Il bombardiere da attacco al suolo Sukhoi Su-2

Sukhoi Su-2

di redazione
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Il Sukhoi Su-2 fu uno degli aerei sovietici costretti a battersi contro i tedeschi in condizioni di assoluta inferiorità in attesa che entrassero in servizio aerei più moderni.

Benchè all’epoca del progetto, nel 1936, le caratteristiche dell’aereo apparissero moderne, all’attacco della Germania i Su-2 subirono una impressionante serie di perdite che costrinsero le autorità a ritirarlo dal servizio sin dal 1942.

Nel frattempo però era stato possibile accumulare una serie di esperienze che avrebbero portato al progetto dell’Ilyushin Il-2, il miglior aereo da bombardamento e attacco al suolo di tutta la guerra.

Il Sukhoi Su-2 fu un monomotore da attacco al suolo ad ala bassa sviluppato in Unione Sovietica nella seconda metà degli anni ’30 dal giovane e promettente ingegnere Pavel Osipovič Suchoj. Impiegato dai reparti della V-VS, l’aeronautica militare sovietica, nel periodo iniziale della Seconda Guerra Mondiale, si dimostrò però inadeguato al ruolo per cui era stato concepito venendo rapidamente surclassato dal ben più efficace Ilyushin Il-2 Šturmovik.

Su-2 esposto all'ingrosso del museo della Grande Guerra Patriottica a Mosca
Su-2 esposto all’ingrosso del museo della Grande Guerra Patriottica a Mosca
Di User:Simm – Opera propria, CC BY-SA 2.5, link

Origini e sviluppo

Le origini del Su-2 risalgono al 1936 quando le autorità militari sovietiche emisero una specifica per un nuovo velivolo multiruolo in grado di effettuare missioni di ricognizione aerea e attacco al suolo leggero. Il compito di realizzare il nuovo aereo fu assegnato al numeroso ufficio tecnico (OKB) Nr. 156 diretto da Andrej Nikolaevič Tupolev che a sua volta delegò il progetto a Pavel Suchoj, uno dei suoi più brillanti collaboratori.

Suchoj impostò un velivolo dall’aspetto moderno e filante, ispirato al britannico Fairey Battle che aveva favorevolmente colpito gli osservatori internazionali. Il progetto, identificato come ANT-51 secondo il sistema in vigore nell’OKB di Tupolev, prevedeva una cellula dall’ala monoplana, abitacolo chiuso per due persone, carrello retrattile e propulsione affidata a un motore radiale.

Il prototipo, motorizzato con uno Shvetsov M-62 da 820 CV, volò per la prima volta il 25 agosto 1937 nelle mani del pilota collaudatore Mihaíl Mihájlovič Grómov, raggiungendo una velocità massima di 403 km/h a 4700 metri di quota. Le prestazioni, pur se inferiori alle attese, furono ritenute promettenti e si decise di sviluppare una nuova versione dotata di un motore più potente.

Equipaggiato con un radiale Tumansky M-87 da 1000 CV, il secondo prototipo toccò i 468 km/h convincendo le autorità ad avviarne la produzione in serie con la denominazione ufficiale di BB-1 (bombardiere a corto raggio). Nel 1940 il BB-1 fu ridenominato Su-2 in onore del suo progettista e il motore M-87, rivelatosi inaffidabile, fu rimpiazzato dal più potente Tumansky M-88 da 1100 CV che consentì di raggiungere i 512 km/h in una versione alleggerita.

Tecnica

Il Su-2 era un monoplano ad ala bassa di costruzione mista in legno e metallo. La fusoliera aveva struttura in legno rivestita in compensato, tranne l’abitacolo biposto che era corazzato con piastre di acciaio spesse fino a 9 mm.

L’ala aveva centine in duralluminio e longheroni in acciaio con rivestimento lavorante, solo le superfici di controllo erano rivestite in tela. Il carrello era triciclo posteriore con le gambe principali che rientravano nelle semiali con movimento verso l’interno.

La propulsione era affidata nella versione più diffusa a un motore radiale Shvetsov M-82 14 cilindri doppia stella da 1400 CV racchiuso in una cofanatura metallica e abbinato a un’elica tripala. L’armamento comprendeva quattro mitragliatrici ShKAS da 7,62 mm nelle semiali più una quinta brandeggiabile in una torretta dorsale. Il carico bellico offensivo arrivava a 600 kg di bombe o 10 razzi non guidati RS-82 o RS-132 agganciati sotto le ali.

Impiego operativo

I primi Su-2 raggiunsero i reparti della V-VS nella seconda metà del 1940 ma il loro vero battesimo del fuoco avvenne nei drammatici giorni successivi all’attacco tedesco all’URSS del giugno 1941. In quel momento circa un centinaio di Su-2 risultavano in servizio nelle unità di prima linea schierate a difesa dei confini occidentali.

Fin dalle prime missioni fu subito evidente l’inadeguatezza del Su-2 nello scontro con i veloci ed agguerriti caccia della Luftwaffe. Lento e poco manovriero, scarsamente protetto e dotato di un armamento difensivo insufficiente, il bimotore sovietico si rivelò una facile preda per i Bf 109F tedeschi che insieme alla contraerea lo abbatterono in gran numero.

