Il bimotore multiruolo della Luftwaffe Dornier Do 217

Dornier Do 217

di redazione
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Successore del Dornier 17, il Do 217, pur riproponendone le linee generali, era un aereo più grande e più potente del predecessore. I miglioramenti aerodinamici in particolare, oltre all’adozione di motori di maggiore potenza, rendevano il Do 217 una macchina veloce e dotata di capacità di carico più che doppia.

Nel tentativo di rendere l’aereo adatto al bombardamento in picchiata, furono sperimentati particolari aerofreni che però diedero scarsi risultati.

Oltre al bombardamento, furono costruiti più di 350 aerei di questo tipo in varianti studiate per la caccia notturna, che diedero risultati soddisfacenti; verso la fine della guerra negli aerei adibiti al pattugliamento marittimo, vennero introdotte delle modifiche per trasportare delle bombe teleguidate, particolarmente efficaci nel ruolo antinave.

Il Dornier 217 è un bimotore ad ala media, propulso da due motori radiali o in linea a seconda delle versioni. Nelle varianti da caccia notturna la vetratura nel muso è sostituita da una struttura solida dove si trovano le armi e le antenne radar.

Dornier Do 217E-2
Dornier Do 217E-2

Il Dornier Do 217 fu un bombardiere medio bimotore sviluppato dalla Dornier-Werke GmbH per la Luftwaffe durante la Seconda Guerra Mondiale. Progettato nel 1937 come evoluzione del precedente Do 17 “Fliegender Bleistift” (matita volante), entrò in servizio nel 1941. Nonostante mantenesse una certa somiglianza con il suo predecessore, era un aereo completamente nuovo, più grande, pesante e potente. Grazie alla sua maggiore capienza di carburante e carico bellico, era classificato come bombardiere pesante anziché medio.

Il Do 217 si dimostrò un sistema d’arma polivalente: fu impiegato come bombardiere strategico e tattico, aerosilurante, ricognitore e perfino caccia notturno su tutti i fronti. Partecipò a tutte le principali campagne della Luftwaffe dal 1941 al 1944, dalla Battaglia d’Inghilterra all’operazione Steinbock, dal Mediterraneo al fronte orientale. Ebbe un ruolo di primo piano nella Battaglia dell’Atlantico, affondando decine di mercantili alleati. Equipaggiato con bombe guidate, inflisse anche pesanti perdite alla marina alleata, inclusa la corazzata Roma.

Tuttavia, nonostante le buone prestazioni, l’efficacia del Do 217 andò calando con il progredire della guerra, a causa della crescente inferiorità aerea tedesca. Le perdite furono pesanti, specie nelle incursioni notturne su Londra del 1943-44. Nella lotta contro la RAF si rivelò vulnerabile ai caccia notturni Mosquito. Fu quindi relegato a compiti secondari e la produzione cessò nel 1944. Ciononostante, il Do 217 fu uno dei bombardieri più longevi della Luftwaffe, costruito in circa 1900 esemplari.

Design e sviluppo

Le origini del Do 217 risalgono al 1937, quando il Reichsluftfahrtministerium (RLM) emise una specifica per un nuovo bombardiere veloce medio/pesante capace di operare ad alta quota. La Dornier rispose proponendo una versione ingrandita e migliorata del collaudato Do 17Z. Il nuovo modello, inizialmente designato Do 17R, volò per la prima volta il 4 ottobre 1938.

Nonostante l’apparente somiglianza, il Do 217 era un progetto quasi completamente nuovo. La fusoliera era allungata di 4 metri per ospitare un vano bombe lungo 7 metri. Il muso era ridisegnato, più arrotondato e completamente vetrato. L’ala era ingrandita e irrobustita. Per la propulsione si scelsero i nuovi motori radiali BMW 801 da 1560 CV, nettamente più potenti dei Bramo 323 del Do 17.

Dopo una travagliata messa a punto, il Do 217 entrò in produzione alla fine del 1940 nelle versioni E-1 ed E-2 da bombardamento e ricognizione. Nel corso della guerra furono sviluppate numerose varianti, specializzate per vari ruoli:

  • Versioni E ed M: bombardieri a lungo raggio
  • Versioni K: bombardieri veloci/da picchiata
  • Versioni J: caccia notturni
  • Versioni U ed R: ricognitori

Tecnica

Il Do 217 manteneva l’impostazione generale del Do 17 ma con dimensioni e pesi nettamente superiori. Era un monoplano ad ala bassa, di costruzione interamente metallica. La fusoliera era divisa in tre sezioni: prua vetrata, sezione centrale e coda. L’ala era montata a semisbalzo e aveva un sensibile angolo di freccia. Gli impennaggi erano bideriva con piani orizzontali squadrati. Il carrello era triciclo posteriore con gambe principali retrattili.

