L’Halifax fu il secondo bombardiere quadrimotore della R.A.F..
Il suo impiego operativo durò dal marzo 1941 fino al termine della guerra; fu costruito in una decina di versioni principali, per un ammontare complessivo di più di 6000 esemplari. Complessivamente vanne ritenuto inferiore al Lancaster, sia a causa della minore capacità di carico, sia per una minore agilità che lo rendeva inadatto, ad esempio, per bombardamenti di grandissima precisione, contrariamente al suo rivale.
Il Bomber Command tuttavia, occupandosi quasi esclusivamente di bombardamenti notturni di massa, impiegò l’Halifax con ottimi risultati e dell’aereo vennero approntate versioni specializzate per il lancio di paracadutisti, per il traino alianti e per le esigenze del Costal Command.
L’Handley Page Halifax è un bombardiere quadrimotore ad ala media e carrello retrattile; è propulso da motori raffreddati ad aria o a liquido a seconda delle versioni.
L’Handley Page Halifax è stato, insieme all’Avro Lancaster, uno dei due bombardieri pesanti quadrimotori più importanti della Royal Air Force (RAF) durante la Seconda Guerra Mondiale. Entrato in servizio nel novembre 1940, l’Halifax fu impiegato intensamente dal Bomber Command nelle missioni notturne di bombardamento strategico sulla Germania nazista e sui territori occupati, contribuendo in modo decisivo all’esito del conflitto.
Sviluppo e produzione
Le origini dell’Halifax risalgono alla metà degli anni ’30, quando l’Air Ministry britannico emise la specifica P.13/36 per un bombardiere medio a lungo raggio. La Handley Page propose il progetto H.P.56, un bimotore che avrebbe dovuto essere equipaggiato con i nuovi motori Rolls-Royce Vulture. Tuttavia, l’Avro 679 (predecessore del Manchester) venne selezionato come progetto principale, mentre l’H.P.56 fu selezionato come “seconda scelta”.
Con l’inizio della guerra e i problemi di affidabilità emersi sui motori Vulture, la Handley Page fu incaricata di riprogettare il suo velivolo per ospitare quattro motori Rolls-Royce Merlin. Il prototipo del nuovo bombardiere quadrimotore, designato H.P.57, volò per la prima volta il 25 ottobre 1939 dall’aeroporto di Bicester, ai comandi del capo collaudatore Jim Cordes. L’aereo venne battezzato Halifax, secondo la consuetudine di assegnare ai bombardieri pesanti i nomi di città britanniche.
La produzione in serie dell’Halifax iniziò nel 1940 negli stabilimenti Handley Page di Cricklewood, a Londra, e presso altre ditte come la English Electric, la Fairey e la Rootes. Per accelerare i tempi, vennero introdotte tecniche costruttive innovative per l’epoca, come l’uso estensivo di componenti prefabbricati e di rivettatura a filo per ridurre la resistenza aerodinamica.
L’Halifax fu il secondo bombardiere pesante più prodotto dalla Gran Bretagna dopo il Lancaster, con cui condivise l’onere dell’offensiva aerea notturna sulla Germania per gran parte della guerra.
Tecnica e armamento
Dal punto di vista tecnico, l’Halifax era un monoplano ad ala media interamente metallico, dalla struttura robusta e ben studiata. La fusoliera, a sezione rettangolare, presentava un ampio vano bombe ventrale lungo oltre 6 metri, in grado di ospitare internamente fino a 5.900 kg di ordigni. Le bombe più pesanti, come le “Blockbuster” da 1.800 e 4.000 kg introdotte in seguito, potevano essere trasportate solo esternamente.
L’equipaggio di 7 uomini comprendeva due piloti, il navigatore/bombardiere, l’operatore radio, l’ingegnere di volo e due mitraglieri. La cabina di pilotaggio alloggiava i due piloti affiancati, con alle spalle il navigatore/bombardiere e l’operatore radio. Nelle prime versioni era presente anche una postazione ventrale. Gli altri membri dell’equipaggio occupavano le torrette difensive: una dorsale e una caudale, entrambe binate.