Nonostante le pesanti perdite, la carenza di alternative costrinse i sovietici a impiegare i Su-2 in attacchi a bassa quota contro le colonne corazzate della Wehrmacht, missioni in cui dimostrarono tutta la loro vulnerabilità e inefficacia. Nemmeno le modifiche tentate per migliorarne le prestazioni, come l’adozione di un motore più potente e l’incremento del carico bellico, riuscirono a porre rimedio ai difetti di base del progetto.

Già alla fine del 1941, con l’arrivo dei ben più efficaci cacciabombardieri Il-2, i Su-2 iniziarono a essere relegati a compiti secondari ma continuarono a operare fino all’inizio del 1944 quando furono definitivamente ritirati dal servizio. Le perdite complessive di questo sfortunato velivolo, complice anche l’inesperienza iniziale dei piloti, furono elevatissime. Si stima che all’inizio dell’operazione Barbarossa fossero in linea circa 250 Su-2: dopo sei mesi ne restavano solo poche decine.

Analisi

Nel complesso il Su-2 si rivelò un modello deludente, incapace di svolgere in modo soddisfacente i compiti per cui era stato progettato. Pur se concepito secondo criteri moderni per l’epoca, con una cellula filante e pulita, un abitacolo chiuso e il carrello retrattile, peccava di una mancanza di visione globale.

Concepito come ricognitore veloce, mancava della robustezza e della potenza di fuoco necessarie per operare efficacemente nei cieli ostili del fronte orientale, dove la supremazia aerea era in mano ai tedeschi. Il ridotto carico bellico lo rendeva poco efficace anche come bombardiere tattico, ruolo nel quale fu rapidamente soppiantato dai bimotori Petlyakov Pe-2 e Tupolev Tu-2.

Alcuni storici hanno evidenziato come lo sviluppo del Su-2 abbia sofferto della mancanza di un preciso indirizzo da parte delle autorità militari e di una scarsa cooperazione con le altre strutture di progettazione aeronautica. Mentre Ilyushin lavorava al vero aereo d’attacco di cui l’URSS aveva bisogno, l’OKB di Suchoj disperse le sue energie in un progetto poco focalizzato.

Nonostante queste critiche è indubbio che il Su-2 abbia rappresentato per il suo giovane progettista una preziosa, anche se dolorosa, esperienza. Dalle ceneri del deludente BB-1 presto sarebbe nata la stirpe dei cacciabombardieri che, con le macchine prodotte da Ilyushin e Yakovlev, avrebbero costituito l’asso dell’aviazione d’assalto sovietica per tutta la guerra. Ma questa è un’altra storia.

Principali varianti del Sukhoi Su-2

  • Su-2: bombardiere leggero o ricognitore biposto, designato inizialmente BB-1
  • ShB: versione progettata specializzata nell’attacco al suolo, dotata di motore M-88A con carrello di atterraggio modificato (le ruote si giravano di 90° per rientrare all’interno delle ali, come ad esempio nel Curtiss P-40 americano). Il carico bellico era incrementato e portato a 600 Kg. Il prototipo venne costruito nel 1940 ma non entrò in produzione dato che nel frattempo si era reso disponibile l’Ilyushin Il-2
  • Su-4: versione migliorata, il motore previsto originariamente era lo Urmin M-90 da 2.100 cavalli, successivamente adottò lo Shvetsov M-82 (da notare che anche alcuni Su-2 di serie usavano lo M-82). A causa di una carenza di duralluminio le componenti strutturali delle ali erano costruite in legno con rivestimento in compensato. L’armamento alare invece delle 4 mitragliatrici ShKAS da 7.62 era di due Berezin UB da 12.7. Ne venne costruito un solo prototipo che non entrò in produzione di massa

Informazioni aggiuntive

  • Nazione: URSS
  • Modello: Sukhoi Su-2
  • Costruttore: Industrie di Stato
  • Tipo: Bombardamento
  • Motore:

    Ehvetsov M.82, radiale a 14 cilindri, raffreddato ad aria, da 1.400 HP

  • Anno: 1940
  • Apertura alare m.: 14.30
  • Lunghezza m.: 10.25
  • Altezza m.: 3.75
  • Peso al decollo Kg.: 4.075
  • Velocità massima Km/h: 485 a 5.850
  • Quota massima operativa m.: 8.800
  • Autonomia Km: 1.200 
  • Armamento difensivo:

    5 mitragliatrici

  • Equipaggio: 2
  • Bibliografia – Riferimenti:
     
    • Enzo Angelucci – Paolo Matricardi: Guida agli aeroplani di tutto il mondo: la Seconda Guerra Mondiale (Mondadori) ISBN: ‎ 978-8804313823.
    • Bill Gunston:  The Osprey Encyclopedia of Russian Aircraft 1875–1995. Osprey, 1995. ISBN 1-85532-405-9.
    • airpages.ru
    • aircraft wiki
     

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