Presente in tutte le principali operazioni di aviosbarco degli ultimi due anni della guerra, l’Airspeed Horsa era un valido aliante, capace di trasportare 25 soldati o un carico di peso equivalente.
Va notato il fatto che questo aliante, il primo adibito al trasporto truppe in servizio nella R.A.F., sia stato costruito in più di 3500 esemplari e che il traino era generalmente effettuato da aerei quadrimotore.
L’Airspeed Horsa è un aliante ad ala alta, interamente costruito in legno. Caratteristica inconsueta per un aereo di questo tipo è il carrello, di tipo triciclo anteriore, che veniva sfruttato soltanto per il decollo mentre l’atterraggio avveniva su di un pattino.
Lo AS.51 Horsa rappresenta uno dei più significativi sviluppi nel campo delle operazioni aviotrasportate durante la Seconda Guerra Mondiale. Questo grande aliante da trasporto truppe, progettato e prodotto dalla Airspeed Limited, giocò un ruolo cruciale in molte delle operazioni alleate più importanti del conflitto. Prendendo il nome da Horsa, leggendario conquistatore della Britannia meridionale nel V secolo, questo velivolo incarnava lo spirito audace e innovativo delle forze aviotrasportate britanniche.
Origini e Sviluppo
La genesi dell’Horsa risale ai primi anni ’40, quando le forze armate britanniche, impressionate dal successo delle operazioni aviotrasportate tedesche durante la Battaglia di Francia, decisero di sviluppare proprie capacità in questo campo. Il 22 giugno 1940, il Primo Ministro Winston Churchill diede l’impulso decisivo, ordinando al War Office di investigare la possibilità di creare un corpo di 5.000 paracadutisti.
Inizialmente, si pensava di utilizzare gli alianti principalmente per trasportare paracadutisti, ma presto si comprese il loro potenziale per il trasporto di truppe e equipaggiamenti pesanti direttamente sul campo di battaglia. Il primo aliante prodotto, il General Aircraft Hotspur, si rivelò troppo piccolo per le esigenze operative, potendo trasportare solo otto soldati.
Di conseguenza, il 12 ottobre 1940, fu emessa la Specification X.26/40, che richiedeva un aliante d’assalto più grande. La Airspeed rispose a questa specifica con il progetto che sarebbe diventato l’Horsa. Il team di progettazione, guidato da Hessell Tiltman, lavorò intensamente per creare un velivolo che potesse soddisfare le ambiziose richieste del War Office.
Il primo prototipo dell’Horsa compì il suo volo inaugurale il 12 settembre 1941, trainato da un bombardiere Armstrong Whitworth Whitley. Questo avvenne appena 11 mesi dopo l’emissione della specifica, dimostrando la rapidità con cui il progetto fu sviluppato in risposta alle pressanti esigenze belliche.
Caratteristiche Tecniche
L’Airspeed Horsa era un aliante di grandi dimensioni, capace di trasportare fino a 30 soldati completamente equipaggiati o, in alternativa, veicoli leggeri come una jeep o un cannone anticarro da 6 libbre. Con un’apertura alare di 26,8 metri e una lunghezza di 20,4 metri, l’Horsa era significativamente più grande del suo equivalente americano, il Waco CG-4A.
Una delle caratteristiche più notevoli dell’Horsa era la sua costruzione quasi interamente in legno. Questa scelta progettuale fu dettata dalla necessità di conservare materiali strategici come l’alluminio per la produzione di aerei da combattimento. L’uso estensivo del legno permise anche di coinvolgere nella produzione aziende del settore dell’arredamento, liberando le industrie aeronautiche per altri compiti cruciali.
La fusoliera dell’Horsa era costruita in tre sezioni principali: la sezione anteriore conteneva il cockpit e la porta principale di carico, la sezione centrale ospitava le truppe o il carico, mentre la sezione posteriore supportava la coda. Una caratteristica innovativa era la possibilità di staccare la sezione di coda al momento dell’atterraggio, facilitando lo scarico rapido di truppe e equipaggiamenti.
L’Horsa era dotato di grandi flap che permettevano atterraggi ripidi e ad alta velocità di discesa, una caratteristica essenziale per le operazioni in spazi ristretti. Il carrello d’atterraggio era del tipo triciclo, una novità per gli alianti dell’epoca, e poteva essere sganciato in volo per gli atterraggi operativi.
Produzione
La produzione dell’Horsa iniziò nel 1942, con un ordine iniziale di 400 esemplari. Tuttavia, le esigenze belliche portarono presto a un aumento significativo della produzione. Per soddisfare la domanda, la produzione fu distribuita tra varie aziende, inclusa la Austin Motors e un gruppo coordinato dal produttore di mobili Harris Lebus.
Questa decentralizzazione della produzione aveva il duplice scopo di accelerare la costruzione e di ridurre il rischio di interruzioni dovute a possibili bombardamenti nemici. Alla fine della produzione, tra il 1941 e il 1945, furono costruiti tra 3.655 e 3.799 Horsa, rendendolo uno degli alianti più prodotti durante la guerra.
Impiego Operativo
L’Horsa vide il suo battesimo del fuoco nella notte tra il 19 e il 20 novembre 1942, durante l’Operazione Freshman, un tentativo fallito di sabotare l’impianto di produzione di acqua pesante a Rjukan, in Norvegia. Questa missione, che si concluse tragicamente con la perdita di tutti gli alianti e l’esecuzione dei sopravvissuti da parte dei nazisti, dimostrò le sfide e i rischi associati alle operazioni con alianti.