La propulsione era affidata inizialmente a quattro motori Rolls-Royce Merlin X da 1.280 CV, sostituiti dal Mk III con i più potenti radiali Bristol Hercules XVI da 1.615 CV e dal Mk VI con gli Hercules 100 da 1.800 CV. Questi motori azionavano eliche tripala metalliche a passo variabile. Le prestazioni variavano di conseguenza: l’Halifax Mk I raggiungeva una velocità massima di 426 km/h a 5.300 metri, con un’autonomia di circa 3.000 km. L’Halifax Mk III ottenne un sensibile miglioramento, toccando i 462 km/h a 4.115 metri con 3.400 km di autonomia.
L’armamento difensivo si basava inizialmente su 6-8 mitragliatrici Browning da 7,7 mm, in postazioni frontale, caudale, dorsale e laterali. Dal Mk II, con l’eliminazione della torretta anteriore, si passò a 8-9 armi, mentre dal Mk III vennero adottate anche mitragliatrici pesanti Browning da 12,7 mm in torrette dorsale e caudale. La dotazione offensiva standard dei primi Halifax era di 5.800 kg di bombe, incluse le “General Purpose” da 227 e 454 kg e le più potenti “High Capacity” da 1.800 e 3.600 kg. In seguito si aggiunsero anche le ancora più devastanti “Blockbuster” da 4.000 e 5.400 kg, trasportabili esternamente.
Impiego operativo
L’Halifax entrò in servizio con il No. 35 Squadron di Linton-on-Ouse nel novembre 1940 e compì la sua prima missione operativa nella notte del 10-11 marzo 1941, quando sei velivoli attaccarono il porto di Le Havre in Francia. Da allora divenne, insieme al Lancaster, il principale strumento dell’offensiva aerea strategica notturna della RAF contro la Germania nazista.
Inquadrati in stormi del Bomber Command come il No. 4 Group, il No. 6 (RCAF) Group canadese e il Pathfinder Force, gli Halifax parteciparono alle incursioni su tutti i maggiori obiettivi industriali e civili del Terzo Reich. Città come Amburgo, Colonia, Essen nella Ruhr e la stessa capitale Berlino vennero ripetutamente bombardate, spesso da formazioni miste Halifax-Lancaster, subendo danni enormi.
Pur dimostrando una notevole robustezza, gli Halifax pagarono un alto tributo di perdite, specie nelle fasi iniziali quando la caccia notturna tedesca e la Flak si fecero più efficienti. Nella sola “battaglia della Ruhr” del 1943-44, gli Halifax compirono 18.017 missioni perdendo 497 aerei, con un tasso di perdite del 3,2%. Complessivamente, su 82.773 missioni effettuate con il Bomber Command, ben 1.833 Halifax andarono persi per varie cause.
Ciò indusse anche il comandante in capo Arthur “Bomber” Harris a preferire il Lancaster per le incursioni più impegnative, ritenendolo superiore per carico utile e prestazioni. In realtà, come dimostrò l’introduzione dei più potenti Halifax Mk III e VI, il bombardiere Handley Page non era molto inferiore e anzi presentava alcuni vantaggi come una maggiore stabilità e un tasso di sopravvivenza più alto per gli equipaggi in caso di abbattimento.
Oltre che come bombardiere, l’Halifax trovò largo impiego in altri ruoli: aereo da trasporto per il lancio di paracadutisti e rifornimenti; traino-alianti; ricognitore marittimo per il Coastal Command; piattaforma per il trasporto di agenti segreti nelle retrovie nemiche. Gli Halifax continuarono a operare fino alla fine della guerra in Europa, sganciando il loro ultimo carico di bombe sulle isole Frisone il 25 aprile 1945, a conflitto ormai concluso.
Impiego nel dopoguerra ed eredità
Al termine delle ostilità, gli Halifax superstiti vennero rapidamente ritirati dal servizio di prima linea e avviati alla demolizione o ceduti ad aviazioni minori. Alcuni esemplari volarono ancora per qualche anno con i reparti da trasporto della RAF e di altre forze aeree come quella francese, egiziana e pakistana. Gli ultimi Halifax militari pakistani vennero radiati solo nel 1961.
Oggi non rimane più nessun Halifax completo. Tuttavia, grazie all’opera di appassionati e alle ricerche archeologiche, sono stati recuperati diversi relitti e componenti che hanno permesso di ricostruire la storia di questo importante bombardiere. Ad esempio, parti dell’Halifax LW682 abbattuto in Belgio nel 1944 sono state utilizzate per il restauro statico dell’esemplare conservato al RAF Museum di Hendon.
