La “guerra lampo” condotta contro la Polonia non era stata una gita di piacere, ma bensì una dura lotta contro un nemico tenace. Tenendo presente che la campagna era durata soltanto quattro settimane, le perdite della Luftwaffe risultano rilevanti: 734 soldati e 285 aerei, di cui 109 bombardieri e Stuka.
Contrariamente a tutte le affermazioni, le unità dell’aviazione polacca non vennero distrutte a terra fin dai primi due giorni del conflitto. La brigata dei bombardieri polacchi continuò, fino al 16 settembre ad attaccare a bassa quota le truppe tedesche. Gli aerei polacchi, inferiori sul piano numerico e qualitativo, non hanno naturalmente potuto togliere agli stormi tedeschi la supremazia nei cieli.
La Luftwaffe ha contribuito in modo decisivo al rapido svolgimento della campagna, soprattutto con l’appoggio diretto e indiretto dato all’esercito. La distruzione dei mezzi di trasporto e di comunicazione aveva paralizzato il nemico più del bombardamento a tappeto degli aeroporti e delle fabbriche. L’efficacia di questi bombardamenti era stata sopravvalutata.
Varsavia non era stata una “città aperta”, ma una fortezza difesa strenuamente. Dopo cinque inutili intimazioni alla resa, il 25 settembre 1939 avvenne l’unico attacco aereo massiccio che condusse alla capitolazione della capitale polacca.
La campagna polacca era stata un “modello” per l’impiego comune dell’aviazione e dell’esercito, in vista di nuove “guerre lampo”. Le esperienze e gli insegnamenti di questa campagna mostrano anche però, che la Luftwaffe era abbastanza forte solamente quando si trattava di un fronte unico e di un conflitto limitato nel tempo.
Informazioni aggiuntive
- Data di inizio: 21 Aprile 1944
- Data fine: 29 Aprile 1944
- Teatro: Europa Occidentale
- Bibliografia – Riferimenti: