Lorraine

di redazione
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La Lorraine a Casablanca

La Lorraine fu l’ultima unità della classe Bretagne, una serie di tre navi da battaglia monocalibro costruite per la Marina Nazionale francese (Marine Nationale) durante la Prima Guerra Mondiale. Progettate come versioni migliorate della precedente classe Courbet, queste corazzate ebbero una gestazione lunga e travagliata, influenzata dai limiti dei cantieri transalpini e dal precipitare degli eventi bellici. La Lorraine non fece in tempo a partecipare al primo conflitto mondiale, ma ebbe comunque una vita operativa di quasi quarant’anni ricca di traversie e colpi di scena.

Vediamo allora di ripercorrerne la storia partendo proprio dalla sua genesi negli anni ’10 del XX secolo, per arrivare al suo impiego nella Seconda Guerra Mondiale e al suo destino finale.

Progetto

I lavori sulla prima unità della classe, la Bretagne, iniziarono nell’estate del 1912. L’obiettivo era realizzare corazzate più potenti delle Courbet, all’epoca in fase di completamento, senza eccedere le 25.000 tonnellate di dislocamento. Un limite dettato dalla necessità di poter utilizzare i bacini di carenaggio esistenti, le cui dimensioni non potevano essere aumentate in tempi rapidi.

Fu quindi giocoforza adottare soluzioni di compromesso, come un’inedita disposizione delle torri principali più vicine alle estremità. Questa scelta, se da un lato permise di accomodare un armamento di ben 10 cannoni da 340 mm in 5 torri binate, dall’altro finì per influenzare negativamente la tenuta al mare delle unità. La classe Bretagne si ritrovò così ad essere “nata vecchia”, con caratteristiche non ottimali già al momento del varo, specie se confrontate con i più equilibrati progetti coevi di altre marine.

Una costruzione travagliata

La Lorraine fu impostata il 1º agosto 1912 nel cantiere di Penhoët a Saint-Nazaire e varata il 30 settembre 1913. Il suo completamento, inizialmente previsto per il 1915, venne però funestato dallo scoppio della Grande Guerra. Con il protrarsi del conflitto e il precipitare della situazione bellica per la Francia, i lavori subirono continui rallentamenti e interruzioni.

La corazzata entrò infine in servizio il 10 marzo 1916, a guerra già inoltrata. Le fu dato il nome della provincia francese della Lorena, all’epoca perduta a favore della Germania. Come le gemelle Bretagne e Provence, anch’esse intitolate a regioni care al sentimento nazionale, avrebbe dovuto contribuire a riscattare l’onore della Francia. Ma il tanto sospirato “battesimo del fuoco” nel primo conflitto mondiale non arrivò mai.

Una guerra di attesa

Assegnata alla 1ª Squadra da Battaglia insieme alle navi sorelle, la Lorraine trascorse quasi tutto il conflitto all’ancora nella base di Corfù, nel mar Ionio. Il suo compito era tenere sotto scacco la flotta austro-ungarica, pronta a salpare in caso di sortita delle navi nemiche. Ma gli austriaci rimasero sempre rintanati nei loro porti dell’Adriatico e la corazzata francese non ebbe mai occasione di sparare un colpo contro di loro.

Nell’aprile del 1919, con le ostilità terminate da mesi, la Lorraine fu inviata nel Mar Nero per appoggiare le operazioni contro i Bolscevichi. Ma anche stavolta la missione sfumò a causa dell’ammutinamento degli equipaggi. L’unico risultato tangibile fu un breve periodo di attività nel Mediterraneo Orientale, con base a Costantinopoli, protrattosi fino al luglio 1921.

La Lorraine a Tolone nel 1916
La Lorraine a Tolone nel 1916

Gli ammodernamenti tra le due guerre

Gli anni a cavallo tra i due conflitti mondiali furono caratterizzati da ripetuti periodi di disarmo, dettati dalle ristrettezze economiche del dopoguerra, alternati a cicli di lavori sempre più estesi per cercare di mantenere comunque la nave al passo coi tempi.