Sebbene meno celebre del Lancaster, l’Handley Page Halifax fu un protagonista fondamentale del Bomber Command, dando un contributo decisivo alla vittoria alleata a costo di pesanti perdite. Con la sua presenza nei cieli di mezza Europa martoriata dalle bombe, l’Halifax è diventato un simbolo del sacrificio e del coraggio dei tanti giovani aviatori che combatterono nell’oscurità per riportare la luce della libertà.
Un tributo che ben sintetizza il ruolo dell’Halifax è quello reso dal maresciallo dell’aria Arthur Harris nel giugno 1942, all’indomani del primo raid dei 1000 bombardieri su Colonia:
“Mio caro Handley Page, apprezziamo molto il suo telegramma di congratulazioni per il lavoro di sabato notte, il cui successo è stato in gran parte dovuto al suo supporto nel darci un’arma così potente da brandire. Insieme faremo un buon lavoro.”
Parole che, al di là della retorica, riassumono l’importanza di questo bombardiere nel contesto della guerra aerea sulla Germania. Un’impresa a cui l’Halifax diede un contributo essenziale, al pari degli uomini che lo portarono in volo nelle notti più buie del conflitto. Una storia di abnegazione e valore che merita di essere ricordata e onorata.
Principali varianti del bombardiere quadrimotore Handley Page Halifax
- H.P.55: versione progettata per rispondere alle specifiche ministeriali B.1/35, bimotore motorizzata con due Bristol Herkules He.1SM, un prototipo ordinato ma non costruito
- H.P.56: altra versione bimotore, motori Rolls Royce Vulture, mai costruita
- H.P.57 Halifax: primi due prototipi della versione definitiva, costruiti a partire dalle cellule di H.P.56 non completati
- Halifax Mk. I: denominazione usata per il prototipo, armato
- Halifax B.I Series I: versione quadrimotore da bombardamento pesante, motorizzata con Rolls Royce Merlin, prima versione in produzione. L’armamento difensivo consisteva in una torretta sul muso con due cannoni, una torretta di coda con 4 cannoni e due cannoni in postazioni laterali in fusoliera
- Halifax B.I Series II: versione con peso massimo al decollo aumentato da 24.950 a 27.200 Kg
- Halifax B.I Series III: versione motorizzata con Rolls Royce Merlin XX, nuova torretta dorsale e postazioni laterali, carrello di atterraggio modificato e un serbatoio di carburante addizionale nella sezione centrale della fusoliera
- H.P. 58 Halifax Mk II:versione rimasta allo stadio di progetto, prevedeva l’eliminazione della postazione difensiva in coda con l’adozione di due torrette Boulton-Paul con 4 cannoni da 20mm ciascuna. La stessa designazione fu usata anche per altri progetti
- H.P.59
- Halifax Mk II: nuova variante con un maggiore peso al decollo, maggiore capacità di carico per carburante, armamento difensivo e offensivo e un nuovo carrello di atterraggio
- Halifax B.II Series I: prima serie della versione da bombardamento, gli aerei costruiti a partire dal marzo 1942 erano dotati di strumentazione TR1335
- Halifax B.II Series I (Special), SOE:versione costruita per le operazioni speciali, usata per sganciare armi e rifornimenti alla resistenza in tutta Europa. L’armamento nel muso e la torretta dorsale erano rimossi
- Halifax B.II Series I (Special): aerei simili a quelli impiegati nelle operazioni speciali ma usati in operazioni di bombardamento.
