Il bimotore della RAF de Havilland Dominie

de Havilland Dominie

di redazione
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Il de Havilland Dominie era sostanzialmente un aereo civile usato anche per scopi militari; durante la guerra venne infatti usato come aereo da collegamento e per l’ addestramento, compiti chiaramente poco impegnativi.

Il Dominie è un biplano bimotore, costruito interamente in legno e tela, propulso da due motori raffreddati a liquido. I due motori sono racchiusi in due carenature nelle semiali inferiori contenenti anche il carrello d’atterraggio principale, fisso.

Il de Havilland DH.89 Dragon Rapide, noto come Dominie nella sua versione militare, rappresenta uno degli aerei più versatili e longevi della storia dell’aviazione britannica. Sviluppato nei primi anni ’30 come aereo di linea a corto raggio, questo biplano bimotore si dimostrò così affidabile e adattabile da giocare un ruolo cruciale durante la Seconda Guerra Mondiale e negli anni successivi. La sua storia è un affascinante esempio di come un progetto civile possa essere rapidamente adattato alle esigenze militari in tempo di guerra.

Origini e Sviluppo

Lo sviluppo del Dragon Rapide iniziò nel 1933, quando la de Havilland decise di creare un successore più veloce e confortevole del precedente DH.84 Dragon. Il team di progettazione, guidato da Arthur Ernest Hagg, si basò sul lavoro svolto per il quadrimotore DH.86 Express, essenzialmente creando una versione ridotta e bimotore di quest’ultimo.

Il prototipo del DH.89 effettuò il suo primo volo il 17 aprile 1934 presso l’aerodromo di Hatfield, nell’Hertfordshire. Pilotato dal capo collaudatore H.S. Broad, l’aereo era equipaggiato con due motori Gipsy Six da 200 cavalli ciascuno. Le prove di volo rivelarono prestazioni promettenti, con una velocità massima di circa 157 mph (253 km/h), anche se fu successivamente imposto un limite di 160 mph (257 km/h) per motivi strutturali.

La produzione in serie iniziò rapidamente, e nel novembre 1934 era già a pieno regime. Inizialmente commercializzato come “Dragon Six”, l’aereo fu poi rinominato “Dragon Rapide” e infine semplicemente “Rapide”.

Dragon Rapide dell'Isola di Man
Dragon Rapide dell’Isola di Man
Foto di RuthAS – Own work, CC BY 3.0, link

Caratteristiche Tecniche

Il Dragon Rapide era un biplano bimotore con una struttura principalmente in legno, una caratteristica che lo rese più tardi famoso come “l’aereo più ligneo mai costruito”. Nonostante questa apparente arcaicità, la sua costruzione si rivelò economica, robusta e sorprendentemente duratura.

L’aereo poteva trasportare da 6 a 8 passeggeri, a seconda della configurazione. La sua apertura alare era di 14,6 metri, mentre la lunghezza era di 10,5 metri. Il peso a vuoto era di circa 1.980 kg, mentre il peso massimo al decollo raggiungeva i 2.990 kg.

La propulsione era affidata a due motori de Havilland Gipsy Six, dei sei cilindri in linea raffreddati ad aria, che erogavano ciascuno 200 cavalli. Questi motori azionavano eliche bipala in legno.

Una caratteristica innovativa del Rapide erano i grandi flap, che permettevano atterraggi ripidi e corti, una capacità essenziale sia per le operazioni civili su piccoli aeroporti che per le future missioni militari.

Impiego Prebellico

Il Dragon Rapide entrò in servizio con le compagnie aeree britanniche nell’estate del 1934. La Hillman Airways fu la prima a ricevere l’aereo nel luglio di quell’anno. Presto, il Rapide divenne popolare non solo tra le compagnie aeree, ma anche tra le aziende private, in particolare nel settore petrolifero, dove la sua capacità di collegare rapidamente campi petroliferi distanti lo rese particolarmente utile.

Un episodio che merita di essere citato è l’utilizzo di un Dragon Rapide (G-ACYR) nel luglio 1936 per trasportare il generale Francisco Franco dalle Isole Canarie al Marocco spagnolo, all’inizio della ribellione militare che diede il via alla Guerra Civile Spagnola. Questo evento sottolinea come il Rapide, pur essendo un aereo civile, fosse già coinvolto in eventi di portata storica prima dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale.