Tra il 1921 e il 1922 la Lorraine ricevette un primo intervento di ammodernamento che interessò principalmente l’armamento. Le elevazioni dei cannoni principali furono aumentate per estenderne la gittata, 4 pezzi antiaerei da 75 mm furono aggiunti sul castello e la direzione del tiro fu potenziata con l’aggiunta di una centrale con telemetro sopra al nuovo albero prodiero a tripode.

Una seconda modernizzazione, protrattasi dal novembre 1924 all’agosto 1926, incluse un ulteriore incremento dell’alzo delle torri, stavolta ottenuto rimuovendo parte della corazzatura di prua per diminuire il pescaggio. Anche l’apparato motore beneficiò di una prima parziale conversione dal carbone al nafta.

Ma il grande balzo in avanti si ebbe con il terzo intervento, durato ben 21 mesi tra il settembre 1929 e il giugno 1931. I vecchi cannoni da 340 mm furono rimpiazzati con pezzi dalla gittata più lunga, mentre tutte le caldaie furono sostituite con modelli a nafta che ne migliorarono l’efficienza e l’autonomia. Si aggiunsero altri cannoni antiaerei, stavolta del nuovo tipo da 75 mm Mle 1922.

La trasformazione fu completata durante l’ultimo ciclo di lavori prima della guerra, protrattosi dal settembre 1934 al settembre 1935. La modifica più vistosa fu la rimozione della torretta centrale da 340 mm per fare posto a un hangar per 3 idrovolanti, serviti da una catapulta per il lancio. Si trattava di velivoli da ricognizione Loire 130, più performanti dei precedenti modelli imbarcati Gourdou-Leseurre GL-832 e Potez 452. Anche la protezione subacquea e la tenuta al mare beneficiarono di interventi mirati.

Un ruolo attivo nella Seconda Guerra Mondiale

Allo scoppio della guerra nel settembre 1939, la Lorraine era inquadrata nella Squadra dell’Atlantico, di base a Brest. Malgrado i numerosi interventi di ammodernamento, all’epoca era comunque una delle corazzate meno efficienti a disposizione della marina francese. La velocità massima non superava i 20 nodi e lo schema di protezione era ancora quello obsoleto della Grande Guerra, per non parlare dell’inaffidabilità dei nuovi apparati motore a nafta.

Ciononostante, il precipitare degli eventi bellici la portò comunque sulla prima linea. Assegnata alla Force X, la squadra navale francese nel Mediterraneo Occidentale, nei primi mesi di guerra si trovò a dare la caccia alle navi corsare tedesche nelle acque intorno a Casablanca e Dakar. In questo periodo ebbe anche l’insolito compito di trasportare un carico di lingotti d’oro della Banca di Francia oltreoceano, fino alle Bermuda.

Poi, nell’aprile 1940, con le forze dell’Asse che stavano per scatenare l’offensiva finale contro la Francia, la Lorraine fu frettolosamente trasferita nel Mediterraneo Orientale. Qui si ritrovò ad essere l’unica corazzata francese disponibile, al fianco della preponderante flotta britannica. Da Alessandria d’Egitto prese parte anche all’ultima azione navale combinata anglo-francese, il bombardamento notturno delle postazioni italiane a Bardia in Cirenaica tra il 20 e il 21 giugno.

Ma il destino della nave era ormai segnato. Con la resa della Francia, il 3 luglio le unità francesi ad Alessandria furono costrette all’umiliante internamento da parte degli ex-alleati britannici, per impedirne la cattura da parte italiana. Qui la Lorraine sarebbe rimasta bloccata per oltre due anni, in una snervante attesa, prima di poter tornare in azione a fianco degli Alleati nel dicembre 1942.

I passaggi successivi sono quelli meglio noti della sua storia bellica. Nell’estate del 1944, dopo un periodo di intensi lavori durante i quali ricevette finalmente un adeguato armamento antiaereo, la Lorraine partecipò attivamente ai bombardamenti costieri durante lo sbarco in Provenza (Operazione Dragoon). Per una ventina di giorni martellò senza sosta le postazioni tedesche intorno a Tolone, favorendo l’avanzata delle truppe americane e francesi.

