Il bombardiere della RAF Bristol Blenheim

Bristol Blenheim

di redazione
Pubblicato: Ultimo aggiornamento: 510 letture totali

Il Blenheim era il derivato di un veicolo commerciale e fu impiegato quasi esclusivamente come bombardiere leggero, dato che vari tentativi di trasformarlo in caccia pesante, diurno e notturno, non approdarono a risultati soddisfacenti.

Nonostante la validità del progetto commerciale il Blenheim non era un aereo dalle caratteristiche esaltanti e se fosse stato massicciamente impiegato in operazioni diurne sul fronte occidentale, dove si affrontava ogni giorno l’élite tecnica ed umana delle parti in guerra, avrebbe probabilmente avuto una carriera piuttosto breve.

Tuttavia, impiegato in Africa e nelle colonie britanniche, il Blenheim assolse più che onestamente i suoi compiti, data la inferiore quantità e qualità degli avversari.

Il Blenheim è un bimotore monoplano ad ala media, con carrello retrattile, propulso da due motori Bristol Mercury raffreddati ad aria.

Il Bristol Blenheim fu un bombardiere leggero bimotore britannico ampiamente utilizzato dalla Royal Air Force (RAF) nei primi anni della Seconda Guerra Mondiale. Progettato originariamente come veloce aereo di linea dalla Bristol Aeroplane Company, il Blenheim si trasformò presto in un promettente bombardiere e ricognitore quando, nel 1935, l’Air Ministry ordinò una versione militare del velivolo. Nonostante fosse già superato all’inizio del conflitto, il Blenheim svolse un ruolo significativo nelle principali campagne della RAF dal 1939 al 1942.

Origini e sviluppo

Le origini del Blenheim risalgono a una singolare sfida lanciata nel 1934 da Lord Rothermere, proprietario del Daily Mail. Rothermere chiese all’industria aeronautica britannica di realizzare l’aereo di linea più veloce d’Europa, in grado di trasportare sei passeggeri e due membri d’equipaggio a una velocità superiore ai 240 mph (386 km/h). Lo scopo era dimostrare la superiorità della tecnologia britannica e incoraggiare lo sviluppo dell’aviazione civile.

La Bristol, una delle principali aziende aeronautiche del paese, raccolse la sfida con il Type 142, un elegante bimotore di costruzione interamente metallica. Progettato da Frank Barnwell, il Type 142 adottava soluzioni moderne come l’ala bassa, la fusoliera semimonoscocca, il carrello retrattile e i flap. Spinto da due radiali Bristol Aquila da 500 CV, il prototipo, chiamato Britain First, volò per la prima volta il 12 aprile 1935, superando subito i 300 mph (483 km/h). Una velocità notevole per un bimotore dell’epoca.

Impressionato dalle prestazioni del velivolo, l’Air Ministry intuì il suo potenziale come bombardiere. Nell’estate del 1935, Bristol ricevette una specifica per una versione militare, designata Type 142M. Le principali modifiche riguardavano l’adozione di motori Mercury più potenti, l’installazione di un vano bombe ventrale e di postazioni difensive. Il prototipo militare volò il 25 giugno 1936 e l’Air Ministry ordinò subito 150 esemplari “sulla carta”.

Battezzato Blenheim in onore della celebre vittoria di Marlborough nella Guerra di Successione Spagnola, il bombardiere entrò in servizio con la RAF nel marzo 1937. I primi Blenheim Mk I avevano un muso interamente vetrato e trasparente, presto soprannominato “punta di freccia” per la caratteristica forma. L’equipaggio di tre uomini comprendeva pilota, navigatore/bombardiere e radio/mitragliere. La velocità e l’autonomia erano eccellenti per l’epoca: 428 km/h e 2.400 km. Unico neo, la protezione e l’armamento difensivo piuttosto scarsi.

