M, caratterizzata da alcune modifiche aerodinamiche per migliorare la maneggevolezza. Nel 1951 la Cecoslovacchia acquisì una licenza di produzione e iniziò a fabbricare l’Il-10 con la sigla di Avia B-33, realizzandone circa 1.200 unità fino al 1956. Il totale di Il-10 prodotti, comprese le versioni da addestramento e quelle su licenza, ammonta quindi a 6.166 velivoli.

Tecnica e armamento

Dal punto di vista tecnico l’Il-10 si presentava come un robusto monoplano ad ala bassa di costruzione interamente metallica. La struttura dell’ala e della fusoliera era in duralluminio, con ampio uso di corazzature spesse fino a 8 mm a protezione di cabina di pilotaggio, motore e serbatoi. Il parabrezza era costituito da un blocco di vetro blindato spesso 64 mm. Il peso totale della corazzatura raggiungeva i 994 kg, quasi un quinto della massa a vuoto.

L’armamento si basava su due cannoni Volkov-Yartsev VYa-23 da 23 mm con 150 colpi ciascuno e due mitragliatrici ShKAS da 7,62 mm con 750 colpi, tutti installati nelle ali. Per la difesa posteriore c’era una mitragliatrice UBT da 12,7 mm brandeggiabile su un arco orizzontale di 100 gradi. Dal 1947 i VYa-23 vennero rimpiazzati da cannoni Nudelman-Suranov NS-23 sempre da 23 mm, mentre la mitragliatrice dorsale divenne una Berezin B-20 da 20 mm.

Il carico bellico offensivo era di 400 kg in configurazione standard e 600 kg in overload, trasportato in due vani bombe alari e su attacchi subalari. In genere comprendeva bombe a frammentazione o perforanti da 2-100 kg per attacchi a bassa quota contro fanteria e corazzati. Dall’aprile 1945 vennero aggiunti quattro punti d’aggancio per razzi non guidati RS-82 o RS-132 che ne aumentarono il raggio d’azione utile.

La propulsione era affidata al collaudato Mikulin AM-42, un 12 cilindri a V rovesciata raffreddato a liquido in grado di erogare 1.770 CV in continuo e 2.000 CV al decollo. Il motore azionava un’elica tripala metallica AV-5L-24 del diametro di 3,6 metri. I serbatoi interni avevano una capacità totale di 730 litri di benzina. L’autonomia raggiungeva gli 800 km.

Impiego operativo

I primi Il-10 raggiunsero i reparti da addestramento della V-VS nell’ottobre 1944 ma solo una manciata fece in tempo a partecipare alle ultime offensive sul Fronte Orientale nella primavera del 1945. In particolare, il 78° e 108° Reggimento Guardie d’assalto e il 118° Reggimento d’assalto impiegarono gli Il-10 in azione a partire dalla metà di aprile, subendo alcune perdite per il fuoco contraereo ma dimostrando comunque l’efficacia del progetto.

Gli equipaggi apprezzarono subito la maggiore velocità e manovrabilità rispetto all’Il-2, che consentiva di evitare più facilmente la contraerea leggera, e la potenza di fuoco incrementata, specie con l’introduzione dei razzi. Nei duelli con i caccia tedeschi l’Il-10 si dimostrò un osso duro, in grado di assorbire molti colpi grazie alla corazzatura.

Dopo la resa della Germania, l’Il-10 partecipò brevemente anche alla guerra contro il Giappone nell’agosto 1945, quando il 26° Reggimento d’assalto dell’aviazione della Marina del Pacifico attaccò con successo navi e convogli nipponici nella penisola coreana. Con la fine del conflitto mondiale, l’Il-10 divenne il principale aereo d’attacco al suolo delle forze armate sovietiche, ruolo che mantenne per tutti gli anni ’40 e ’50.

Dal 1949 l’Il-10 cominciò a essere fornito in grandi numeri agli alleati del Patto di Varsavia e ad altre nazioni amiche come Corea del Nord e Yemen. La Polonia ricevette 120 Il-10 e 281 B-33, impiegandoli fino al 1959. La Cecoslovacchia schierò 86 Il-10 e circa 600 B-33 fino al 1960. Altri utilizzatori furono Ungheria (159 aerei), Romania (170), Bulgaria e Repubblica Popolare Cinese.

L’impiego bellico più rilevante dell’Il-10 nel dopoguerra fu con l’aviazione nordcoreana durante le fasi iniziali della guerra di Corea (1950-1953). Un centinaio di esemplari, inquadrati nel 57° Reggimento d’assalto, inflissero pesanti perdite alle truppe sudcoreane prima dell’intervento americano, per poi subire a loro volta perdite elevate negli scontri con i più moderni jet F-86 Sabre dell’USAF.

