Henschel Hs 129: aereo da attacco dal suolo della Luftwaffe

Henschel Hs 129

di redazione
Pubblicato: Ultimo aggiornamento: 551 letture totali

Specializzato nell’assalto e nella lotta anticarro l’Henschel Hs 129 si dimostrò un aereo valido per questi compiti. Le caratteristiche di volo di questo velivolo non erano entusiasmanti, in particolare la velocità era piuttosto bassa, ma ciò era dovuto alla corazzatura che proteggeva il pilota ed all’armamento, particolarmente pesante, adottato.

Il cannone poteva infatti essere da 30 o 40 mm. e fu provata anche l’installazione di un cannone da 75 mm che dava però notevoli problemi di rinculo. Operando principalmente sul fronte russo, lo Hs 129 ottenne buoni successi.

L’Henschel 129 è un monoplano bimotore ad ala bassa, pesantemente armato e corazzato. I motori sono due Argus o Gnome-Rhone a seconda delle versioni.

L’Henschel Hs 129 fu un aereo d’attacco al suolo monomotore ad ala bassa progettato dalla Henschel Flugzeug-Werke AG e impiegato dalla Luftwaffe durante la Seconda Guerra Mondiale. Robusto e pesantemente corazzato, operò principalmente sul fronte orientale e in Tunisia svolgendo missioni di supporto tattico ravvicinato, interdizione e attacco anticarro. Nonostante alcune limitazioni legate alla propulsione e al peso, si dimostrò un efficace velivolo da attacco a bassa quota grazie alla possente dotazione offensiva che arrivò a comprendere cannoni da 30 mm e 75 mm.

Henschel Hs 129B (Wk.Nr. 0385)
Henschel Hs 129B (Wk.Nr. 0385) all’aeroporto Freeman, Indiana, nel 1949

Design e sviluppo

L’origine dell’Hs 129 risale alla metà degli anni ’30 quando, sulla base dell’esperienza maturata dalla Legione Condor nella guerra civile spagnola, emerse la necessità di un velivolo di attacco al suolo specializzato nel supporto diretto alle forze di terra. Nel 1937 il Reichsluftfahrtministerium (RLM) emise una specifica per uno Schlachtflugzeug (aereo d’assalto) corazzato, armato e in grado di operare a bassa quota contro bersagli difficili.

Le ditte Focke-Wulf, Hamburger Flugzeugbau e Henschel presentarono le loro proposte. La Henschel, col suo progetto P.46 che poi divenne l’Hs 129, fu selezionata insieme alla Focke-Wulf per sviluppare due prototipi. Il requisito di usare motori non impiegati su altri velivoli critici si rivelò restrittivo: le proposte dovettero ripiegare sui poco potenti Argus As 410 da 465 PS nonostante il peso elevato.

Il progetto della Henschel, realizzato sotto la guida dell’ing. Friedrich Nicolaus, si basava su una robusta scocca blindata che racchiudeva la cabina di pilotaggio offrendo un’ampia protezione, a scapito dello spazio e della visibilità. La fusoliera corazzata era così stretta che non c’era spazio per la strumentazione, spostata sul muso all’esterno. Anche i finestrini laterali erano piccolissimi.

Il primo prototipo Hs 129 V1 volò il 25 maggio 1939 seguito a breve dal secondo V2, che però andò distrutto il 5 gennaio 1940 quando il pilota non riuscì a recuperare da una picchiata per l’eccessiva rigidità dei comandi. Nonostante i problemi, il progetto fu proseguito in quanto più compatto ed economico di quello della Focke-Wulf.

La preserie Hs 129 A-0 introdusse migliorie all’abitacolo e agli impennaggi. La versione iniziale di produzione A-1 montava due cannoni MG 151/20 da 20 mm e due mitragliatrici MG 17 da 7,92 mm nel muso, più quattro attacchi per bombe da 50 kg. Tuttavia rimaneva insoddisfacente per le scarse prestazioni dei motori Argus. Si dovette attendere la versione B con i più potenti radiali Gnome-Rhône 14M da 700 PS per avere un velivolo impiegabile operativamente.

Impiego operativo

I primi Hs 129 B-1 raggiunsero i reparti sul fronte orientale nell’aprile 1942. Le consegne andarono a rilento, tanto che a novembre ne risultavano in servizio solo 50 esemplari. Le prime esperienze rivelarono che il velivolo era efficace nel ruolo d’assalto, potendo sfruttare la robustezza e l’armamento pesante a bassa quota, ma faticava ad uscire dalla picchiata ed era vulnerabile ai caccia.

Con l’aumentare della minaccia dei carri armati sovietici, gli Hs 129 furono sempre più orientati all’attacco anticarro. Dalla fine del 1942 furono introdotti i B-2 con cannoni MK 103 da 30 mm. Poi fu sperimentato il ancora più potente Bordkanone BK 3,7 da 37 mm in un alloggiamento ventrale. L’apice si ebbe con il B-3 dotato dell’eccezionale cannone BK 7,5 da 75 mm sviluppato dall’arma anticarro standard Pak 40.

