Il Si 204 fu l’aereo standard per l’addestramento degli equipaggi della Luftwaffe e venne usato per tutta la durata della guerra.
Verso la fine del conflitto alcuni esemplari vennero modificati per addestrare i navigatori all’uso del radar.
La costruzione venne affidata a industrie straniere sotto il controllo tedesco, in Francia e Cecoslovacchia.
Il Siebel Si 204 è un bimotore monoplano ad ala bassa, carrello retrattile, propulso da due motori Argus raffreddati a liquido. Complessivamente sono stati costruiti 1.216 esemplari di questo aereo.
Il Siebel Si 204 fu un piccolo aereo da trasporto e addestramento bimotore sviluppato in Germania durante la Seconda Guerra Mondiale. Derivato dal precedente Siebel Fh 104 Hallore, nacque originariamente nel 1938 come aereo da trasporto civile per la compagnia di bandiera Deutsche Luft Hansa (DLH) ma finì per essere prodotto principalmente per la Luftwaffe nel ruolo di addestratore al volo strumentale.
Storia del progetto
Lo sviluppo del Si 204 iniziò nel 1938 in stretta collaborazione tra la DLH e la Siebel con l‘obiettivo di realizzare un piccolo aereo da trasporto passeggeri interamente metallico per 8 passeggeri e 2 membri d’equipaggio. Come di consueto, il committente ufficiale fu il Reichsluftfahrtministerium (RLM), il ministero dell’aviazione del Reich.
Dopo lo scoppio della guerra, il progetto venne riorientato verso un addestratore dotato di una cabina di pilotaggio con ampia finestratura “a scalino”, senza un parabrezza separato per il pilota, una soluzione che si riteneva più adatta per il volo strumentale. Solo i primi due prototipi mantennero la configurazione originaria da trasporto passeggeri.
A causa dell’impegno della Siebel nella produzione su licenza dei bombardieri Junkers Ju 88, l’azienda riuscì a completare solo 15 prototipi nel proprio stabilimento di Halle. La produzione in serie venne quindi assegnata alla francese SNCAN per la versione da trasporto Si 204A e alla cecoslovacca BMM (Böhmisch-Mährische Maschinenfabrik AG) per l’addestratore Si 204D. A queste si aggiunse nel 1943 l’azienda ceca Aero Vodochody.
La produzione della versione D-1 proseguì fino all’ottobre 1944 per la BMM, che poi passò a realizzare parti di ricambio, e fino al gennaio 1945 per la Aero, che completò 541 velivoli sui 486 inizialmente previsti. In totale furono costruiti 1216 esemplari prima della fine della guerra, con alcune linee di montaggio che continuarono a lavorare anche dopo la resa della Germania.
Impiego operativo
Il Si 204D venne impiegato principalmente nelle scuole di secondo e terzo periodo (B- e C-Schulen) e nell’unità di consegna velivoli della Luftwaffe (FÜG 1), probabilmente come aereo da collegamento e trasporto per gli equipaggi che avevano portato al fronte altri aerei. L’impiego nelle scuole di volo strumentale fu sporadico e non vi sono evidenze di un suo utilizzo nelle scuole per operatori radio.
Il Si 204A volò invece soprattutto con le squadriglie da collegamento e trasporto degli alti ufficiali, oltre che con le scuole di volo. Nel luglio 1944 cinque Si 204 furono assegnati per essere convertiti in aerei da combattimento notturno, verosimilmente come preserie del Si 204E, ma non vi sono prove di un loro reale impiego operativo.
Almeno quattro Si 204 volarono con i colori della Luft Hansa. Il primo prototipo venne valutato dalla compagnia sulla base di Praga tra il marzo e il maggio 1941. Il secondo prototipo fu invece impiegato per circa un anno, dalla primavera del 1942 a quella del 1943, su rotte regolari come aereo da trasporto merci.
Pare che un Si 204 sia stato l‘ultimo aereo tedesco abbattuto sul Fronte Occidentale. L’8 maggio 1945, alle 20:00, il tenente K.L. Smith della Ninth Air Force americana a bordo di un caccia P-38 Lightning abbatté un Siebel nei pressi di Rodach, in Baviera.
A fine guerra un Si 204D rimase bloccato a Berlin-Tempelhof mentre un altro esemplare volò fino a Enns, in Austria, dove venne catturato dagli Alleati. Numerosi Si 204 finirono in mano sovietica e volarono in Unione Sovietica con Aeroflot in vari ruoli, dimostrandosi particolarmente adatti alle rotte regionali in Tagikistan. L’Aviazione Polare ne impiegò sette esemplari con pattini da neve in Siberia, ma a causa dei gravi problemi ai motori dovuti al clima rigido, che causarono la perdita di quattro velivoli, il soprannome locale del Si 204 divenne “Giebel”, disastro in russo. L’ultimo Si 204 fu radiato dal servizio nel 1951.
Principali varianti del Siebel Si 204
- Siebel Fh104: precursore della famiglia del Si 204, con parabrezza a gradino e dimensioni leggermente inferiori
- Si 204: 15 prototipi costruiti
- Si 2014 A-0: variante di pre-produzione
- Si 204 A-1: versione in produzione, trasporto passeggeri costruito presso gli impianti della francese SNCAN
- Si 204 D-0: prototipo della versione per addestramento al volo strumentale sviluppato nel protettorato Ceco, consegnato nel gennaio 1943. Complessivamente furono costruiti 44 esemplari delle varie sottoversioni “D”
- Si 204 D-1: versione da addestramento e volo strumentale prodotta dalla Aero e dalla BMM
- Si 204 D-3: versione costruita con ali e piani di coda in legno per risparmiare sull’uso di alluminio
- Aero C-3: versione post-bellica costruita in Cecoslovacchia per addestramento piloti ed equipaggi
- Aero C-103: variante per uso non militare, trasporto passeggeri
- Aero D-33: variante da trasporto passeggeri per uso militare
- SNCAC NC.701 Martinet: variante da trasporto militare, propulsa da due motori SNECMA 12S-00 raffreddati ad aria, da 12 cilindri a V rovesciata
- SNCAC NC.702 Martinet: versione da trasporto passeggeri con parabrezza a gradino
Informazioni aggiuntive
- Nazione: Germania
- Modello: Siebel Si 204 A
- Costruttore: Siebel Flugzeugwerke
- Tipo: Addestramento
- Motore:
2 Argus As 411 a 12 cilindri in linea, raffreddati ad aria da 600 HP ciascuno.
- Anno: 1940
- Apertura alare m.: 21.33
- Lunghezza m.: 11.95
- Altezza m.: 4.25
- Peso al decollo Kg.: 5.600
- Velocità massima Km/h: 364 a 3.000 m.
- Quota massima operativa m.: 7.500
- Autonomia Km: 1.800
- Armamento difensivo:
–
- Equipaggio:
- Bibliografia – Riferimenti:
- Enzo Angelucci – Paolo Matricardi: Guida agli aeroplani di tutto il mondo: la Seconda Guerra Mondiale (Mondadori) ISBN: 978-8804313823.
- Plane Encyclopedia
- Aircraftwalkaround
- The Western Front Museum