Il cacciabombardiere aerosilurante Blackburn Firebrand

Blackburn Firebrand

di redazione
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I lavori sul progetto del Firebrand iniziarono nel 1939, trascinandosi per 7 anni a causa della scarsa disponibilità del motore originariamente previsto, il Napier Sabre.

Quando fu a punto l’aereo era completamente diverso dal concetto iniziale, da intercettore era diventato silurante, ed il motore era stato sostituito da un Bristol Centaurus.

Nel ruolo di silurante l’aereo rimase in servizio fino al 1953.

Il Blackburn Firebrand è un monoplano monomotore ad ala bassa, carrello retrattile, motore raffreddato ad aria.

Il Blackburn Firebrand rappresenta un capitolo interessante nella storia dell’aviazione navale britannica durante la Seconda Guerra Mondiale e nel periodo immediatamente successivo. Progettato inizialmente come caccia puro per la Fleet Air Arm della Royal Navy, il Firebrand si evolse in un aereo da attacco imbarcato, riflettendo le mutevoli esigenze belliche e le sfide tecnologiche dell’epoca.

Origini e Sviluppo Iniziale

Nel 1940, l’esperienza della campagna norvegese evidenziò la necessità per la Royal Navy di disporre di un caccia imbarcato ad alte prestazioni. In risposta a questa esigenza, la Blackburn Aircraft propose il progetto B-37, che sarebbe diventato il Firebrand.

Il design originale prevedeva l’utilizzo del potente motore Napier Sabre, un 24 cilindri ad H che prometteva prestazioni eccezionali. L’11 luglio 1941, il progetto ricevette ufficialmente il nome “Firebrand”, e le aspettative erano alte.

La struttura del Firebrand era all’avanguardia per l’epoca. Si trattava di un monoplano interamente metallico, con ala bassa e fusoliera a semi-monoscocca. Le ali, progettate per il volo ad alta velocità, erano dotate di flap Fairey-Youngman per migliorare le prestazioni di decollo e atterraggio sulle portaerei.

Firebrand TF Mk II
Firebrand TF Mk II sulla Illustrious

Primi Voli

Il primo prototipo del Firebrand effettuò il suo volo inaugurale il 27 febbraio 1942. Tuttavia, le prestazioni iniziali furono deludenti: la velocità massima era di ben 51 km/h inferiore alle stime di Blackburn. L’installazione di una versione migliorata del motore Sabre portò a un incremento della velocità massima a 576 km/h a 5.182 metri di quota, ma rimaneva comunque al di sotto delle aspettative.

Le prove di appontaggio, condotte nel febbraio 1943 sulla portaerei HMS Illustrious dal Comandante Dennis Cambell, misero in luce ulteriori problematiche. La visibilità durante l’atterraggio era scarsa, e l’aereo mostrava una tendenza a inclinare un’ala durante lo stallo, caratteristiche pericolose per le operazioni su portaerei.

Da Caccia a Cacciabombardiere

Le difficoltà incontrate nello sviluppo del Firebrand come caccia puro, unite alla priorità assegnata dal Ministero della Produzione Aeronautica ai motori Sabre per il Hawker Typhoon, portarono a una significativa revisione del progetto.

La decisione fu di riconvertire il Firebrand in un cacciabombardiere imbarcato, capace di trasportare siluri, bombe e razzi, pur mantenendo una certa capacità di combattimento aereo. Questa transizione rifletteva la crescente importanza degli aerei multiruolo nelle operazioni navali.

Il Firebrand T.F. Mk III: La Svolta del Centaurus

Un punto di svolta nello sviluppo del Firebrand fu l’adozione del motore radiale Bristol Centaurus VII da 2.400 cavalli. Questo cambiamento, che portò alla versione T.F. Mk III, richiese una sostanziale riprogettazione della parte anteriore dell’aereo.

Il primo prototipo con il nuovo motore volò il 21 dicembre 1943. Tuttavia, la produzione procedette lentamente, con il primo esemplare di serie che non volò fino al novembre 1944. Le modifiche includevano nuove prese d’aria per il carburatore e il radiatore dell’olio, oltre all’aggiunta di alette di compensazione a molla su tutte le superfici di controllo.

Perfezionamenti e Versione Finale

Le successive versioni del Firebrand, in particolare la T.F. Mk IV e la T.F. Mk 5, introdussero miglioramenti significativi per affrontare i problemi riscontrati nelle prime varianti.

La T.F. Mk IV, che volò per la prima volta il 17 maggio 1945, presentava superfici di coda ingrandite per un miglior controllo a bassa velocità, freni aerodinamici sulle ali e la capacità di trasportare una maggiore varietà di armamenti, inclusi bombe da 910 kg sotto ciascuna ala o otto razzi RP-3.

La versione finale, la T.F. Mk 5A, introdusse alettoni servoassistiti idraulicamente per aumentare la velocità di rollio dell’aereo, un aspetto critico per le manovre di combattimento.