- Halifax B.II Series IA: versione con una vetratura di nuovo progetto nel muso, nuovi radiatori, derive e timoni di nuova concezione. La torretta dorsale era una Boulton Paul Type A Mk VIII con quattro cannoni e il portellone per lo sgancio delle gambe aveva un sistema di chiusura migliorato. Su alcuni esemplari venne installato il radar H2S
- Halifax B.II Series I, Freighter: versione che indicava alcuni Mk II modificati e impiegati come trasporto merci in Europa e in Medio Oriente
- Halifax B.II Series II: versione usata per un solo aereo (HR756) con motori Rolls Royce Merlin XXII ed eliche Rotol a tre pale, usato per test a questo sviluppo venne preferito il Mk III
- Halifax GR.II: versione per il Coastal Command derivata dalla Halifax B.II
- Halifax GR.II Series I:un certo numero di aerei venne ottenuto dalla conversione di esemplari delle Serie I o Special per conformarsi allo standard GR.II ma con differenze nell’armamento dorsali, in particolare era installato un radar ASV. Mk.3 al posto dello H2S e a volte una mitragliatrice da 12.7mm era installata nel muso
- Halifax GR.II Series IA: versione definitiva del GR.II per il Coastal Command, naso vetrato con una mitragliatrice da 12.7mm, motori Merlin XX o XXII, torretta dorsale tipo B-P A e serbatoi di carburante supplementari in fusoliera. Una torretta ventrale con una singola mitragliatrice da 12.7 era presente nella maggior parte degli esemplari di questa serie mentre altri avevano al suo posto un radar ASV.Mk 3
- H.P.61
- Halifax B.III: versione in produzione di massa, dotata di motori Bristol Hercules, naso trasparente con una mitragliatrice, torretta dorsale Boulton Paul con 4 cannoni e torretta di coda con 4 cannoni. Con pochissime eccezioni avevano tutti ali di apertura aumentata a 31.75 metri ed estremità arrotondate
- Halifax A.III: esemplari di B.III convertiti al traino alianti e trasporto paracadutisti
- Halifax C.III: esemplari di B.III convertiti al ruolo di trasporto
- H.P. 63
- Halifax B.V.: versione quadrimotore da bombardamento pesante con 4 motori Rolls Royce Merlin XX, impennaggi squadrati ed estremità alari arrotondate, l’armamento era identico a quello del B.III
- Halifax A.V.:esemplari di B.V convertiti al traino alianti e trasporto paracadutisti
- Halifax GR.V: versione per il Coastal Command, derivata dalla B.V. ma adatta alla ricognizione marittima
- Halifax B.VI: versione quadrimotore da bombardamento pesante con 4 motori Bristol Hercules XVI radiali da 1.615 cavalli di potenza e privi della torretta dorsale, radar H2S
- Halifax C.VI:esemplari ricavati da B.VI e convertiti al ruolo di trasporto
- Halifax GR.VI: versione per il Coastal Command, B.VI adattati alla ricognizione marittima
- Halifax B.VII: versione quadrimotore da bombardamento pesante con 4 motori Bristol Hercules XVI radiali da 1.615 cavalli di potenza, estremità alari arrotondate, armamento identico al B.III
- Halifax A.VII: esemplari di B.VII convertiti al traino alianti e trasporto paracadutisti
- Halifax C.VII: esemplari di B.VII convertiti al ruolo di trasporto
- H.P.70
- Halifax C.VIII: versione trasporto merci e passeggeri
- H.P.71
- Halifax A.IX: versione per trasporto paracadutisti e traino alianti
- H.P.70 Halton
- Halton I: versione da trasporto civile, molti esemplari di Halifax da bombardamento al termine del conflitto vennero convertiti per essere impiegati nel trasporto passeggeri
- Halton II: versione da trasporto VIP costruita per il Maharajah Gaekwar of Baroda
Informazioni aggiuntive
- Nazione: Gran Bretagna
- Modello: Handley Page Halifax Mk. I
- Costruttore: Handley Page Ltd.
- Tipo: Bombardamento
- Motore:
4 Rolls Royce Merlin X a 12 cilindri a V raffreddati a liquido, 1.280 HP ciascuno
- Anno: 1940
- Apertura alare m.: 30.12
- Lunghezza m.: 21.36
- Altezza m.: 6.33
- Peso al decollo Kg.: 26.274
- Velocità massima Km/h: 426 a 5.300 m.
- Quota massima operativa m.: 6.950
- Autonomia Km: 3.000
- Armamento difensivo:
6 mitragliatrici
- Equipaggio: 7
- Bibliografia – Riferimenti:
- Enzo Angelucci – Paolo Matricardi: Guida agli aeroplani di tutto il mondo: la Seconda Guerra Mondiale (Mondadori) ISBN: 978-8804313823
- RAF Museum
- D-Day Overlord
- Britannica
- 158 Squadron