Nell’aprile 1945 la corazzata compì la sua ultima missione di guerra. Insieme a una squadra navale francese, appoggiò le operazioni per eliminare l’ultima sacca di resistenza tedesca sulla costa atlantica, presso Royan, La Rochelle e l’estuario della Gironda (operazioni Vénérable e Vermeille). Il 20 aprile, con la resa dell’ultima divisione nazista, anche per la Lorraine la guerra poteva dirsi finita.

Gli ultimi anni e la demolizione

Rientrata a Tolone a guerra conclusa, la Lorraine vi rimase come nave caserma e addestrativa fino al 1953. Nell’immediato dopoguerra fu impiegata come nave scuola per cannonieri, conducendo un’ultima crociera nel Mediterraneo nell’inverno 1946-47. Poi, con l’aggravarsi delle sue condizioni generali, entrò in un lento ma inesorabile declino.

Ormai del tutto superata come unità combattente, il 17 febbraio 1953 la Lorraine fu ufficialmente radiata dal servizio attivo. Il destino era quello, comune a tante navi della sua generazione e della precedente, di finire sotto i cannelli dei demolitori. Il 18 dicembre dello stesso anno fu venduta a una ditta di demolizioni navali di Tolone e all’inizio del 1954 venne rimorchiata a La Seyne-sur-Mer per essere smantellata.

La Lorraine lasciava così per sempre la scena, dopo quasi quarant’anni di onorato servizio. Una storia a suo modo straordinaria, attraversata da due conflitti mondiali, segnata da lunghi periodi di inattività alternati a momenti cruciali in cui era stata chiamata a svolgere ruoli insperati.

Ultima della sua classe a entrare in servizio, sarebbe stata l’unica a combattere attivamente nella Seconda Guerra Mondiale, in quel teatro mediterraneo che l’aveva vista nascere. Pur con tutti i suoi limiti, che l’avevano a lungo relegata a compiti secondari, seppe distinguersi fino all’ultimo come unità d’appoggio negli sbarchi alleati del 1944-45.

Le sue due gemelle ebbero destini se possibile ancora più amari. La Provence, dopo essere stata gravemente danneggiata dagli ex-alleati britannici all’inizio della guerra, finì col diventare un relitto inutilizzabile affondato come blocco del porto di Tolone. La Bretagne aveva addirittura incontrato la fine più tragica, saltando in aria a Mers-el-Kébir sotto i colpi della Royal Navy con la morte di quasi tutto l’equipaggio.

Epiloghi emblematici delle tragedie e dei drammi vissuti dalla Francia e dalla sua marina durante il secondo conflitto mondiale. E forse, a suo modo, anche la Lorraine aveva un po’ condiviso quel destino, pur nel suo ruolo attivo dalla parte degli Alleati. Una storia avvincente, a tratti dolorosa, che merita di essere ricordata e rinarrata.

Informazioni aggiuntive

  • Nazione: Francia
  • Tipo nave: Corazzata
  • Classe:Bretagne
  • Cantiere:

    Chantiers de Penhoët


  • Data impostazione: 01/08/1912
  • Data Varo: 30/09/1913
  • Data entrata in servizio: 10/03/1916
  • Lunghezza m.: 166
  • Larghezza m.: 27
  • Immersione m.: 9.1
  • Dislocamento t.: 26.200
  • Apparato motore:

    24 caldaie Niclausse e 4 turbine Parsons a presa diretta; 4 eliche


  • Potenza cav.: 29.000
  • Velocità nodi: 21
  • Autonomia miglia: 4.700
  • Armamento:

    10 cannoni Mle 1912 da 340 mm, 22 cannoni Mle 1910 da 138 mm, 4 cannoni Mle 1902 da 47 mm, 4 tubi lanciasiluro, 30 mine navali

     


  • Corazzatura:

    cintura: 180-270 mm, ponte interno: 40-48 mm, ponte di coperta: 40-70 mm, barbette: 248-270 mm, torri: massimo di 400 mm (fronte), minimo di 72 mm (tetto), torre di comando: 300 mm

     


  • Equipaggio: 1133
  • Bibliografia – Riferimenti:
       

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