Supermarine Sea Otter, idrovolante della RAF e Royal Navy

Supermarine Sea Otter

di redazione
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Grazie alle migliori caratteristiche aerodinamiche, il Sea Otter rappresentava un sensibile miglioramento rispetto al Walrus che doveva sostituire nella Fleet Air Arm. La differenza visivamente più evidente tra i due idrovolanti era il motore dato che nel Walrus il propulsore era collegato a un’elica spingente mentre nel Sea Otter  il Bristol Mercury Mk XXX azionava un’elica tri-pala traente.

I compiti principali di questo biplano furono il collegamento ed il soccorso in mare, ed in questo ruolo il Sea Otter rimase in servizio nella marina inglese fino agli anni cinquanta.

Il Sea Otter è un idrovolante biplano a scafo centrale, propulso da un unico motore raffreddato ad aria.

Il Supermarine Sea Otter fu l’ultimo idrovolante biplano progettato dalla Supermarine, nonché l’ultimo biplano ad entrare in servizio sia con la Royal Navy che con la Royal Air Force (RAF) britanniche. Sviluppato come un affinamento del precedente Supermarine Walrus, il Sea Otter era destinato a missioni a più lungo raggio, al bombardamento e ad operare da una più ampia gamma di navi.

Genesi e sviluppo

Le origini del Sea Otter risalgono al periodo immediatamente successivo al primo volo del Walrus, quando il team di progettisti della Supermarine, guidato da R.J. Mitchell, iniziò a lavorare ad una versione migliorata dell’idrovolante, spinta da motori radiali Bristol Aquila o Perseus.

Nel febbraio 1936, Mitchell si consultò con il direttore dello sviluppo tecnico del ministero dell’aviazione per definire le caratteristiche desiderabili del nuovo velivolo. Si decise di puntare su capacità di bombardamento in picchiata, maggior carico utile, autonomia estesa e predisposizione per l’impiego sia da portaerei che da incrociatori.

Tuttavia, i progressi sui due prototipi ordinati furono lenti, a causa degli impegni della Supermarine sui programmi Walrus e Spitfire. La differenza più evidente rispetto al Walrus era nella posizione del motore: anteriore con elica traente sul Sea Otter, posteriore con elica spingente sul predecessore.

Il primo prototipo, matricola K8854T, volò il 23 settembre 1938 ai comandi del capo collaudatore George Pickering. Durante le prove si rese necessario sostituire l’elica bipala originale prima con una tripala e poi con una quadripala dalle pale inclinate di 35° anziché 90°, per facilitare le manovre negli hangar di bordo.

Ribattezzato Sea Otter dopo il terzo volo, il velivolo mostrò prestazioni nettamente superiori, soprattutto in decollo. Nel febbraio 1939 iniziarono le prove di ammaraggio e recupero dalla portaerei HMS Pegasus, che suggerirono alcune modifiche come un diverso profilo del muso e un’elica a giri costanti. In luglio si svolsero i test di lancio con la catapulta.

Produzione limitata

Il 26 gennaio 1940, in seguito alla visita di una delegazione tecnica di alto livello, il Sea Otter fu ordinato in produzione con alcune modifiche, tra cui una velocità di ammaraggio ridotta tramite interventi sulle ali. Un contratto per 190 esemplari fu assegnato alla Blackburn Aircraft, ma cancellato l’anno successivo per l’incapacità dell’azienda di far fronte al carico di lavoro.

Solo nel gennaio 1942 il ministero dell’aviazione emise un ordine di produzione per il Sea Otter, questa volta alla Saunders-Roe, che aveva già costruito i Walrus. Per problemi di raffreddamento, sui velivoli di serie il motore Perseus fu rimpiazzato dal Bristol Mercury XXX con elica tripala. Il primo Sea Otter di produzione volò nel gennaio 1943 pilotato da Jeffrey Quill.

Dei 592 aerei originariamente ordinati, solo 292 furono ultimati, principalmente a causa della riduzione della domanda militare dopo la fine della guerra in Europa. Nel dopoguerra, molti Sea Otter surplus furono convertiti per l’impiego civile come aerei utility, con cabina insonorizzata e riscaldata, 4 posti passeggeri, toilette e stiva per i bagagli.

Supermarine Sea Otter nel 1948
Supermarine Sea Otter nel 1948
Foto di RuthAS – Own work, CC BY 3.0, link

Impiego operativo

Il Sea Otter entrò in servizio operativo nel novembre 1944 ed era ancora in fase di introduzione quando la guerra finì. Fu impiegato principalmente dalla RAF e dalla Royal Navy per missioni di soccorso in mare e pattugliamento marittimo, dimostrando di essere superiore al Walrus nel recupero di equipaggi abbattuti, un ruolo che rimase prioritario anche nel dopoguerra.

Il 19 luglio 1950 il tenente P. Cane effettuò l’ultimo soccorso operativo di un Sea Otter, decollando dalla portaerei HMS Triumph per trarre in salvo il pilota americano di un F4U Corsair abbattuto dalla contraerea e ammarato in mare mosso. Cane riuscì a recuperare l’aviatore e a riportare l’idrovolante sulla Triumph, guadagnandosi la medaglia d’oro dell’aviazione USA.

Dopo la guerra, diverse aeronautiche straniere si affrettarono ad acquisire i Sea Otter, spesso acquistandoli dal governo britannico. La Royal Danish Air Force e il servizio aereo della marina olandese ricevettero 8 velivoli ciascuno, mentre le truppe coloniali francesi ne comprarono 6 per l’impiego in Indocina.

Pur non avendo avuto una parte di primo piano nel conflitto, il Sea Otter diede un contributo apprezzabile negli ultimi mesi di guerra e nel periodo postbellico, distinguendosi per versatilità e robustezza. L’esperienza accumulata sul Walrus permise alla Supermarine di realizzare un idrovolante più moderno ed efficiente, anche se destinato a una produzione limitata.

Oggi il Sea Otter è poco ricordato rispetto ad altri velivoli dell’epoca, ma rappresenta comunque un tassello significativo nella storia dell’aviazione navale britannica. Con esso si chiuse la stagione degli idrovolanti a scafo biplani, soppiantati nel ruolo di ricognitori e soccorritori dagli elicotteri imbarcati. Alcuni esemplari sopravvivono in musei aeronautici, a testimonianza di un progetto solido e longevo.

Principali varianti dell’idrovolante Supermarine Sea Otter

  • Sea Otter MkI: aereo anfibio da ricognizione e collegamento
  • Sea Otter Mk II: aereo anfibio specializzato nelle operazioni di soccorso in mare

Informazioni aggiuntive

  • Nazione: Gran Bretagna
  • Modello: Supermarine Sea Otter Mk. I
  • Costruttore: Saunders-Roe Ltd.
  • Tipo: Ricognizione
  • Motore:

    Bristol Merkury XXX, radiale a 9 cilindri, raffreddato ad aria da 850 HP

  • Anno: 1944
  • Apertura alare m.: 14.03
  • Lunghezza m.: 12.01
  • Altezza m.: 4.93
  • Peso al decollo Kg.: 4.530
  • Velocità massima Km/h: 241 a 1.500 m.
  • Quota massima operativa m.: 4.900
  • Autonomia Km: 1.200 
  • Armamento difensivo:

    3 mitragliatrici

     

  • Equipaggio: 3-4 persone
  • Bibliografia – Riferimenti:
       

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