Nel gennaio 1955 gli Il-10 cinesi parteciparono agli scontri con le forze nazionaliste di Chiang Kai-Shek sulle isole di confine nello Stretto di Taiwan, conseguendo alcuni successi. Rimasero in servizio con l’aeronautica di Pechino fino al 1972, quando vennero definitivamente radiati e sostituiti dai più moderni cacciabombardieri Nanchang Q-5, sviluppati a partire dal MiG-19. Con l’aviazione yemenita, i B-33 cecoslovacchi restarono in linea fino agli anni ’60.

Ilyushin Il-10M  del museo di Monino (Mosca)
Ilyushin Il-10M del museo di Monino (Mosca)
Foto ri RuthAS – Own work, CC BY 3.0, link

Conclusioni

L’Ilyushin Il-10 fu l’ultimo e il più perfezionato di una stirpe di aeroplani d’assalto corazzati che dominarono i cieli del Fronte Orientale nella Seconda Guerra Mondiale. Pur arrivando troppo tardi per partecipare in massa alle ultime battaglie contro la Germania nazista, beneficiò dell’esperienza accumulata con il precedente Il-2 Šturmovik, di cui migliorò prestazioni, corazzature e potenza di fuoco.

Versatile, robusto e pesantemente protetto, l’Il-10 si confermò un devastante aereo d’appoggio tattico, in grado di operare a stretto contatto con le truppe di terra e di sopravvivere anche in ambiente ad alta intensità di fuoco contraereo. La sua corazzatura lo rendeva estremamente resistente ai colpi, mentre il suo pesante armamento gli permetteva di affrontare con successo anche i caccia nemici.

Prodotto in oltre 6.000 esemplari, l’Il-10 equipaggiò i reparti d’assalto e supporto tattico di USSR, Polonia, Cecoslovacchia e altri paesi filosovietici per tutti gli anni ’50, partecipando ai conflitti periferici della Guerra Fredda come la guerra di Corea e la crisi dello Stretto di Taiwan. Amato dai piloti per la sua robustezza e temuto dal nemico per la sua capacità di incassare danni, si guadagnò il soprannome di “Bestia”.

Nonostante i limiti dovuti alla propulsione ad elica in un’epoca di crescente diffusione del jet, l’Il-10 scrisse un’importante pagina nella storia dell’aviazione militare, contribuendo a definire e perfezionare la dottrina del supporto aereo ravvicinato nel secondo dopoguerra. La sua eredità sopravvive nei moderni aerei d’attacco come il russo Sukhoi Su-25 Frogfoot e l’americano Fairchild A-10 Thunderbolt II.

Principali varianti dell’Ilyushin Il-10

  • Il-10: prima versione, in produzione di serie dal settembre 1944 al 1949
  • Il-10U o UIl-2: versione biposto da addestramento derivata dall’Il-10 standard e prodotta dal 1945 al 1947
  • Avia B-33: versione prodotta su licenza in Cecoslovacchia dall’industria Avia dal 1951 al 1956
  • Avia CB-33: versione prodotta su licenza in Cecoslovacchia dell’Il-10U
  • Il-10M: versione migliorata con dimensioni differenti ed armamento potenziato, costruita dal 1953 al 1954

Informazioni aggiuntive

  • Nazione: URSS
  • Modello: Ilyushin Il-10
  • Costruttore: Industrie di Stato
  • Tipo: Assalto
  • Motore:

    Mikulin AM.42, a 12 cilindri a V, raffreddato a liquido, da 2.000 HP

  • Anno: 1944
  • Apertura alare m.: 13.90
  • Lunghezza m.: 12.20
  • Altezza m.: 3.50
  • Peso al decollo Kg.: 6.335
  • Velocità massima Km/h: 500 a 2.800 m.
  • Quota massima operativa m.: -
  • Autonomia Km: 650 
  • Armamento difensivo:

    3 cannoni da 20 mm.

  • Equipaggio: 2
  • Bibliografia – Riferimenti:
     
    • Enzo Angelucci – Paolo Matricardi: Guida agli aeroplani di tutto il mondo: la Seconda Guerra Mondiale (Mondadori) ISBN: ‎ 978-8804313823.
    • Bill Gunston:  The Osprey Encyclopedia of Russian Aircraft 1875–1995. Osprey, 1995. ISBN 1-85532-405-9.
    • airpages.ru
    • Military Factory
     

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