La propulsione era affidata a una coppia di radiali BMW 801 o Junkers Jumo 211 nelle prime versioni, sempre abbinati a eliche tripala. Questi motori garantivano una velocità massima di circa 500 km/h e un’autonomia di oltre 2000 km. L’armamento difensivo si basava su mitragliatrici MG 15 o 151 brandeggiabili in postazioni sul muso, dorso, coda e gondola ventrale. In alcune versioni vennero installati cannoni MG 151 da 20 mm e torrette dorsali.

Il vano bombe interno poteva ospitare fino a 4000 kg di ordigni in varie combinazioni (36 SC50, 12 SC250, 6 SC500). Esternamente potevano essere agganciate altre bombe, mine, siluri o missili guidati. L’equipaggio di 4 persone era alloggiato in un abitacolo pressurizzato e riscaldato molto spazioso per l’epoca. Il pilota disponeva di una corazzatura frontale e la strumentazione era completa, inclusi radar, radio, IFF e sistemi di navigazione.

Impiego operativo

Il Do 217 entrò in servizio nella primavera del 1941 con le unità di ricognizione strategica, che lo usarono per sorvolare segretamente l’Unione Sovietica prima dell’invasione. Poco dopo fu assegnato anche ai Kampfgeschwader (stormi da bombardamento), dapprima per missioni di minamento e anti-nave sul Mare del Nord. Nell’aprile 1942 partecipò alle incursioni su Exeter dando inizio ai “Baedeker Blitz”. Da lì operò regolarmente sulla Gran Bretagna, subendo però perdite pesanti.

Nel Mediterraneo, a partire dal 1942, i Do 217 della KG100 specializzati nel lancio di bombe guidate Hs 293 e Fritz-X inflissero dure perdite alla Royal Navy. Danneggiarono gli incrociatori HMS Uganda, USS Savannah e HMS Warspite e affondarono la corazzata Roma e varie unità minori. Altri attacchi missilistici furono portati contro i ponti in Normandia dopo lo sbarco, ma con scarso successo e forti perdite. La vulnerabilità ai caccia rendeva ormai il Do 217 inadatto a operare di giorno.

Come caccia notturno, il Do 217J entrò in linea nel 1942 e fu usato da 11 Gruppen fino a metà 1944, in combinazione con il Bf 110. Era armato con cannoncini e radar Lichtenstein, ma non brillò particolarmente in questo ruolo. Sull’Italia operò anche con la Regia Aeronautica senza ottenere alcuna vittoria confermata. I Do 217 continuarono a operare in missioni notturne su Londra fino al maggio 1944, ma a costo di un forte logoramento. Gli esemplari superstiti furono quindi relegati a compiti di aereo da traino, trasporto e addestramento.

Do 217K-2
Do 217K-2
Foto Bundesarchiv, Bild 101III-Pachnike-041-24A / Pachnike / CC-BY-SA 3.0, CC BY-SA 3.0 de, link

Esemplari superstiti

Purtroppo non esistono Do 217 completi preservati fino ai nostri giorni. Alcuni relitti più o meno integri sono stati recuperati da siti di impatto remoti. Il più completo è uno Do 217M-1 scoperto nel 2019 a 7 metri di profondità nel lago di Jonsvatnet in Norvegia. Si tratta di uno degli aerei abbandonati sul ghiaccio quando questo si sciolse nell’aprile 1940. Il relitto è stato recuperato ed è sottoposto a un complesso processo di restauro al Flyhistorisk Museum di Sola, dove potrà essere esposto al pubblico. Probabilmente si tratta dell’unico Do 217 al mondo con qualche possibilità di essere riportato a un aspetto quasi completo.

Altri relitti degni di nota sono uno J-2 recuperato dal fondo del lago Kreidesee in Germania nel 1997 (esposto al Technikmuseum di Berlino), uno scarno Do 217K-2 conservato al Flyvevapenmuseum di Oslo e sezioni di coda al RAF Museum di Cosford. Per il resto rimangono solo pochi frammenti sparsi per ricordare quello che fu uno dei bombardieri più importanti, polivalenti e longevi della Luftwaffe nella Seconda Guerra Mondiale.