Bristol Blenheim IVF
Bristol Blenheim IVF

Impiego operativo nella RAF

Nel settembre 1939, allo scoppio della guerra, la RAF schierava già 23 squadriglie di Blenheim Mk I e Mk IV, per un totale di oltre 400 velivoli. Nonostante fosse ormai superato dai nuovi caccia, il Blenheim fu subito impegnato in azione contro i tedeschi. Il battesimo del fuoco avvenne il 4 settembre, quando 15 Blenheim attaccarono la flotta tedesca all’ancora a Wilhelmshaven; un’azione coraggiosa ma poco efficace, che costò 5 aerei.

Nei mesi successivi i Blenheim parteciparono alla campagna di Norvegia e alla Battaglia di Francia, subendo perdite elevate a causa della vulnerabilità ai caccia. Con la resa della Francia nel giugno 1940, i Blenheim superstiti ripiegarono in patria per contrastare la minaccia di invasione. Durante la Battaglia d’Inghilterra effettuarono missioni di attacco contro i porti occupati dai tedeschi sulla Manica e di ricognizione armata sulle coste.

Fu però nel teatro del Mediterraneo e del Nordafrica che il Blenheim diede il contributo più rilevante. Fin dal giugno 1940, i Blenheim attaccarono ripetutamente gli italiani in Libia, Egitto, Grecia e Africa Orientale, spesso in collaborazione con i caccia Hurricane. Particolarmente efficaci furono le incursioni contro le navi e i convogli dell’Asse, come nel caso dei due attacchi coordinati al porto di Bengasi nell’ottobre 1941 che affondarono diversi mercantili.

Con l’entrata in guerra del Giappone, alcuni Blenheim furono trasferiti in Estremo Oriente per contrastare l’avanzata nipponica. Il 9 aprile 1942 nove Blenheim dell’11° Squadron attaccarono la flotta di portaerei giapponese in una delle prime azioni aeronavali del conflitto, finendo però abbattuti dalle temibili Zero senza colpire il bersaglio.

Gradualmente rimpiazzato da bombardieri più moderni come il Beaufort e il Boston, il Blenheim fu relegato a compiti di seconda linea nel 1942-43: ricognizione marittima, pattugliamento costiero, scorta convogli, traino bersagli e addestramento. Le ultime missioni operative furono compiute in Birmania nel 1943. In totale la RAF perse 530 Blenheim su circa 2.200 esemplari ricevuti.

Impiego in altri paesi

Oltre che dalla RAF, il Blenheim fu utilizzato da numerose aeronautiche alleate durante la guerra. La Finlandia ne acquistò 18 esemplari già nel 1936, impiegandoli contro i sovietici durante la Guerra d’Inverno. Talmente soddisfatti del velivolo, i finlandesi ne ordinarono altri 27 nel 1940, portando la flotta a 97 esemplari. I Blenheim finlandesi compirono centinaia di missioni di bombardamento e ricognizione sul Fronte Orientale fino al 1944, ottenendo diversi successi.

Anche le forze aeree di Canada, Australia, Grecia, Yugoslavia e Turchia ricevettero dei Blenheim, utilizzandoli principalmente in Nordafrica e in Medio Oriente. Oltre 200 esemplari furono costruiti su licenza in Jugoslavia e una sessantina in Finlandia, a riprova della popolarità del progetto.

Un singolare impiego “postbellico” ebbe luogo in Indonesia. Un Blenheim Mk IV catturato dai giapponesi nel 1942 fu rimesso in condizioni di volo dalla neonata aeronautica indonesiana con motori e insegne locali. L’aereo compì qualche missione dimostrativa nei cieli di Giacarta nel 1948 prima di essere definitivamente radiato.

Eredità

In totale furono costruiti circa 4.400 esemplari di Blenheim tra Gran Bretagna, Canada e altri paesi. Nonostante i limiti emersi nel corso del conflitto (scarsa protezione, armamento difensivo inadeguato, vulnerabilità ai caccia), il Blenheim diede un contributo significativo allo sforzo bellico britannico nei primi e più difficili anni della guerra.

Molti equipaggi apprezzavano il Blenheim per la robustezza, l’affidabilità e la manovrabilità, pur riconoscendone le carenze. Diversi piloti di fama come Arthur Scarf, Bill Edrich e Marmaduke Pattle compirono imprese memorabili ai comandi di questo aereo, meritandosi decorazioni come la Victoria Cross. Il Blenheim era una macchina impegnativa ma sincera, che raramente tradiva la fiducia dei suoi uomini.