La Trasformazione in Dominie

Con l’avvicinarsi della guerra, il potenziale militare del Dragon Rapide divenne evidente. Nel 1938, l’operatore britannico Airwork Limited ordinò nove Rapide da utilizzare come addestratori per la navigazione, in risposta ai cambiamenti nella politica dell’Air Ministry britannico.

Allo scoppio della guerra nel settembre 1939, tutti gli aerei da trasporto civili britannici furono requisiti dal Ministero della Produzione Aeronautica. Molti Dragon Rapide furono immediatamente incorporati nella Royal Air Force (RAF) e nella Royal Navy, dove ricevettero la designazione militare di Dominie.

La versione militare Dominie differiva dal Rapide civile principalmente per l’adozione di motori Gipsy Queen più potenti e per modifiche interne che permettevano l’addestramento di equipaggi e l’installazione di apparecchiature radio e di navigazione.

Il Dominie in Guerra

Durante la Seconda Guerra Mondiale, il Dominie si dimostrò un aereo estremamente versatile, impiegato in una varietà di ruoli cruciali:

a) Addestramento: Il ruolo principale del Dominie fu quello di addestratore per navigatori e operatori radio. La sua cabina spaziosa permetteva l’installazione di apparecchiature di navigazione e radio, fornendo un ambiente ideale per l’addestramento pratico.

b) Collegamento e Trasporto VIP: Grazie alla sua affidabilità e al comfort relativo, il Dominie fu ampiamente utilizzato come aereo di collegamento e per il trasporto di personale di alto rango. Un esempio notevole fu l’uso di un Dominie da parte del principe Edoardo (futuro re Edoardo VIII) per i suoi doveri reali, facendo di lui il primo monarca britannico a volare.

c) Ricognizione Costiera: Nelle prime fasi della guerra, alcuni Dominie furono impiegati per pattugliamenti costieri, anche se la loro vulnerabilità ai caccia nemici li rese presto inadatti a questo ruolo.

d) Aeroambulanza: La capacità del Dominie di operare da piste corte e improvvisate lo rese ideale per missioni di evacuazione medica, soprattutto durante le fasi più critiche della guerra.

Un momento particolarmente significativo per il Dominie fu durante la cruciale Battaglia di Francia nel maggio-giugno 1940. Gli aerei del No. 24 Squadron RAF furono impiegati come corrieri aerei tra la Gran Bretagna e la Francia, svolgendo un ruolo vitale nel mantenere le comunicazioni durante quei giorni caotici. Purtroppo, 10 dei 24 Dominie impiegati in questo ruolo furono persi durante questo periodo intenso di combattimenti.

Un de Havilland Dominie nel 1942
Un de Havilland Dominie nel 1942

Produzione Bellica

La produzione del Dragon Rapide civile terminò nel novembre 1941, con 205 esemplari costruiti prima della guerra. Tuttavia, la produzione della versione militare Dominie continuò per tutta la durata del conflitto. Oltre 500 Dominie aggiuntivi furono costruiti specificamente per uso militare tra il 1939 e il 1946.

La produzione bellica del Dominie fu suddivisa tra la de Havilland stessa e la Brush Coachworks Ltd, con quest’ultima che si occupò della maggior parte della produzione. Questa decisione di suddividere la produzione fu parte della strategia britannica di dispersione industriale, volta a ridurre l’impatto di potenziali bombardamenti nemici.

Operazioni Post-belliche

Dopo la fine della guerra, molti Dominie rimasero in servizio con la Royal Air Force e la Royal Navy. La Marina, in particolare, continuò a utilizzare i Dominie come aerei da collegamento presso le stazioni aeree navali fino al 1963. L’ultimo lotto di 13 Dominie della Royal Navy fu venduto tramite gara pubblica, con molti di essi riconvertiti in configurazioni civili Rapide.

Nel settore civile, il Dragon Rapide/Dominie godette di una seconda vita nel dopoguerra. Molti ex-Dominie militari furono rapidamente convertiti per l’uso civile e trovarono impiego presso compagnie aeree regionali e operatori charter in tutto il Regno Unito e in Europa.

La conversione da Dominie a Rapide civile tipicamente comportava la riverniciatura dell’esterno (rimuovendo la mimetizzazione bellica), l’installazione di insonorizzazione, sedili imbottiti e una nuova decorazione interna della cabina. Varie aziende si specializzarono in queste conversioni, tra cui Field Aircraft Services, Airwork Limited, e la Lancashire Aircraft Corporation.