Servizio Operativo

Nonostante lo sviluppo prolungato, il Firebrand non vide azione durante la Seconda Guerra Mondiale. I primi esemplari furono consegnati allo Squadrone 813 della Fleet Air Arm solo il 1° settembre 1945, a conflitto ormai concluso.

L’impiego operativo del Firebrand fu limitato e relativamente breve. Lo Squadrone 813 fu il primo a utilizzarlo in servizio attivo, operando dalla portaerei HMS Implacable e successivamente dalla HMS Indomitable fino al febbraio 1953, quando fu sostituito dal più moderno Westland Wyvern.

Lo Squadrone 827 ricevette i suoi Firebrand T.F. Mk 5 e 5A il 13 dicembre 1950, utilizzandoli principalmente dalla portaerei HMS Eagle fino al suo scioglimento il 19 novembre 1952.

Eredità

Il giudizio sul Firebrand fu controverso. Il Capitano Eric Brown, rinomato pilota collaudatore e aviatore navale, lo descrisse come “carente in prestazioni, tristemente mancante di manovrabilità, specialmente nella velocità di rollio”. Brown criticò in particolare la posizione della cabina di pilotaggio, allineata con il bordo d’uscita dell’ala, che offriva una visibilità molto scarsa sul muso, complicando sia il puntamento durante il combattimento che l’atterraggio sulle portaerei.

Nonostante queste critiche, il Firebrand rappresentò un importante passo nell’evoluzione degli aerei imbarcati britannici. Le lezioni apprese dal suo sviluppo e impiego influenzarono la progettazione di futuri velivoli navali, contribuendo al progresso dell’aviazione imbarcata nel dopoguerra.

Il Blackburn Firebrand, nato come caccia puro e evolutosi in cacciabombardiere imbarcato, incarna le sfide e i compromessi affrontati dall’industria aeronautica britannica durante e immediatamente dopo la Seconda Guerra Mondiale. Sebbene non abbia raggiunto il successo sperato, il suo sviluppo fornì preziose lezioni per il futuro dell’aviazione navale. La storia del Firebrand rimane un affascinante esempio di come le esigenze belliche in rapida evoluzione possano plasmare lo sviluppo di un aereo militare.

Principali varianti del Blackburn Firebrand

  • Blackburn B-37: tre prototipi ordinati in risposta alle specifiche ministeriali N.11/40, il nome Firebrand fu introdotto l’11 luglio 1941. Il secondo prototipo venne convertito come T.F.
  • Firebrand F.I: variante di produzione ordinata inizialmente in 50 esemplari, la maggior parte degli aerei ordinati venne completata con gli standard T.F.II e T.F. III, i primi 9 vennero effettivamente costruiti come F.I
  • Firebrand T.F.II: variante migliorata, ne furono costruiti 12 a partire dall’ordine iniziale
  • Firebrand T.F.III: versione con motore Bristol Centaurus VII, ne furono costruiti due prototipi e 27 esemplari di produzione, tutti in evasione dell’ordine iniziale
  • Firebrand T.F.IV: versione con motore Bristol Centaurus IX o Centaurus 57, ne vennero ordinati 250 ma solo 170 furono effettivamente costruiti di cui 124 vennero convertiti alla versione T.F.5 in alcuni casi direttamente sulle linee di produzione. 6 aerei subirono delle modifiche marginali ma ebbero comunque la denominazione T.F.IV (mod)
  • Firebrand T.F.5: versione migliorata, 124 aerei ottenuti dalla conversione di T.F.IV e 2 dalla conversione di T.F.5A
  • Firebrand T.F.5A: un prototipo, ottenuto dalla modifica di un T.F.5 e sie dalla conversione di T.F.IV o V

Informazioni aggiuntive

  • Nazione: Gran Bretagna
  • Modello: Blackburn Firebrand T.F.5
  • Costruttore: Blackburn Aircraft Co. Ltd.
  • Tipo: Silurante
  • Motore:

    Bristol Centaurus IX radiale a 18 cilindri, raffreddato ad aria da 2.500 HP

  • Anno: 1946
  • Apertura alare m.: 15.62
  • Lunghezza m.: 11.86
  • Altezza m.: 4.55
  • Peso al decollo Kg.: 7.938
  • Velocità massima Km/h: 563 a 3.960 m.
  • Quota massima operativa m.: 8.690
  • Autonomia Km: 1.200 
  • Armamento difensivo:

    4 cannoni da 20 mm.

     

  • Equipaggio: 1
  • Bibliografia – Riferimenti:
     
    • Enzo Angelucci – Paolo Matricardi: Guida agli aeroplani di tutto il mondo: la Seconda Guerra Mondiale (Mondadori) ISBN: ‎ 978-8804313823
    • Aircraft Wiki
    • Military Matters
     

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