Il vero debutto su larga scala dell’Horsa avvenne durante l’Operazione Husky, l’invasione alleata della Sicilia, il 10 luglio 1943. In questa occasione, 27 Horsa parteciparono all’assalto iniziale, dimostrando il potenziale di questo mezzo nelle operazioni anfibie.
Tuttavia, fu durante lo sbarco in Normandia del 6 giugno 1944 che l’Horsa dimostrò pienamente il suo valore. Nell’ambito dell’Operazione Tonga, la componente britannica degli sbarchi aviotrasportati, oltre 250 Horsa furono impiegati per trasportare truppe e equipaggiamenti dietro le linee nemiche. Un momento iconico di questa operazione fu l’atterraggio di sei Horsa vicino al Ponte Pegasus, permettendo alle truppe britanniche di catturare rapidamente questo obiettivo cruciale.
L’Horsa continuò a giocare un ruolo importante nelle successive operazioni alleate. Durante l’Operazione Market Garden nel settembre 1944, centinaia di questi alianti furono utilizzati per trasportare truppe e equipaggiamenti nei Paesi Bassi. L’ultima grande operazione che vide l’impiego massiccio dell’Horsa fu l’Operazione Varsity nel marzo 1945, quando 440 alianti parteciparono all’attraversamento del Reno.
Sfide e Limitazioni
Nonostante il suo successo, l’Horsa presentava alcune limitazioni significative. La sua costruzione in legno, sebbene economica e pratica in termini di produzione, lo rendeva vulnerabile ai danni. Molti Horsa si danneggiarono durante gli atterraggi, specialmente in terreni accidentati o in condizioni meteorologiche avverse.
Inoltre, la natura monouso dell’Horsa (la maggior parte degli alianti veniva abbandonata o distrutta dopo l’atterraggio) significava che ogni operazione richiedeva un grande numero di velivoli nuovi, mettendo pressione sulla produzione.
Eredità
L’Airspeed Horsa lasciò un’impronta indelebile nella storia militare. Il suo impiego cambiò radicalmente il modo in cui venivano condotte le operazioni aviotrasportate, permettendo il rapido dispiegamento di truppe e equipaggiamenti pesanti dietro le linee nemiche in un modo precedentemente impossibile.
Dopo la guerra, alcuni Horsa sopravvissuti furono utilizzati per scopi di valutazione da parte di varie forze aeree, incluse quelle canadesi e indiane. In Gran Bretagna, molti furono venduti come surplus e convertiti in rimorchi, capanni e persino cottage per le vacanze, un destino curioso per questi veicoli che avevano giocato un ruolo così cruciale nel conflitto.
L’impatto dell’Horsa si estese ben oltre la sua vita operativa. Le lezioni apprese dal suo impiego influenzarono lo sviluppo di futuri velivoli da trasporto militare e tecniche di assalto aereo. La sua capacità di consegnare truppe e equipaggiamenti direttamente sul campo di battaglia rimane un concetto centrale nelle moderne operazioni aviotrasportate.
Nato dalla necessità di contrastare le innovazioni tedesche nell’ambito delle operazioni aviotrasportate, questo aliante divenne uno strumento essenziale per le forze alleate, contribuendo in modo significativo al successo di alcune delle operazioni più audaci e decisive della Seconda Guerra Mondiale. La sua storia è un testamento all’ingegnosità e al coraggio di coloro che lo progettarono, costruirono e pilotarono in alcune delle missioni più pericolose del conflitto.
Principali varianti dello Airspeed Horsa
- AS.51 Horsa I: aliante in produzione di serie con i ganci per il traino fissati alla parte superiore del carrello principale
- AS.52 Horsa : versione sviluppata a partire dall’Horsa I, destinato ad essere impiegato come bombardiere; il progetto rimase alla fase di studio
- AS.53 Horsa: altra variante rimasta alla fase di sviluppo e mai entrata in produzione
- AS.58 Horsa II: sviluppo dell’Horsa I, caratterizzato dal muso incernierato ed apribile lateralmente per velocizzare le operazioni di carico e scarico di equipaggio e attrezzature, carrello anteriore con doppie ruote e gancio di fissaggio per il cavo di traino sul ruotino anteriore del carrello
Informazioni aggiuntive
- Nazione: Gran Bretagna
- Modello: Airspeed Horsa
- Costruttore: Airspeed Ltd.
- Tipo: Trasporto
- Motore:
–
- Anno: 1942
- Apertura alare m.: 26.83
- Lunghezza m.: 20.42
- Altezza m.: 6.95
- Peso al decollo Kg.: 6.900
- Velocità massima Km/h: 160
- Quota massima operativa m.: -
- Autonomia Km: -
- Armamento difensivo:
–
- Equipaggio: 2
- Bibliografia – Riferimenti:
- Enzo Angelucci – Paolo Matricardi: Guida agli aeroplani di tutto il mondo: la Seconda Guerra Mondiale (Mondadori) ISBN: 978-8804313823
- de Havilland Museum
- Paradata.org
2 commenti
Buongiorno avrei una domanda tecnica. Durante la seconda guerra mondiale gli aerei erano dotati di radio? Se si, quali modelli?
Grazie mille.
Buongiorno Stefano,
con pochissime eccezioni tutti gli aerei della Seconda Guerra Mondiale avevano le radio a bordo.