Eredità e Impatto

Il de Havilland DH.89 Dragon Rapide/Dominie rappresenta un caso raro di aereo che ha servito con successo sia in ruoli civili che militari per un periodo esteso. La sua longevità è testimoniata dal fatto che nel 1958, ben 81 esemplari erano ancora registrati come operativi nel registro civile britannico.

L’impatto del Dragon Rapide/Dominie si estende ben oltre il suo periodo di servizio attivo. Come addestratore militare, ha contribuito alla formazione di migliaia di navigatori e operatori radio che hanno giocato un ruolo cruciale nelle operazioni aeree alleate durante la guerra. Come aereo di linea e charter nel dopoguerra, ha svolto un ruolo importante nel ricostruire e espandere l’aviazione civile in Europa.

La robustezza e l’affidabilità del progetto sono dimostrate dal fatto che alcuni esemplari erano ancora in volo nei primi anni 2000, quasi 70 anni dopo la loro produzione. Questo ha permesso a nuove generazioni di appassionati di aviazione di sperimentare il volo su un aereo che ha attraversato alcuni dei momenti più significativi del XX secolo.

Il de Havilland DH.89 Dragon Rapide/Dominie incarna la versatilità e l’adattabilità che caratterizzarono molti progetti aeronautici britannici della Seconda Guerra Mondiale. Nato come un modesto aereo di linea regionale, si è evoluto in un componente essenziale dello sforzo bellico britannico, per poi tornare a servire l’aviazione civile nel dopoguerra.

La sua storia ci ricorda come, in tempi di crisi, la linea tra uso civile e militare della tecnologia possa diventare sfumata, e come progetti apparentemente obsoleti possano trovare nuovi e inaspettati ruoli. Il Dragon Rapide/Dominie, con la sua costruzione in legno e il suo aspetto retrò, potrebbe sembrare fuori posto in una guerra dominata da caccia monoplani in metallo e bombardieri quadrimotore. Tuttavia, la sua affidabilità, facilità di manutenzione e versatilità lo resero una risorsa preziosa.

Oggi, i pochi Dragon Rapide ancora volanti sono preziosi reperti storici, che ci permettono di toccare con mano un’epoca in cui l’aviazione stava rapidamente evolvendo da un’attività di nicchia a una forza in grado di plasmare il corso della storia. Il ronzio dei suoi motori Gipsy e il profilo distintivo delle sue ali biplano continuano a catturare l’immaginazione, ricordandoci un’era in cui la grazia e l’eleganza andavano di pari passo con la funzionalità, anche in tempo di guerra.

Principali varianti del de Havilland Dominie

  • D.H. 89 Dragon Six: prototipo
  • D.H. 89: biplano bimotore da trasporto, prima versione in produzione di serie
  • D.H.89A: versione migliorata, venne aggiunto un faro per l’atterraggio a prua, migliorate le estremità alari e il riscaldamento della cabina
  • D.H.89A Series 4: versione derivata dalla D.H.89A con motori de Havilland Gipsy Queen 2 ed eliche a passo fisso
  • D.H.89A Series 5: versione derivata dalla D.H.89A con motori de Havilland Gipsy Queen 3 ed eliche a passo fisso
  • D.H.89A Series 6: versione derivata dalla D.H.89A con motori Fairey X5 ed eliche a passo fisso
  • D.H.89M: versione da trasporto militare, esportata in Spagna e Lituania
  • D.H.89B Dominie Mk I: versione specializzata per l’addestramento alla navigazione e all’uso della radio
  • D.H.89B Dominie Mk II: versione usata per trasporto e collegamento

Informazioni aggiuntive

  • Nazione: Gran Bretagna
  • Modello: De Havilland Dominie
  • Costruttore: de Havilland Aircraft Co. Ltd.
  • Tipo: Addestramento Collegamento Trasporto
  • Motore:

    2 de Havilland Gipsy Six a 6 cilindri in linea, raffreddati a liquido, da 200 HP ciascuno.

  • Anno: 1939
  • Apertura alare m.: 11.63
  • Lunghezza m.: 10.52
  • Altezza m.: 3.12
  • Peso al decollo Kg.: 2.491
  • Velocità massima Km/h: 253
  • Quota massima operativa m.: 5.090
  • Autonomia Km: 930 
  • Armamento difensivo:

     

  • Equipaggio: 5-6
  • Bibliografia – Riferimenti:
     
    • Enzo Angelucci – Paolo Matricardi: Guida agli aeroplani di tutto il mondo: la Seconda Guerra Mondiale (Mondadori) ISBN: ‎ 978-8804313823
    • Key.Aero
     

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