Isamu Kashiide (樫出 勇) nacque nel febbraio 1915 nella città costiera di Kashiwazaki, distretto di Kariwa, prefettura di Niigata. Si distinse come il pilota giapponese più efficace contro i temibili bombardieri B-29 Superfortress, sviluppando tecniche di attacco innovative che insegnò ad altri piloti. Sebbene rivendicasse l’abbattimento di 26 B-29, le fonti storiche ne confermano sette, un risultato comunque notevole considerando la formidabile potenza difensiva di questi bombardieri.
Gli anni della formazione
Nel febbraio 1934, Kashiide iniziò il suo percorso militare entrando come cadetto nella scuola di volo dell’Esercito Imperiale a Tokorozawa, nella prefettura di Saitama. Dopo il diploma nel novembre 1935, proseguì la specializzazione come pilota da caccia presso la Scuola di Volo dell’Esercito di Akeno, vicino a Ise. La sua prima assegnazione fu al 1° Rentai, dove probabilmente pilotò il biplano Kawasaki Ki-10.
Le prime esperienze di combattimento
Nel luglio 1938, Kashiide fu inviato in Cina con il 59° Sentai, pilotando il caccia Nakajima Ki-27 Type 97 “Nate”. Sebbene il periodo nell’area di Hankou fosse relativamente tranquillo, la vera prova del fuoco arrivò nel settembre 1939 durante le fasi finali delle battaglie di Khalkhin Gol in Mongolia.
Il 15 settembre si trovò coinvolto in uno scontro impari contro otto caccia Polikarpov I-16 sovietici. In questo combattimento dimostrò straordinarie capacità, abbattendo due velivoli nemici e riuscendo a sfuggire ai rimanenti sei volando a bassissima quota. In Mongolia ottenne complessivamente sette vittorie aeree, raggiungendo lo status di asso dell’aviazione prima di tornare a Hankou.
La transizione alla difesa aerea
All’inizio del 1940, Kashiide fu assegnato al 4° Sentai, trasferito a Formosa (l’attuale Taiwan) per compiti di difesa aerea. Nel dicembre dello stesso anno si iscrisse come allievo ufficiale all’Accademia dell’Aviazione dell’Esercito Imperiale vicino a Tokyo. Si diplomò nel luglio 1941, ricevendo il grado di sottotenente in ottobre.
Con l’inizio della Guerra del Pacifico nel dicembre 1941, partecipò all’invasione delle Filippine, anche se in questa fase non incrementò il suo numero di vittorie. Rientrato in patria presso l’aerodromo di Kozuki, fu promosso tenente nell’aprile 1943.
La specializzazione contro i B-29
La svolta nella carriera di Kashiide arrivò a metà del 1943, quando passò al pilotaggio del Kawasaki Ki-45 Toryu (Drago Assassino), un potente caccia bimotore armato con un cannone da 37 mm e due da 20 mm. Questa transizione si rivelò cruciale quando iniziarono i primi attacchi dei B-29 Superfortress contro il Giappone.
Durante il primo bombardamento di Yawata, tra il 15 e il 16 giugno 1944, Kashiide rivendicò l’abbattimento di due B-29 e un probabile. Il 20 agosto dello stesso anno ottenne un risultato ancora più impressionante: tre B-29 abbattuti e tre danneggiati, contribuendo significativamente alle perdite americane in quella missione, che ammontarono a quattordici bombardieri.
Kashiide sviluppò una tecnica di attacco particolare, preferendo l’assalto frontale contro i B-29, mirando alla sezione del muso dell’aereo. Questo approccio, simile a quello utilizzato dai piloti della Luftwaffe contro le Fortezze Volanti B-17 dell’Ottava Forza Aerea in Europa, si rivelò così efficace che Kashiide venne incaricato di addestrare altri piloti a questa tattica.
Gli ultimi mesi di guerra
Il 27 gennaio 1945, in un’azione sui cieli di Tokyo, Kashiide mise a segno un colpo preciso al muso di un B-29, mettendolo fuori combattimento. Il 27 marzo ottenne uno dei suoi migliori risultati, abbattendo tre B-29 e danneggiandone altri. Per questa azione, l’8 maggio 1945 ricevette dal Tenente Generale Isamu Yokoyama il Bukosho di Classe B (Medaglia al Coraggio). Il mese successivo fu promosso al grado di capitano.
Il dopoguerra e l’incontro con un ex nemico
Dopo la guerra, le rivendicazioni di Kashiide di 26 B-29 e 7 caccia sovietici abbattuti furono oggetto di verifica da parte di storici e altri piloti. Il bilancio generalmente accettato è di sette B-29 e due I-16 sovietici confermati, un risultato che comunque lo colloca tra i più efficaci piloti giapponesi nella difesa aerea della madrepatria.
Il 17 settembre 1985, nella sua città natale di Kashiwazaki dove viveva in tranquillo ritiro, Kashiide visse un momento di straordinaria riconciliazione: incontrò Raymond F. “Hap” Halloran, il navigatore di uno dei B-29 che aveva abbattuto nel gennaio 1945. Halloran, che era sopravvissuto lanciandosi col paracadute ed era stato fatto prigioniero, era tornato in Giappone quarant’anni dopo alla ricerca di una chiusura con le sue esperienze di guerra. L’incontro tra i due ex nemici rappresentò un potente simbolo di riconciliazione e di superamento degli orrori della guerra.
Isamu Kashiide si spense nel maggio 2003, all’età di 88 anni, lasciando un’eredità significativa nell’aviazione militare giapponese come uno dei più abili cacciatori di bombardieri della Seconda Guerra Mondiale.
Informazioni aggiuntive
- Data di Nascita: 19 Marzo 1919
- Data morte: 7 Gennaio 1983
- Vittorie: 9
- Forza aerea: Esercito Imperiale
- Bibliografia – Riferimenti
- Ikuhiko Hata, Yasuho Izawa (1989) Japanese Naval Aces and Fighter Units in World War II. (1989). Naval Institute Press. ISBN 0-87021-315-6.