Oggi purtroppo non esistono più Blenheim completi in condizioni di volo. I pochi relitti o parti sopravvissuti sono conservati in musei in Gran Bretagna, Finlandia e altrove come muta testimonianza del servizio e del sacrificio di tanti valorosi aviatori. Il recupero più spettacolare ebbe luogo in Belgio nel 1997, quando i resti di un Blenheim abbattuto nel 1944 furono estratti da una palude insieme ai corpi dei membri dell’equipaggio, che ricevettero finalmente degna sepoltura.

A dispetto della breve e travagliata carriera operativa, il Bristol Blenheim rimane una pietra miliare nella storia dell’aviazione militare britannica. Rappresenta il canto del cigno di una generazione di bombardieri leggeri già superati all’alba della guerra, ma chiamati a compiere fino in fondo il loro dovere. I circa 1.500 caduti tra gli equipaggi dei Blenheim meritano di essere ricordati e onorati non meno dei loro colleghi più celebrati. La loro dedizione e il loro coraggio gettarono le basi per le vittorie successive, quando mezzi più moderni raccolsero il testimone portando gli Alleati alla vittoria finale.

Blenheim al RIAT 2015
Blenheim al RIAT 2015
By Airwolfhound from Hertfordshire, UK – Blenheim – RIAT 2015, CC BY-SA 2.0, link

Principali varianti del Bristol Blenheim

  • Type 135: progetto iniziale del 1933 per un aereo da trasporto leggero, rimasto sulla carta si trasformò nel Type 142
  • Type 142: versione civile da trasporto, derivata dal Type 135 ma con modifiche per aumentarne l’autonomia e motori Aquila di maggiore potenza. Ne fu costruito un solo esemplare, chiamato “Britain First” per il magnate e proprietario del Daily Mail, sir Harold Harmsworh che lo donò al ministero dell’aria perchè ne mettesse alla prova le capacità belliche
  • Type 142M: designazione usata per indicare il prototipo del Blenheim, derivato dal Type 142 ma con motori Bristol Mercury
  • Bristol Blenheim Mk I: versione da bombardamento, prima in produzione di serie. I primi aerei furono consegnati alla RAF nel marzo del 1937, ne furono costruiti 1,457 esemplari in totale
  • Blenheim Mk IF: versione da caccia notturna derivata dalla Mk I, dotata di radar per intercettazione e armata con 4 mitragliatrici Browning nel vano bombe
  • Blenheim PR Mk I: versione da ricognizione fotografica, priva di armamento. Ne fu realizzato un solo prototipo ottenuto dalla modifica di un Mk I, i test si rivelarono insoddisfacenti e l’aereo non entrò in produzione
  • Type 143: versione derivata dal Type 135 per l’impiego civile, con motori Bristol Aquila e proposto anche alla Finlandia in versione militarizzata; dal momento che i motori non entrarono in produzione l’intero progetto fu abbandonato
  • Type 149: versione sviluppata dalla Blenheim su richiesta del Coastal Command e inizialmente pensata per l’impiego dell’aereo come aerosilurante, in seguito venne usata per sviluppare un nuovo aereo bombardamento chiamato Bolingbroke ma tale designazione venne abbandonata, salvo essere successivamente impiegata per indicare gli aerei prodotti in Canada. Il Type 149 diede quindi origine alle successive versione del Blenheim e venne quindi realizzato complessivamente in 3297 esemplari più altri 10 costruiti in Finlandia su licenza
  • Blenheim Mk II: versione da bombardamento a grande autonomia con ali di nuovo disegno che inglobavano nuovi serbatoi di carburante, le rastrelliere esterne per le bombe vennero modificate per trasportare ulteriori serbatoi sganciabili. Ne venne costruito un solo esemplare, ottenuto dalla modifica di un Mk I esistente e le prove rivelarono prestazioni insoddisfacenti, al punto che il progetto venne abbandonato
  • Blenheim Mk III: versione a “muso lungo” simile alla Mk IV ma priva dei serbatoi aggiuntivi di carburante, ne furono costruiti alcuni esemplari ma vennero convertiti allo standard Mk IV prima di essere consegnati ai reparti
  • Blenheim Mk IV: versione con muso allungato e struttura alare modificata con serbatoi di carburante integrati, motori Bristol Mercury di maggiore potenza
  • Blenheim Mk IVL: 68 aerei costruiti dalla Rootes Securities Ltd come Mk I e aggiornati allo standard Mk IV ancora sulle linee di montaggio
  • Blenheim Mk IVF: versione da caccia derivata dalla Mk IV, in modo analogo a quanto era avvenuto per la Mk I e Mk IF, anche in questo caso il vano bombe era stato usato per installate 4 mitragliatrici sparanti verso l’avanti e l’aereo era dotato di radar
  • Bolingbroke: denominazione usata per indicare i 677 aerei costruiti dalla Fairchild Aircraft Ltd in Canada, su licenza
  • Bolingbroke Mk I: prima versione costruita in serie in Canada, analoga alla Mk IV, ne furono costruiti 18
  • Bolingbroke Mk II: designazione usata per indicare un unico aereo, ottenuto dalla modifica di un Mk I che si era danneggiato in un incidente e in cui vennero sperimentati strumenti e componenti di costruzione americana che divennero standard nelle versioni successive
  • Bolingbroke Mk III: versione idrovolante, ne vennero realizzati due prototipi, ottenuti dalla conversione di esemplari di Mk I ma il progetto non entrò in produzione e i due aerei completati vennero riconvertiti con carrello tradizionale
  • Bolingbroke Mk IV: designazione usata per indicare complessivamente 151 aerei con motori Mercury XV e strumentazione statunitense
    • Bolingbroke Mk IV-C: designazione usata per un singolo esemplare, usato per testare i motori Wright Cyclone GR-1820-G3B, non entrò in produzione
    • Bolingbroke Mk IV-W: designazione usata per indicare alcuni esemplari in cui fu installato il motore americano Pratt & Whitney Twin Wasp Junior nel timore di una scarsa disponibilità di motori Mercury, dato che non ci furono mai problemi di approvvigionamento dei motori inglesi il progetto non ebbe seguito
    • Bolingbroke Mk IV-T: versione da addestramento, con motori Mercury XV, ultima in produzione di serie; ne furono costruiti 457
    • Bolingbroke Mk IV-TT: versione per traino bersagli
  • Type 149CS: versione sviluppata dalla Bristol per l’attacco al suolo, ne furono costruiti due prototipi ma non entrò in produzione di serie
  • Type 149HA: designazione usata per indicare uno dei due prototipi 149CS modificato per poter essere usato nell’attacco al suolo o nel bombardamento in quota
  • Type 160: designazione usata per indicare la serie progettata per essere impiegata nel bombardamento in quota e l’attacco al suolo
    • Bisley Mk I: denominazione inizialmente prevista e non più usata per tutti gli aerei prodotti a partire dall’ottobre del 1941
    • Blenheim Mk V: designazione attribuita a tutti gli aerei Type 160 a partire dal novembre 1941, in totale ne furono costruiti 944, fino al giugno 1943

Informazioni aggiuntive

  • Nazione: GB
  • Modello: Bristol Blenheim Mk. I
  • Costruttore: Bristol Aeroplane Co. Ltd
  • Tipo: Bombardamento
  • Motore:

    2 Bristol Mercury VIII radiali, 9 cilindri raffreddato ad aria, 840 HP ciascuno.

  • Anno: 1937
  • Apertura alare m.: 17.17
  • Lunghezza m.: 12.12
  • Altezza m.: 2.99
  • Peso al decollo Kg.: 5.670
  • Velocità massima Km/h: 428 a 3.600 m.
  • Quota massima operativa m.: 8.315
  • Autonomia Km: 1.810 
  • Armamento difensivo:

    2 mitragliatrici

     

  • Equipaggio: 3
  • Bibliografia – Riferimenti:
       

Articoli correlati

Lascia un commento