Principali varianti del Dornier Do 217

  • Do 217 A-0: versione di preserie con due motori Daimler Benz DB 601B, ne venne realizzato un solo esemplare che fu impiegato come ricognitore.
  • Dp 217 C-0: preserie per la versione da bombardamento, motori DB 601B e armamento difensivo aumentato, un solo esemplare realizzato.
  • Do 217 E-0: preserie per la versione da bombardamento, motori radiali BMW 801A con fusoliera allungata.
  • Do 217 E-1: versione in produzione di serie, armamento difensivo di 5 mitragliatrici MG 15 da 7.92mm e un cannone MG 151/15 da 15mm.
  • Do 217 E-2: versione da bombardamento orizzontale e in picchiata, armamento difensivo di 3 mitragliatrici MG 15 da 7.92mm, due MG 131 da 13mm e un cannone MG 151/15 da 15mm, armamento difensivo 4.000 Kg di bombe.
  • Do 217 E-3: versione da bombardamento con 7 mitragliatrici MG 15 e un cannone MG FF da 20mm in caccia.
  • Do 217 E-4: versione da bombardamento con motori radiali BMW 801L.
  • Do 217 E-5: versione derivata dalla E-4 con apertura alare aumentata, modificata durante la produzione per il trasporto delle bombe guidate Hs 293.
  • Do 217 H: versione ottenuta dalla conversione di un Do 217 E con motori DB 601 dotati di doppia sovralimentazione.
  • Do 217 G: versione derivata dalla E con motori BMW 801, progettata nel gennaio 1940 e non sviluppata.
  • Do 217 K: versione da bombardamento con motori BMW 801 G-2 riconoscibile per la parte anteriore della fusoliera di nuovo disegno e interamente vetrata.
  • Do 217 K-1: versione standard da bombardamento.
  • Do 217 K-2: versione da bombardamento con apertura alare aumentata e modificata per il trasporto della bombe teleguidate Ruhstahl SD 1400 “Fritz” alloggiate in piloni subalari.
  • Do 217 K-3: versione simile alla K-2 ma capace di trasportare sia le Hs 293 sia le Fritz X.
  • Do 217 M: versione da bombardamento derivata dalla K con motori Daimler Benz DB603A.
  • Do 217 M-1: versione equivalente alla K-1 con motori Daimler Benz.
  • Do 217 M-3: equivalente alla K-3 ma con motori Daimler Benz.
  • Do 217 M-5: versione armata con un’unica Hs 293 alloggiata semi esternamente in una gondola ventrale.
  • Do 217 M-11: versione simile alla K-2 ma con apertura alare maggiorata e capace di operare con le Fritz X.
  • Do 217 J: versione da caccia notturna, basata sulla E ma con muso solido in cui erano sistemate 4 mitragliatrici MG 17 da 7.92 e 4 MG FF da 20mm.
  • Do 217 J-1: versione da incursione notturna
  • Do 217 J-2: versione da caccia notturna priva della stiva per il carico bombe.
  • Do 217 L:  derivata dalla K con cabina di pilotaggio modificata e armamento difensivo differente, un solo esemplare realizzato.
  • Do 217 N: versione da caccia notturna derivata dalla M e armamento simile alla J ma cannoni MG FF sostituiti da MG 151/20 e altri 4 MG 151/20 in configurazione Schrage Musik.
  • Do 217 N-1: versione simile alla J-2.
  • Do 217 N-2: simile alla N-1 ma priva della torretta difensiva.
  • Do 217 P: versione adibita alla ricognizione di alta quota, con due motori DB 603B sovralimentati mediante un DB 605T posto in fusoliera ed azionante i compressori. La versione poteva raggiungere i 16.155 metri di quota.
  • Do 217 R: denominazione usata per i prototipi del Do 317 armati con le Hs 293.

Informazioni aggiuntive

  • Nazione: Germania
  • Modello: Dornier Do 217 E-1
  • Costruttore: Dornier Werke GmbH
  • Tipo: Bombardamento
  • Motore:

    2 B.M.W. 801 MA radiali a 14 cilindri raffreddati ad aria, 1.580 HP ciascuno.

  • Anno: 1940
  • Apertura alare m.: 19.00
  • Lunghezza m.: 18.19
  • Altezza m.: 5.03
  • Peso al decollo Kg.: 14.980
  • Velocità massima Km/h: 515 a 5.200 m.
  • Quota massima operativa m.: 7.500
  • Autonomia Km: 2.300 
  • Armamento difensivo:

    5 mitragliatrici, 1 cannone da 15 mm.

     

  • Equipaggio: 4
  • Bibliografia – Riferimenti:
     
    • Enzo Angelucci – Paolo Matricardi: Guida agli aeroplani di tutto il mondo: la Seconda Guerra Mondiale (Mondadori) ISBN: ‎ 978-8804313823.
    • Military Factory
    • Key Aero
     

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