Nel 1943 gli Hs 129 presero parte a tutte le principali battaglie sul fronte orientale. A Kursk si dimostrarono efficaci nel contenere le offensive corazzate sovietiche. Nella sacca di Korsun coprirono la ritirata delle truppe tedesche accerchiate. Nelle mani di piloti esperti come Rudolf-Heinz Ruffer rivendicarono numerosi carri nemici distrutti.

Nell’aprile 1943 gli Hs 129 comparvero anche in Tunisia, inquadrati nella Fl.St.28, dove continuarono il loro ruolo di supporto ravvicinato e attacco anticarro fino all’evacuazione finale di maggio. Operarono anche in piccoli numeri nei Balcani e in Ungheria nel 1944-45, ma senza poter influire sull’esito delle operazioni.

Nell’ultimo anno di guerra l’Hs 129 era ormai superato e vulnerabile, rimanendo in servizio solo sul fronte orientale. Dei 865 esemplari costruiti fino al settembre 1944, poche decine erano ancora operativi a gennaio 1945. Le perdite furono pesanti a causa dell’intensificarsi della caccia sovietica e della contraerea. Nelle fasi finali del conflitto gli Hs 129 continuavano a decollare per missioni suicide o di copertura fino all’ultimo.

Henschel Hs 129B-2 con cannone da 75 mm
Henschel Hs 129B-2 con cannone da 75 mm

Principali varianti dello Henschel Hs 129

  • Ha 129 A-0: prototipi
  • Hs 129 A-1: versione in produzione di serie, armata con armamento composto da due cannoni MG 151/20 da 20mm, due mitragliatrici MG 17 da 7.92mm e quattro bombe da 50 Kg sotto la fusoliera
  • Hs 129 B-0: esemplari ottenuti dalla conversione di A-1 montando i motori francesi Gnome-Rhone
  • Hs 129 B-1: versione con motori radiali Gnome-Rhone 14M catturati nella Francia occupata. I motori erogavano al decollo 700 cavalli contro i 465 degli Argus originali.
  • Hs 129 B-2: le consegne del B-2 iniziarono nel maggio 1942, contemporaneamente a quelle dei B-1
  • Hs 129 B-3: il B-3 adottava un cannone anticarro da 75mm derivato dal PaK 40 ed adattato all’uso aeronautico con sistema di caricamento automatico, sistema anti-rinculo e freno di bocca. L’armamento pesava 1.200 Kg, compresi i 12 colpi e metteva l’aereo in grado di distruggere qualsiasi carro armato esistente. L’aumento di peso peraltro causò un ulteriore decadimento delle già non brillanti prestazioni dell’aereo tanto che ne vennero costruiti soltanto 25 esemplari. Sul campo riuscì ad ottenere ottimi risultati ma il numero di esemplari prodotti era insufficiente per dare un contributo significativo all’andamento del conflitto.
  • Hs 129 C: per risolvere i problemi di scarsa potenza dei motori si pensò di usare motori di produzione italiana Isotta Fraschini Delta raffreddati ad aria a V rovesciata da 850 cavalli di potenza per 510 Kg di peso. L’adozione dei due motori italiani si rivelò più complessa del previsto e il progetto andò avanti lentamente tanto che gli impianti di produzione vennero occupati dagli alleati prima ancora che la versione entrasse in produzione di serie.
  • Hs 129 D: versione panificata che avrebbe dovuto adottare due motori Junkers Jumo 211 da 1085 hp opure due BMW 801 da 1539 hp, rimasta allo stadio di progetto

Informazioni aggiuntive

  • Nazione: Germania
  • Modello: Henschel Hs 129 B-1
  • Costruttore: Henschel Flugzeugwerke A.G.
  • Tipo: Caccia Bombardiere
  • Motore:

    2 Gnome-Rhone  14M radiali a 14 cilindri, raffreddati ad aria, da 700 HP ciascuno.

  • Anno: 1942
  • Apertura alare m.: 14.20
  • Lunghezza m.: 9.73
  • Altezza m.: 3.25
  • Peso al decollo Kg.: 5.243
  • Velocità massima Km/h: 407 a 3.800 m.
  • Quota massima operativa m.: 9.000
  • Autonomia Km: 690 
  • Armamento difensivo:

    2 mtiragliatrici, 2 cannoni da 20 mm., 1 cannone da 30 mm.

     

  • Equipaggio: 1
  • Bibliografia – Riferimenti:
     
    • Enzo Angelucci – Paolo Matricardi: Guida agli aeroplani di tutto il mondo: la Seconda Guerra Mondiale (Mondadori) ISBN: ‎ 978-8804313823.
    • War History Online
     

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